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Notiziario Marketpress di Venerdì 08 Luglio 2005
 
   
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  TORNA A VIVERE LA TESSITURA ASPESI DI BUSTO GAROLFO  
   
  Una storia che rischiava di essere dimenticata quella della tessitura “Aspesi” di Busto Garolfo. Gli archivi comunali non contengono informazioni in merito a una delle tante industrie dell’Altomilanese che ha chiuso i battenti, che è rimasta inutilizzata per anni e che ha contribuito alla crescita socio-economica lombarda e nazionale. Il dimenticatoio era l’oblio che attendeva l’area. Se non fosse stato per l’intenzione dell’amministrazione comunale di Busto Garolfo di riportare in vita un pezzo della storia cittadina grazie alla riqualificazione dell’area resa possibile dalla disponibilità, dalla collaborazione e dall’estrema attenzione poste nello studio della progettazione da Erif Real Estate, la società di costruzioni di Legnano che ha affinato sempre più la politica delle riqualificazioni, e che è stata decretata il soggetto più ideoneo per la “rinascita” dell’ex tessitura. L’area compresa tra le vie Cadorna e Mazzini sorgerà a nuova vita grazie alla realizzazione di un edificio in classico stile lombardo con portici, corti della tradizione nostrana, capitelli e ringhiere per una volumetria totale di oltre 15 mila metri cubi. Saranno realizzati 59 appartamenti e quattro esercizi pubblici, mantenendo la struttura originaria dell’ex tessitura che sarà composta da due “ali” di tre e cinque piani. «Il progetto – ha commentato Graziano Zanzottera, assessore all’urbanistica di Busto Garolfo – rappresenta l’ennesimo passo che l’amministrazione comunale ha intrapreso, e ha intenzione di continuare, al fine di migliorare l’immagine della città. La riqualificazione dell’ex tessitura Aspesi era un passo obbligato per dare lustro e un aspetto urbanistico più meritevole anche a quella parte della nostra città». I lavori per la realizzazione della struttura partiranno a settembre e dovrebbero terminare entro due anni. «La progettazione dell’area – ha detto Luigi Barbato, presidente di Erif Real Estate – non è stata casuale, ma fortemente voluta per realizzare qualcosa di veramente particolare. Gli studi dei materiali utilizzati, della struttura artistica a architettonica sono frutto di un’attenta analisi che i nostri professionisti hanno condotto esaminando le realtà immobiliari tipiche della tradizione lombarda. Uno studio che ha portato alla realizzazione di un progetto apprezzato dalla città di Busto Garolfo che riporterà in vita una realtà importante dell’intera archeologia industriale del Nordovest Milanese». La tessitura Aspesi ha cessato la propria attività nel 2000. Dopo essere subentrata, negli anni ‘60, alla tessitura Rusconi, la Aspesi ha prodotto prevalentemente orditura di fibre artificiali e sintetiche per grandi aziende quali la Snia, la Novaceta, la Coralfibre e altre aziende, soprattutto tedesche. All’inizio del terzo millennio, la produzione è stata trasferita completamente nello stabilimento Aspesi di Busto Arsizio, mentre quello di Busto Garolfo ha iniziato la sua parabola discendente. L’area, di oltre 4.300 metri quadrati, è stata inizialmente utilizzata come deposito. In seguito, nell’arco di pochi anni, è entrata a far parte di quel nutrito numero di industrie abbandonate a un destino indecoroso. Un destino che, grazie alla tenacia dell’amministrazione comunale di Busto Garolfo e all’attento progetto architettonico di Erif Real Estate, torna a essere roseo.  
     
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