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Notiziario Marketpress di Venerdì 08 Luglio 2005
 
   
  Web moda & tendenze  
  ANTEPRIMA MONDIALE: IL MATERIALE BREVETTATO POLARTEC TESTATO A 8000 MT. IN UNA MASCHERA PER GRANDI SCALATE  
   
  Lo Skyrunner Bruno Brunod testa sull’Everest la rivoluzionaria “Polartec Power Shield Mask” Obiettivo: contenere gli effetti i disidratazione e ipotermia. Rivoluzionario l’oggetto del test, prestigioso il tester, proibitivo il luogo: la prima “Polartec Power Shield Mask” è stata collaudata dal grande skyrunner Bruno Brunod direttamente sull’Everest. Grazie a questa invenzione coperta da copyright possono essere ridotti i fenomeni di disidratazione e ipotermia che minano la sicurezza delle grandi imprese alpinistiche: il calore generato dallo sforzo fisico viene recuperato ed utilizzato, convogliando aria calda e umida nel tratto respiratorio. Il processo è permesso dalle caratteristiche uniche del tessuto iper tecnologico Polartec Power Shield: leggerezza senza pari, eccezionale traspirabilità, capacità di isolamento. L’esclusiva “Mask”, è il frutto di un’intensa collaborazione fra 3 protagonisti della ricerca tecnico-scientifica applicata alla montagna: Polartec, leader mondiale nella produzione di tessuti ad altissima prestazione, l’Fsa, Federation for Sport at Altitude, e l’Università di Torino attraverso la diretta consulenza del Professor Filippo Pavesi, docente di Ingegneria Sperimentale presso lo stesso Ateneo. La “Mask” pesa solo 105 grammi, non ingombra, è semplice da utilizzare. Già il primo test a 8000 metri ha dato risultati più che eccellenti, che verranno ulteriormente migliorati nei prossimi test in situazioni di estrema performance. La scelta di Bruno Brunod come tester rispondeva a precise problematiche fisiche che si stima siano più facilmente affrontabili da un atleta proveniente dallo skyrunning, che persino a 8000 metri, ha la possibilità tecnica di inalare 160 – 190 litri di aria al minuto. Naturalmente sempre che possa contare su un adeguato contenimento dei fenomeni di disidratazione e di ipotermia, poiché le temperature proibitive - 20 / -30° - e il vento estremo impediscono i necessari processi di umidificazione e riscaldamento di quella stessa aria necessaria per ossigenare un corpo che corre in altissima quota. Ecco dove interviene la maschera. Www.polartec.com  
     
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