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Notiziario Marketpress di
Martedì 12 Luglio 2005
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IMPEGNO EUROPEO NELLA CERTIFICAZIONE DELLA QUALITÀ DIAGNOSTICA DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI |
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Bruxelles, 12 luglio 2005 - La rete europea per la diagnostica delle malattie virali importate (European Network for Diagnostics of Imported Viral Diseases, Enivd) ha presentato i risultati e le conclusioni delle proprie attività esterne di certificazione di qualità svolte negli ultimi cinque anni. Tali attività sono volte a identificare appositi test diagnostici rapidi e precisi, essenziali per una pronta reazione nel caso di epidemie virali. La minaccia dell'emersione e riemersione di malattie trasmissibili è una delle principali preoccupazioni a livello nazionale e internazionale. I cambiamenti nello stile di vita, le migrazioni, e soprattutto i viaggi, con 1.600 milioni di persone che viaggiano in aereo ogni anno, sono le principali cause di questo emergere di infezioni senza precedenti. Le epidemie di febbre emorragica di Ebola nell'Africa occidentale e centrale negli ultimi anni, di febbre del Nilo occidentale negli Stati Uniti nel 1999 e di sindrome respiratoria acuta grave (Sars) in Cina nel 2002, servono a ricordare che gravi infezioni possono essere importate in Europa dai viaggiatori che rientrano da regioni a elevata incidenza e diffondersi rapidamente. L'importazione di casi sospetti o confermati di febbre emorragica virale (Vhf) e di Sars, segnalati negli ultimi anni in diversi paesi europei, alimentano le preoccupazioni. Gli specialisti e i laboratori di microbiologia clinica svolgono un ruolo importante nell'individuazione delle prime fasi della malattia, nell'identificazione degli agenti putativi, e nella notifica alle autorità competenti. Il miglioramento nella diagnosi di queste infezioni virali importate ed emergenti è il primo passo nella detezione degli agenti patogeni e del loro trattamento. Per essere efficaci in questo ruolo, i laboratori devono avere una preparazione specifica per trattare con sicurezza gli agenti virali, e necessitano, fra le altre cose, di appositi test diagnostici rapidi e precisi per controbilanciare il rischio di diagnosi errate dovute alla difficoltà di individuare in modo appropriato sintomi non familiari. Inoltre, tale situazione aumenta il rischio di trasmissione della malattia. Più recentemente, a partire dai casi di antrace negli Usa nel 2001 e dai recenti attacchi terroristici a livello globale, le autorità hanno preso coscienza che occorre essere preparati a trattare cittadini esposti o infetti con agenti di bioterrorismo Tale preparazione comprende la detezione rapida e la sorveglianza degli agenti putativi, seguita da una risposta e da una comunicazione immediata. Anche il riconoscimento di un attacco bioterroristico nelle prime fasi dipende da personale medico e di laboratorio qualificato oltre che da tecniche di laboratorio specifiche e precise che permettono l'identificazione di potenziali agenti biologici. Siccome è impossibile prevedere quali agenti patogeni possano essere impiegati dai terroristi, è di primaria importanza che il pronto intervento contro agenti biologici sia coordinato con attività di sorveglianza delle malattie e di risposta alle epidemie. È inoltre necessaria una più stretta collaborazione fra le organizzazioni mondiali, quali l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), o l'Unione europea e i singoli paesi. In ragione di questi problemi emergenti, e a causa dell'elevato numero di patogeni virali, negli anni novanta si è rivelata necessaria la creazione a livello europeo di una rete di collaborazione in questo settore. Nel 1998 è stata istituita la rete europea per la diagnostica delle malattie virali importate (European Network for Diagnostics of Imported Viral Diseases, Enivd). L'enivd svolge gran parte delle importanti funzioni di sorveglianza e controllo di infezioni virali importate, rare ed emergenti, quali lo scambio di conoscenze e l'organizzazione di programmi di certificazione esterna e della qualità (Eqa), entrambi necessari per migliorare la diagnostica. I paesi che non dispongono di risorse diagnostiche proprie possono avvalersi della collaborazione di laboratori specialistici per una diagnosi veloce e sicura di questo tipo di infezioni. La rete europea ha appena presentato i risultati e le conclusioni delle attività di certificazione esterna della qualità relative alla diagnostica di infezioni di hantavirus, virus dengue, filovirus, virus Lassa, virus dell'orthopox e Sars-coronavirus (Sars-cov). Fra il 1999 e il 2004 hanno contribuito a queste attività 93 laboratori di 41 paesi, compresi laboratori non europei. Regolari certificazioni di qualità per i saggi diagnostici permettono ai laboratori che partecipano al programma di migliorare i propri saggi diagnostici, con una maggiore affidabilità quindi dei dati risultanti dai controlli per i patogeni importanti più comuni, come la dengue, o i patogeni endemici come l'Hanta. Senza una stretta collaborazione all'interno della rete, i recenti casi di Vhf importata (febbre di Lassa, nei Paesi Bassi; febbre gialla, in Belgio) non sarebbero stati diagnosticati così rapidamente come è avvenuto. Questo ha ridotto notevolmente la forte preoccupazione nell'opinione pubblica che di solito scaturisce dalle congetture su agenti infettivi non identificati. I risultati degli studi di certificazione della qualità suggeriscono la necessità di migliorare numerosi saggi al fine di perfezionare le capacità diagnostiche dei laboratori. Test comparativi e campioni ben definiti offrono a tutti i laboratori che partecipano al programma l'opportunità di esaminare i propri punti deboli e di migliorare le metodologie. Sono stati realizzati diversi campioni di competenza per l'Eqa di diagnostica virale per i patogeni virali più diffusi, quali l'Hiv, il virus dell'Herpes simplex, il cytomegalovirus e l'enterovirus. Questi campioni sono distribuiti in tutta Europa da organizzazioni commerciali come la Uk Neqas e la Instand e.V., o su iniziativa di società scientifiche, ad esempio l'azione concertata di controllo della qualità dell'Unione europea (European Union Quality Control Concerted Action). Tuttavia, e forse per il fatto che tali linee di ricerca non sfociano verosimilmente in prodotti fattibili sotto il profilo commerciale, alcuni agenti virali rari ma comunque pericolosi vengono tralasciati nello sforzo di migliorare l'affidabilità e la qualità dei risultati diagnostici. Per superare questo divario, l'Enivd ha iniziato a produrre materiali di riferimento per virus rari che interessano la salute pubblica. La rete europea mette a disposizione campioni per lo sviluppo e la convalida di test diagnostici, e i risultati raggiunti dai partecipanti agli studi di Eqa costituiranno una fonte valida per altri laboratori che intendano definire o potenziare i propri test. Inoltre, i laboratori cui occorra un aiuto per migliorare i propri saggi diagnostici possono ricevere un ulteriore materiale diagnostico oppure ottenere una consulenza da laboratori competenti specializzati della rete. Http://www.enivd.de
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