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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Marzo 2004
 
   
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  EDISON: SVOLTA NEI RISULTATI E RILANCIO DEL PIANO DI SVILUPPO A MEDIO TERMINE IN UTILE SIA IL CORE BUSINESS (€ 339 MILIONI) CHE IL GRUPPO (€ 144 MILIONI)  
   
  Milano, 26 marzo 2004 – Si è svolto oggi, presso la sede di Foro Buonaparte, il Consiglio di amministrazione di Edison Spa che ha esaminato e approvato il bilancio relativo alla gestione 2003 che chiude con un utile di esercizio sia nel core business (339 milioni di euro) che a livello di gruppo (144 milioni di euro). Il Consiglio ha inoltre esaminato e approvato il piano industriale a medio termine che conferma le direttrici di sviluppo della società. Il 2003 per Edison è stato l’anno della svolta, caratterizzato dal completamento del turnaround sia a livello finanziario che industriale, con risultati operativi in forte crescita ed eccellenti prospettive per il futuro. Dal punto di vista finanziario Edison ha raggiunto, grazie al completamento del piano dismissioni da 9 miliardi di euro e all’aumento di capitale da € 2,1 miliardi, un rapporto debt-to-equity (0,69) tra i migliori del settore a livello europeo. E’ stata inoltre collocata con grande successo un’emissione Emtn a tasso fisso per l’ammontare complessivo di 600 milioni di euro. La partecipata Edipower è stata ricapitalizzata per 1 miliardo di euro (di cui 400 milioni di competenza Edison) e sono stati rifinanziati prestiti bancari della stessa per 2,3 miliardi. Con queste operazioni si può considerare conclusa la fase delle operazioni di finanza straordinaria del gruppo Edison. Sotto il profilo gestionale del core business, Edison ha evidenziato un incremento nei ricavi del 16,4% e nell’utile operativo netto del 50,8% e un drastico abbattimento degli oneri finanziari a 283 milioni di euro dai 502 milioni del 2002. Dal punto di vista commerciale Edison ha conquistato la leadership assoluta sul mercato libero dell’energia elettrica raggiungendo i 16,9 kWh (+4,4% rispetto al 2002). Nel gas, attraverso lo sviluppo del sistema di partnership con alcune ex municipalizzate e l’aumento dei consumi delle proprie centrali, la società ha incrementato le vendite fino ad arrivare a 10,1 miliardi di mc rispetto al 2002 (+54%). Il 2003 ha visto inoltre il proseguimento del piano di sviluppo finalizzato ad ampliare la capacità produttiva in entrambi i settori core. Nel settore elettrico è stato avviato nel mese di ottobre il cantiere della centrale di Torviscosa (800 Mw) che va ad aggiungersi a quelli già avviati nel 2002 relativi alle centrali di Altomonte (800 Mw) e Candela (400 Mw). L’obiettivo previsto dal piano di sviluppo prevede il raggiungimento di un totale di 14.000 Mw di potenza installata entro il 2008. Sono stati inoltre firmati i contratti che consentiranno di disporre del 50% della produzione di Edipower che ha a sua volta cantieri aperti per potenziare la capacità produttiva per oltre 3.000 Mw e raggiungere a fine piano un totale di 8000 Mw. Nel gas sono proseguiti i lavori di progettazione per il terminale di rigassificazione Lng di Rovigo da 8 miliardi di mc che verrà realizzato attraverso una joint-venture con Exxonmobil e Qatar Petroleum. Nel mese di dicembre la società ha adottato un nuovo modello organizzativo basato su quattro business units per meglio rispondere all’esigenza di agire sul mercato in un contesto altamente competitivo. Highlights
Core business (energia e corporate) Gruppo
Valori in milioni di euro2003 (*) 2002 (*) Δ 2003 2002Δ
Ricavi netti Margine operativo lordo % sui ricavi Utile operativo netto % sui ricavi Oneri finanziari netti Risultato ordinario ante imposte e interessi di terzi Risultato netto di Gruppo 5.141 1.087 21,1% 439 8,5% (283) 156 339 4.418 1.002 22,7% 291 6,6% (502) (211) (400) 16,4% 8,5% 50,8% 6.287 1.103 17,5% 415 6,6% (283) 132 144 12.640 1.607 12,7% 579 4,6% (643) (64) (697) (50,3%) (31,4%) (28,3%)
(*) I dati sono riferiti al conto economico e allo stato patrimoniale redatti ai sensi dello Ias35 A causa del differente perimetro di riferimento nel 2002 e nel 2003, i risultati del 2003 non sono comparabili con quelli dell’anno precedente. Per comprendere l’andamento delle attività strategiche, sono significativi solo i confronti dei dati del core business, che sono stati evidenziati in modo separato. Il Core Business I risultati della gestione Complessivamente il risultato netto di gruppo del core business risulta positivo per 339 milioni di euro rispetto ad una perdita di 400 milioni nel 2002. Al favorevole andamento della gestione si aggiunge una forte riduzione degli oneri finanziari a 283 milioni di euro (erano 502 nel 2002) Nel core business l’esercizio 2003 evidenzia un incremento del 16,4% dei ricavi netti a 5.141 milioni di euro rispetto i 4.418 milioni del 2002. Nell’energia elettrica i ricavi netti sono stati pari a 3.889 milioni di euro, in aumento del 10,4% principalmente per effetto dei maggiori volumi di vendita (+3,3%) e per i ricavi medi unitari più elevati (+8,6%); sul risultato ha inciso positivamente anche l’andamento dei prezzi del combustibile. La crescita dei volumi di vendita è stata trainata dalle vendite al mercato libero (+4,4%) con il contributo delle nuove fasce di clientela divenute eleggibili a seguito dell’abbassamento della soglia di consumo prevista dal decreto Bersani (consumi tra 1 milione e 100.000 kWh). Nel settore idrocarburi i ricavi netti sono aumentati del 47,3% rispetto all’esercizio precedente, attestandosi a 2.097 milioni di euro. La forte crescita è dovuta ai consistenti volumi venduti (+54%) ed è riconducibile sia all’incremento delle forniture al mercato libero (+28%), grazie allo sviluppo delle alleanze con alcune società ex municipalizzate, sia al raddoppio del mercato captive termoelettrico, in particolare per i contratti di fornitura gas alla collegata Edipower. Ai ricavi netti hanno contribuito l’incremento dei prezzi di vendita del gas (+10%) e il buon andamento delle produzioni di gas e olio. Il core business ha realizzato nel 2003 un margine operativo lordo di 1.087 milioni di euro con un aumento dell’8,5% rispetto ai 1.002 milioni del 2002. Nell’energia elettrica il mol ammonta a 826 milioni di euro (+1,7% rispetto al 2002) e negli idrocarburi a 362 milioni di euro (+19,1% rispetto al 2002). L’utile operativo netto si è attestato a 439 milioni di euro rispetto ai 291 milioni del 2002, registrando un balzo del 50,8%. Lo sviluppo del business Nel core business è proseguito il piano di investimenti che ha impegnato risorse per circa 350 milioni di euro, in linea con il programma quinquennale di sviluppo della società. Energia elettrica Nel corso dell’esercizio hanno preso avvio i cantieri per la realizzazione delle centrali di Candela (Fg) da 400 Mw e di Torviscosa (Ud) da 800 Mw, mentre sono proseguiti secondo i programmi i lavori per l’impianto da 800 Mw di Altomonte (Cs). Le 3 centrali entreranno in funzione nel 2005 e produrranno energia per il mercato libero a costi competitivi. E’ stato inoltre completato l’iter autorizzativo per altri impianti termoelettrici a ciclo combinato tra cui quello di Simeri Crichi (Cz). Nel 2003 sono stati firmati i contratti di tolling e power purchase agreement con Edipower (rispettivamente per la produzione termolettrica e idroelettrica) che consentiranno a Edison di poter disporre del 50% dell’energia prodotta da Edipower la quale – a seguito dell’attività di potenziamento in corso – raggiungerà gli 8000 Mw di capacità installata entro il 2008. In ambito commerciale, Edison ha raggiunto nel 2003 la posizione di primo operatore nel mercato libero con 60 grandi clienti e 111 consorzi nel mercato riservato ai clienti con consumi superiori a 1 milione di kWh e 600 aziende con consumi superiori a 100 mila kWh. Durante l’anno è stata inoltre messa a punto la struttura aziendale che opererà nella Borsa elettrica. Idrocarburi Nel settore idrocarburi, le principali iniziative del 2003 sono state indirizzate a sviluppare l’offerta per il mercato italiano. E’ proseguito lo sviluppo dei progetti di impianti di rigassificazione di gas naturale liquefatto nell’Alto Adriatico e a Rosignano (Li). Il primo, in partnership con Exxonmobil e Qatar Petroleum, ha ottenuto tutte le principali autorizzazioni e l’avvio dei lavori è imminente; l’impianto consentirà l’importazione a favore di Edison di 4,6 miliardi di mc all’anno per un periodo di 25 anni. Il progetto di Rosignano, che Edison sta promovendo con Solvay e Bp, prevede la realizzazione di un terminale della capacità di 3 miliardi di mc all’anno all’interno del complesso industriale Solvay di Vada, nel comune di Rosignano Marittima. Nel 2003 è stata costituita Galsi, una società a cui Edison partecipa con una quota del 20%, che ha avviato uno studio di fattibilità per un nuovo metanodotto “Algeria-sardegna-italia”, struttura che riveste un importante valore strategico per lo sviluppo del sistema italiano di importazione del gas naturale. A livello commerciale Edison ha consolidato la propria posizione e ha proseguito la penetrazione nel mercato residenziale grazie alle partnership con alcune società ex municipalizzate. Il Gruppo Il gruppo chiude l’esercizio con un utile netto di 144 milioni di euro rispetto alla perdita di 697 milioni di euro registrata nel 2002. I ricavi netti ammontano a 6.287 milioni di euro (-50,3% rispetto ai dati 2002), il margine operativo lordo è pari a 1.103 milioni di euro (-31,4% rispetto al 2002) e l’utile operativo netto è uguale a 415 milioni di euro (-28,3% rispetto al 2002). Migliora tuttavia l’incidenza sui ricavi netti di mol e uon che passano rispettivamente dal 12,7% al 17,5% e dal 4,6% al 6,6% a conferma la solidità della nuova strategia di sviluppo. Il confronto dei dati del 2002 e 2003 non è tuttavia significativo in quanto è mutato il perimetro di riferimento a fronte delle numerose cessioni avvenute nel 2002 e nel 2003. L’indebitamento finanziario L’indebitamento finanziario netto del gruppo è sceso a 4.143 milioni di euro, in diminuzione del 36% rispetto al dato 2002, portando il rapporto debt/equity a 0,69, un valore compatibile con la struttura di business e i piani di sviluppo della società. Il progressivo rafforzamento finanziario è stato riconosciuto dalla Standard&poors che nel maggio 2003 ha migliorato la valutazione di merito del credito (Bbb) rimuovendo il credit watch e valutando stabili le prospettive del gruppo; anche il rating a breve termine è stato innalzato da A-3 ad A-2 in considerazione del rispetto dei tempi nello sviluppo del piano industriale. Piano di dismissioni Con i 2 miliardi di cessioni realizzate nel 2002 si è concluso il piano di dismissioni da 9 miliardi di euro Durante il 2003 è proseguito il processo di rifocalizzazione di Edison sul core business energetico con la cessione di Antibioticos e Edisontel. Si è conclusa inoltre la vendita a Petronas della partecipazione Edison nella concessione West Delta Deep Marine, operazione che ha prodotto una plusvalenza netta di € 348 milioni. Queste operazioni, insieme ad altre cessioni di attività minori, hanno comportato un incasso di 2 miliardi di euro. Il programma di dismissioni delle attività non strategiche deve ritenersi oggi sostanzialmente concluso. L’incasso del piano di dismissioni ha consentito di ridurre considerevolmente la posizione debitoria del gruppo. La ristrutturazione finanziaria Nel 2003 si è concluso l’aumento di capitale da 2.095 milioni di euro deliberato dal Consiglio di amministrazione del dicembre 2002. Offerto in opzione tra marzo e maggio, l’aumento è stato integralmente sottoscritto. Conferma la fiducia e il rinnovato interesse degli investitori, nonostante il difficile momento attraversato dal mercato dei capitali, l’eccezionale successo ottenuto dall’emissione obbligazionaria settennale da 600 milioni di euro che Edison ha collocato nel mese di novembre e riaperta nel gennaio per ulteriori 100 milioni. L’operazione ha consentito l’allungamento delle scadenze delle fonti di finanziamento. Edison Spa Edison Spa chiude il 2003 con un utile di 144 milioni a fronte di una perdita di 595 del 2002. All’assemblea chiamata ad approvare il bilancio sarà proposto di destinare tale utile al parziale ripianamento delle perdite pregresse. Corporate Governance Il Consiglio di amministrazione ha approvato la Relazione Annuale sulla Corporate Governance adottata dalla società, che si ispira alle raccomandazioni e alle norme indicate nel “Codice di Autodisciplina delle Società Quotate” indicato quale punto di riferimento del governo societario da Borsa Italiana. Tra gli aspetti maggiormente significativi della governance della Edison si segnala quanto segue. Nell’ambito del Consiglio di amministrazione, che nel corso dell’anno 2003 ha tenuto 12 riunioni, il numero degli amministratori indipendenti è pari ad un quarto dei componenti. Il Consiglio ha definito, dal 2002, le “Linee guida sulle operazioni significative e con parti correlate” attraverso le quali ha riservato ai propri preventivi esame ed approvazione le operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario e le più significative operazioni con parti correlate e sistematicamente esamina ed approva anche i piani e budget. Inoltre gli amministratori esecutivi, nonostante le ampie deleghe ricevute, sottopongono in via preventiva al consiglio le operazioni che, pur rientrando nei limiti delle loro attribuzioni, essi ritengono comunque significative. In tema di comitati si segnala che nel 2003 è stato costituito un Comitato Strategico dopo l’istituzione, con l’ingresso in Borsa della società avvenuta nel dicembre 2002, dei Comitati per il Controllo Interno e Remunerazione: questi ultimi, accogliendo le raccomandazioni del Codice stesso, sono presieduti da amministratori indipendenti e integralmente composti da amministratori non esecutivi. Il Comitato Strategico supporta il consiglio di amministrazione nonché gli amministratori esecutivi nelle decisioni che riguardano la strategia della società ed i temi più rilevanti di natura industriale e commerciale e che possono modificare il profilo competitivo. Si compone di sei amministratori, designati fra coloro che sono espressione dei principali azionisti della società. In materia di controllo interno, il Consiglio di amministrazione ha assegnato al Preposto al Controllo Interno la responsabilità di assicurare con ragionevole certezza il corretto funzionamento del “Controllo di Linea” (costituito dall’insieme delle attività di controllo che le singole unità operative o Società del Gruppo svolgono sui processi di cui hanno la responsabilità gestionale) e ha identificato il Preposto al Controllo Interno nel Direttore Sistemi di Controllo Interno, che non dipende da responsabili di aree operative. Il Preposto al controllo interno riferisce del suo operato agli Amministratori esecutivi, al Comitato per il Controllo Interno e ai Sindaci. In attuazione alla normativa emanata da Borsa Italiana, la società ha approvato dal 2002 un Codice di Comportamento in materia di “Internal Dealing” atto a disciplinare gli obblighi informativi e le modalità di comportamento da osservare nel compimento di operazioni significative su strumenti finanziari di Edison da parte di soggetti che ricoprono posizioni chiave all’interno della società. A tale riguardo, nel corso del 2003, non sono state comunicate operazioni significative. La società si è inoltre dotata di direttive di gruppo sulla gestione e circolazione delle informazioni riservate e delle notizie price sensitive e ha nominato un responsabile Investor Relations. Nel corso del 2003, infine, Edison ha adottato un nuovo Codice etico che definisce principi e valori ai quali, attraverso regole di comportamento, sono chiamati a conformarsi tutti i membri dell’organizzazione aziendali, cioè amministratori, sindaci, dipendenti e non. Quanto al Collegio sindacale, lo statuto garantisce alle minoranze di nominare un sindaco così come previsto dal Testo Unico della Finanza. La quota di partecipazione necessaria per presentare una lista di candidati è stata fissata nel 3%. In proposito si segnala che in considerazione del fatto che la nomina dell’attuale collegio è avvenuta quando la società era ancora posseduta da un unico azionista, in seno ad esso non risultano sindaci eletti da minoranze. La relazione sulla Corporate Governance include anche le informazioni richieste dalla Consob in tema di stock option su azioni Edison, assegnate nell’anno 2003 a 39 dirigenti, di partecipazioni e remunerazione di amministratori e sindaci nonché in tema di operazioni infragruppo e con parti correlate. La relazione, che è parte integrante della relazione sulla gestione degli amministratori, sarà anche oggetto di separato fascicolo e sarà resa disponibile nel sito www.Edison.it. Piano A Medio Termine E Previsioni Per Il 2004 Il Cda ha anche esaminato ed approvato il piano a medio termine della società che conferma le direttrici strategiche nelle quali la società si è mossa negli ultimi due anni. Per l’energia elettrica è previsto il proseguimento del piano di investimenti di cui abbiamo dato notizia in altra parte di questo comunicato che prevede l’ampliamento della capacità produttiva dell’azienda a 10.000 megawatt di potenza installata tramite nuovi investimenti in cicli combinati dell’ultima generazione nonché allo sviluppo di un programma di energia eolica. Unitamente all’energia acquistata da Edipower il totale della capacità a disposizione di Edison arriverà quindi a circa 14.000 megawatt. Edipower dal canto suo prosegue nel piano di repowering e di potenziamento della capacità produttiva che prevede di terminare entro il 2008. Per tale data sarà anche totalmente disponibile la nuova capacità di Edison. Sempre nel 2008 entrerà in funzione il terminale di rigassificazione dell’Alto Adriatico. La disponibilità del terminale nonché l’entrata in regime del contratto a lungo termine stipulato con la Libia, che inizierà l’operatività a fine 2004, permetterà alla Edison di passare dai 10 miliardi di metri cubi di gas disponibili nel 2003 a circa 17 miliardi di metri cubi nel. 2008. L’accresciuta disponibilità di energia elettrica di gas e lo sviluppo della politica commerciale sia di presenza diretta che tramite le alleanze con società ex municipalizzate, permettono all’azienda di confermare gli obiettivi di crescita e di redditività già comunicati a suo tempo al mercato. Per quanto riguarda la posizione finanziaria il piano prevede di generare risorse per autofinanziare lo sviluppo; completato il periodo più impegnativo di investimento la posizione finanziaria migliorerà rapidamente. E infine, per quanto riguarda il 2004, l’attuale favorevole andamento della domanda di energia elettrica e di gas e la loro accresciuta disponibilità per il mercato, la contrazione dell’indebitamento medio e la riduzione del costo del denaro nonché le accresciute efficienze gestionali consentono di prevedere un risultato della gestione ordinaria migliore rispetto a quello realizzata nel corso del 2003. Convocazione Dell’assemblea Come già comunicato al mercato il Cda ha convocato l’Assemblea degli Azionisti per i giorni 29 e 30 aprile 2004, rispettivamente in prima e seconda convocazione, per l’approvazione del bilancio 2003, l’integrazione del Consiglio di amministrazione e l’approvazione di modifiche dello Statuto.
 
     
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