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Notiziario Marketpress di
Martedì 12 Luglio 2005
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DICHIARAZIONE DI PIER LUIGI FABRIZI PRESIDENTE DELLA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.P.A. |
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Siena, 12 luglio 2005 - “I destini della Banca Monte dei Paschi di Siena e della Banca Nazionale del Lavoro si sono più volte incrociati dal 1998 ad oggi. Ho avuto l’opportunità di vivere tutti i passaggi e, ora che le due banche sembrano aver intrapreso un cammino diverso, sento il bisogno di portare la mia testimonianza. Il rapporto tra le due banche è stato un rapporto complesso e a fasi alterne, caratterizzato da diversi momenti: nel 1998 la non partecipazione della Bmps alla privatizzazione della Bnl, motivata dal perseguimento da parte della stessa Bmps di una strategia alternativa fondata sull’acquisizione di partecipazioni di controllo e di minoranza nel capitale di banche medie e piccole; nel 2001 l’ingresso della Bmps nel capitale della Bnl attraverso l’acquisizione di una quota della partecipazione detenuta nella stessa Bnl dalla Banca Popolare Vicentina e con la contemporanea definizione di un patto di voto e di consultazione con la stessa Bpv, il tutto collegato ad un disegno strategico che, portate a compimento diverse operazioni di crescita riguardanti banche medie e piccole, mirava a porre le condizioni per far realizzare a Bmps un salto dimensionale importante; nel 2002 il tentativo portato fino in fondo, ma non arrivato a buon fine, di realizzare una fusione tra le due banche in accordo con il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, il tutto a suggello della strategia di forte crescita dimensionale prima richiamata; negli ultimi mesi, il delinearsi di una situazione nella quale i mutamenti nel frattempo intervenuti nelle quotazioni dei titoli Bnl e Bmps hanno reso economicamente impraticabile la rivisitazione del progetto di fusione a suo tempo elaborato e la contesa accesasi intorno al controllo della Bnl ha fatto sì che il quadro strategico di riferimento divenisse molto incerto. Nel quadro descritto, Bmps ha assunto una posizione di attesa, puntando, come più volte pubblicamente dichiarato, a salvaguardare il valore patrimoniale della propria partecipazione e la governance ad essa collegata. Le singole decisioni sono state prese di volta in volta e mano a mano che lo scenario si chiariva, ma sempre mantenendo la linea retta dell’assoluta neutralità rispetto alla contesa in atto e della ferma tutela degli interessi della Bmps. In questo quadro, una volta che si è delineata chiaramente l’impossibilità di seguire strade diverse, Bmps ha assunto da ultimo la decisione fondata sul complesso delle operazioni finanziarie richiamate nei recenti comunicati stampa della stessa Banca. Alla fine di tutto rimane il risultato di un’opportunità industriale che non è mai diventata realtà non per ragioni specifiche ascrivibili ai singoli soggetti in campo, ma per la mancanza ora dell’una ora dell’altra condizione o, meglio, parafrasando un noto detto popolare, perché “quando c’è stata la farina non c’è stato il sacco e viceversa”. Nella doppia veste di Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena e di Vice Presidente della Banca Nazionale del Lavoro sono certo che la Banca Monte dei Paschi di Siena troverà altre opportunità in Italia o in Europa per realizzare quel processo di indispensabile crescita esterna a cui aspira e lavora da tempo e che la Banca Nazionale del Lavoro raggiungerà quella stabilità di assetto societario che rappresenta la condizione essenziale per realizzare con successo le strategie industriali perseguite”.
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