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Notiziario Marketpress di
Venerdì 26 Marzo 2004
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QUANDO LA LAUREA CI VUOLE, MA NON BASTA |
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Milano, 26 marzo 2004 - Un posto per i laureati? Il lavoro si trova meglio a Milano: quasi 10 mila opportunità, il 15% di tutte le assunzioni. Ben più che in Italia: solo il 6,5% di tutte le new entry negli uffici del Paese. Massima richiesta nel credito, nei servizi alla persona, istruzione e sanitari privati: qui la maggioranza del personale ricercato deve avere il titolo più ambito. Ma si chiede più esperienza: per uno su tre lunga almeno un anno. E poi il 78% lo si vuole poliglotta. E il 90% pure abbastanza esperto in informatica per l’uso dei programmi. Ma non solo: l’80% ha bisogno di altra formazione: la laurea ci vuole, non basta. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Excelsior, un'indagine campionaria relativa alle previsioni occupazionali e ai fabbisogni professionali, con riferimento all'anno 2003. Ora arriva il master “Gestione e sviluppo delle Pmi”. Per laureati e non: 200 ore in aula e 120 a distanza, 420 ore tra project work e stage. Come una ”laurea per l’impresa”. E per chi studia in università vale fino a 60 crediti. Le attività d’aula sono strutturate in seminari monografici di 12/16 ore (4 ore il giovedì pomeriggio, 8 ore il venerdì e, talvolta, il sabato), basati su lezioni e proposte di didattica interattiva (discussione di casi, esercitazioni, role playing, ecc). Il master è promosso dall’istituto di Economia e Marketing dell’Università Iulm, in collaborazione con Formaper - azienda speciale Camera di Commercio di Milano. La quota di iscrizione è di 5.000 euro ma 2 giovani potranno partecipare gratuitamente. E’ prevista una prova di selezione per essere ammessi. Occorre inviare entro il 17 aprile 2004 la domanda di ammissione (reperibile anche sul sito www.Iulm.it), curriculum al fax 02.89.141.2770 oppure a: master in Gestione e Sviluppo delle Pmi, Istituto di Economia e Marketing, Università Iulm, via Carlo Bo 8 – 20143 Milano. Info: tel. 02.89.141.2752, e-mail: master.Pmi.mi@iulm.it. “La frequenza al Master – ha dichiarato Renato Borghi, presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano e membro del consiglio di amministrazione Iulm - fornisce ai partecipanti un bagaglio di conoscenze e competenze polivalenti, centrati sulla specificità della “piccola media impresa”. Che poi sono funzioni imprenditoriali, manageriali e gestionali; funzioni tecnico-gestionali (ad esempio addetto marketing, controllo ecc.). Una preparazione in più per affrontare la sfida in un mercato moderno e competitivo”. Assunzioni per titolo di studio e esperienza professionale Nel 2003 le imprese hanno segnalato 65.078 nuove assunzioni. Di queste il 14,7% costituito da laureati (9.553), il 34,5% da persone con livello di istruzione secondario (22.436), di cui il 6,6% con una specializzazione dopo il diploma, il 14,8% con una qualifica professionale (9.664), e il 36% con la scuola dell’obbligo (23.425). I laureati sono più richiesti a Milano che in Italia: a fronte del 14,7% della provincia di Milano, troviamo 6,5% in Italia, il 9,8% della Lombardia, il 9% del nord ovest. Richiesta di laureati per settore. Tra le assunzioni programmate per il 2003 dalle imprese industriali il 14,1% è laureato (2.584). I servizi richiedono ancora più laureati sul totale delle assunzioni previste, rispetto all’industria: 14,9% (6.969) . Dove si assumono più laureati. Massima richiesta di laureati nel credito e assicurazioni, informatica e telecomunicazioni e altri servizi alle imprese (4821, 50,5% del totale dei laureati richiesti per quest’anno), seguito dai servizi alle persone, istruzione e servizi sanitari privati (1239, 13%), meccanica, elettrica ed elettronica, mezzi di trasporto (1038, 10,9%), estrattiva, chimica e gomma, lavorazione metalli, produzione energia (968, 10,1%), commercio al dettaglio e ingrosso (835, 8,7%), legno e mobili, cartaria, editoriale e altre industrie manifatturiere (226, 2,4%), costruzioni (202, 2,1%), alimentari e bevande (120, 1,3%), alberghi, ristorazione, servizi turistici e trasporti (74, 0,8%), tessile e abbigliamento, cuoio e calzature (30, 0,3%). E c’è chi chiede soprattutto laureati. Vogliono soprattutto laureati: la richiesta della laurea supera il 50% delle assunzioni nel settore della fabbricazione delle macchine per ufficio ed elaboratori (62%, pari a 202 persone) e nel credito e assicurazioni (53,7%, 1526). Appena sotto nella sanità e servizi sanitari privati (47,8%, 800). Alta la richiesta nell’istruzione e servizi formativi privati (39,8%, 74), in chimica e farmaceutica (38,7%, 719). Ci sono poi informatica e telecomunicazioni (34,8%, 1642). Che ruolo andranno a occupare? Dei 9.553 laureati richiesti dalle imprese nel 2003 il 98,5% dovrà svolgere professioni specialistiche e tecniche, soltanto l’1,5% si occupa di professioni operative, di cui l’1,2% nella gestione d’impresa e lo 0,3% nei servizi e nelle vendite. Ai laureati si chiede più esperienza degli altri. Al 68,5% dei laureati che le imprese intendono assumere per quest’anno è richiesta un’esperienza specifica. Di questi al 31,7% un anno di esperienza (di cui 12% maturata nella professione e 19% nel settore). Nel 36,8% dei casi è richiesta un’esperienza ancora più lunga, di due anni (di cui per il 23,4% nella professione, per il 13,4% nel settore). E se per i laureati più giovani basta un solo anno, soprattutto con conoscenza del settore, a due anni dalla laurea si chiede di più la professionalità. In particolare è l’industria a domandare al 74% dei laureati richiesti un’esperienza, soprattutto nella professione, maturata in 2 anni (25,7%). Scende al 66,3%, ma sempre di gran lunga oltre la metà, la percentuale degli assunti con esperienza nel settore dei servizi. Laureato? Bisogna sapere le lingue per lavorare. Al 77,8% dei laureati da inserire nella realtà produttiva milanese nel 2003 è richiesta la conoscenza delle lingue straniere: ben più alta rispetto ai diplomati (50,2%). Requisito particolarmente richiesto ai laureati in matematica e fisica (94,9%), in discipline politico-sociologiche (93,9%), in informatica e telecomunicazione (93,8%), in statistica (91,5%). Alta la richiesta anche per i laureati in ingegneria meccanica (87,5%), in materie filosofiche e pedagogiche (87,4%), in ingegneria edile e civile (86,5%), in materie economiche e amministrative (86,9%). …E anche saper usare il computer. Ancora più necessaria anche la conoscenza dell’informatica per il 91,3% dei laureati. Di questi per il 70% come utilizzatori e per 21,3% come programmatori. Si richiede come utilizzatori per gli ingegneri civili e edili (98,8%), per i laureati in materie giuridiche (95,7%), per il laureati con indirizzo economico-commerciale e amministrativo (94,1%), a parità con gli ingegneri meccanici. Anche il 96% dei chimici deve avere un’ottima dimestichezza con l’informatica. Seguono i laureati in materie biologiche e farmaceutiche (87,1%), in medicina e odontoiatria (86,8%). Il 93,3% degli informatici e specialisti delle telecomunicazioni devono anche essere programmatori. Così come l’80% dei laureati in matematica e fisica e il 64,3% degli specialisti dell’arte, della cultura e della musica. Ma c’è bisogno di formazione dopo la laurea. All’82,4% dei laureati è richiesta un’ulteriore formazione dopo la laurea (ben più che per i diplomati 63,2%). Per il 41,9% con corsi esterni, per il 75,5% con corsi interni e per l’11,5% con affiancamento. L’ulteriore formazione è richiesta a tutti i laureati in discipline artistiche, culturali e musicali, ai laureati in materie linguistiche, traduttori e interpreti. Al 97,7% dei laureati in chimica, per l’81,5%, soprattutto con corsi interni. Ai laureati in statistica (95,3%), medicina (94,2%), in matematica e fisica (92,9%), per tutti con una forte prevalenza di corsi interni.
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