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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Luglio 2005
 
   
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  OTTIMI RISULTATI DI RICICLO E NUOVO IMPEGNO NELLA TRASPARENZA: I FIORI ALL’OCCHIELLO DEL COBAT RAPPORTO COBAT 2004 - RESPONSABILITÀ ECONOMICA, AMBIENTALE E SOCIALE  
   
  Milano, 11 luglio 2005 - Mai come oggi i settori produttivi del nostro paese sono stati investiti di un ruolo di primo piano nell’affrontare il problema della scarsità delle risorse ambientali. Mai come oggi parole come riciclo, risparmio energetico e di materiali, diminuzione delle emissioni inquinanti e salvaguardia del clima hanno acquisito significato e pregnanza. E’ nel contesto di questa realtà che si è tenuta ieri, presso il Palazzo dell’Informazione di Milano, la conferenza stampa di presentazione del “Rapporto Cobat 2004 - Responsabilità economica, ambientale e sociale”. Si tratta del 7° Rapporto annuale del Consorzio che – per la prima volta – viene redatto secondo i criteri di un Bilancio di sostenibilità, cioè considerando gli aspetti economici, ambientali e sociali relativi sia alla gestione delle attività interne del Cobat che al funzionamento del sistema di raccolta, recupero e riciclo attivato all’interno della filiera delle batterie al piombo. Questo cambiamento di formula corrisponde all’impegno del Consorzio verso il miglioramento costante delle proprie prestazioni, nell’intento di rendere concreto e trasparente il percorso verso la sostenibilità. Hanno presentato il rapporto Giancarlo Morandi, presidente del Cobat, Paolo Frankl, direttore scientifico di Ecobilancio Italia, con la partecipazione di Roberto Tortoli, Sottosegretario di Stato all’Ambiente e alla Tutela del Territorio e Edoardo Croci, Vicedirettore Iefe, Università Bocconi. Il volume di presentazione del rapporto si avvale delle illustrazioni di Riccardo Mannelli, che ha accettato la sfida di rappresentare con immediatezza visiva i nodi concettuali dello sviluppo sostenibile. La specifica mission del Cobat è ben rappresentata dai numeri della performance economica: nel 2004 il Consorzio ha recuperato oltre 191 mila tonnellate di batterie al piombo esauste, neutralizzato oltre 30 milioni di litri di acido solforico, recuperato più di 10 mila tonnellate di materie plastiche e 1.100 mila tonnellate di piombo. La produzione annua degli impianti di riciclo permette di soddisfare mediamente oltre il 40% del fabbisogno di piombo nel nostro paese, con evidenti benefici anche sul piano della bilancia commerciale. Lo sviluppo della filiera di recupero delle batterie e di altri rifiuti a base piombosa permette di risparmiare annualmente importi attualmente valutati intorno ai 60 milioni di Euro. La performance ambientale del sistema Cobat di raccolta e riciclo delle batterie esauste evidenzia, oltre al risparmio netto della risorsa piombo, un notevole contributo sia in termini di risparmio energetico che di minori emissioni di gas serra. Una ricerca commissionata nel 2004 dal Cobat ha valutato che la produzione di piombo primario richiede un consumo di energia tre volte superiore rispetto a quello secondario e che le emissioni di gas serra associate al piombo primario hanno valori superiori di uno o due ordini di grandezza rispetto al piombo riciclato. Nella consapevolezza del crescente ruolo del riciclo rispetto all’impegno globale nei confronti del clima, il Cobat è stato il primo consorzio italiano ad aderire volontariamente al Kyoto Club – la più importante associazione italiana di imprese, consorzi ed enti locali impegnati nella riduzione delle emissioni di gas-serra – dove partecipa al gruppo di lavoro sul recupero e riciclaggio dei materiali. Sul piano della qualità, nel 2004 il Cobat ha ottenuto la doppia certificazione Iso 9001 e Iso 14001. E per quanto riguarda il sistema nel suo complesso, tra il 2001 ed il 2004 il numero di raccoglitori in possesso di una certificazione Iso 9000 è più che raddoppiato, le certificazioni ambientali sono arrivate a 46, la quasi totalità dei raccoglitori ha introdotto un sistema di gestione conforme alla norma Iso 14001, e quattro operatori hanno ottenuto la registrazione Emas. Ma la vera novità del Rapporto Cobat 2004 è costituita dai parametri di performance sociale. Si tratta del primo tentativo effettuato in Italia di applicare a un Consorzio del riciclo il cosiddetto approccio Triple bottom line, secondo le linee guida della Global Reporting Initiative (Gri), il processo internazionale multistakeholder che mira a diffondere linee guida sui bilanci di sostenibilità. All’attenzione posta alle risorse umane in termini di sicurezza e qualità del lavoro e all’ampio ventaglio degli stakeholder del Consorzio, si aggiungono iniziative e impegni nei confronti dei processi di sostenibilità, sia a livello locale che globale. Tra le principali attività realizzate nel 2004: “Compatibilmente”: una proposta di educazione per le scuole italiane in collaborazione con grandi quotidiani nazionali e Legambiente. “Mountain Tour Panorama-cobat”: un rapporto sullo stato di salute delle nostre montagne. Progetto di ricerca con il supporto scientifico dell’Imont, Istituto Nazionale della Montagna. “Solar Power for Puno”: un progetto di intervento in una regione rurale del Perù andino, in collaborazione con l’organizzazione non governativa tedesca Inkatec. Partecipazione al “Comitato per la diffusione della cultura ambientale”, promosso da Edizioni Ambiente. Per richiedere il volume: comunicazione@cobat.It  E’ inoltre possibile scaricare il rapporto in formato elettronico dalla pagina "pubblicazione" del sito www.Cobat.it  
     
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