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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Luglio 2005
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IGOR RIGHETTI “PENNA D’ORO” PER L’ARTE E LA LETTERATURA PER IL SUO LINGUAGGIO INNOVATIVO E SPERIMENTALE DI CUI FA USO SU TUTTI I MEZZI DI COMUNICAZIONE |
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Roma, 11 luglio 2005 - Il prestigioso premio “Penna d’oro” del settore Arte e letteratura è stato assegnato quest’anno a Igor Righetti, 36 anni, giornalista professionista dal 1995 e docente universitario sempre alla ricerca di nuovi linguaggi e di nuovi modi di comunicare. La Xviii edizione del premio “Penna d’oro”, promosso dall’Associazione nazionale di cultura nel giornalismo, si è tenuta a Rieti sabato 9 luglio 2005 nel Chiostro di S. Lucia. L’ambìto riconoscimento che ha premiato le più importanti firme del panorama giornalistico e culturale italiano (tra gli altri Mauro Mazza, Bruno Vespa, Clemente Mimun, Vittorio Feltri, Lucia Annunziata, Igor Man, Corrado Augias, Sergio Zavoli, Arrigo Petacco, Enzo Siciliano, Furio Colombo, Franco Ferrarotti, Fabrizio Del Noce) prosegue nella volontà di premiare coloro che si sono distinti nei diversi settori del giornalismo culturale. Righetti, ideatore e conduttore del primo programma laboratorio sui linguaggi della comunicazione “Il Comunicattivo”, in onda su Radio 1 Rai con appendici in tv su Raiuno (“L’aforisma del Comunicattivo” all’interno di Tg1 libri), pubblicazioni, rubriche su giornali e Internet opera nel mondo della comunicazione nella sua globalità: quotidiani e periodici, editoria, comunicazione pubblica e d’impresa, radio, televisione e new media. Ha riportato alla ribalta gli aforismi, questa antica forma letteraria caduta in disuso, che crea prendendo spunto dall’attualità. Tanti gli studenti di giornalismo, Scienze della comunicazione e i giovani professionisti che studiano sul suo testo “Prove tecniche di comunicazione” adottato da molti atenei pubblici e privati. Sempre dalla mente di Righetti è nato il primo radio reality di contenuto “In radio veritas” per recuperare il valore della parola sull’immagine, 12 ore non stop con grandi personaggi. Oltre a Igor Righetti, la giuria della “Penna d’Oro” premia per la Xviii edizione 2005, presieduta da Bruno Socillo e composta da Marco Antonellis, Filippo Cicognani, Rosario Galli, Marco Guzzi, Gian Franco Lami, Enrico Morbelli, Folco Quilici, Antonio Tajani, Gabriele Valci Mazzara, Roberto Valentini, i seguenti personaggi: Francesco D’agostino, Settore Scienza; Bianca Spadolini, Settore Conoscenza; Stefano Folli, Settore Politica interna; Giancarlo Governi, Settore Spettacolo; Rodrigo Dias, Premio speciale della giuria (cultura); Aldo Forbice, Premio speciale della giuria (cultura). “Questo prestigioso riconoscimento - dice Igor Righetti - mi dà la spinta a continuare nel mio percorso verso l’innovazione e la sperimentazione di nuovi linguaggi, nuove vie di ricerca e di nuovi format radiotelevisivi. A proseguire nel mio personale modo di comunicare su tutti i media, a dare spazio alla fantasia e all’ottimismo perché essere tristi e seriosi non vuol dire essere intelligenti e colti. Da sempre sostengo che si può fare cultura, informazione e servizio usando un linguaggio informale, creativo e ironico. Questo per avvicinare il maggior numero possibile di persone, allargare il target degli ascoltatori o dei telespettatori, anche e soprattutto quelli che non si sarebbero mai interessati a certi argomenti, magari ostici o troppo impegnativi se comunicati in modo classico”. E aggiunge: “Ritengo che il mio esempio di giovane premiato possa essere uno sprone ai tanti giovani che non si sono omologati alle regole dei frullati di rifiuti solidi catodici, della paleoradio e della paleotv imbevute di cloroformio, della clonazione delle idee predigerite, del trash anemico e soporifero, del linguaggio estrapolato dal dizionario dei sinonimi e contrari, delle citazioni prese dai libri di cucina, del riciclaggio selvaggio del format, del copia e incolla imperante, del tono sacrale e salmodiante dei programmi culturali, della volgarità come forma immediata per ottenere consensi. Nessuna civiltà può sopravvivere alla mancanza di idee o al loro soffocamento e il dominio delle logiche utilitaristiche non può determinare il tramonto della creatività che ci permette di differenziarci”. La serata, presentata e condotta da Diego Cimara, Ilaria Iegiani, Benedetta Scialpi e Roberto Valentini, con intrattenimento musicale del grande jazzista Carlo Loffredo prevedeva, dopo la cerimonia di premiazione, uno spettacolo al quale interverranno personalità del mondo della comunicazione.
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