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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Luglio 2005
 
   
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  L’UE ADOTTA NUOVE NORME PER PUNIRE CHI INQUINA IL MARE  
   
  Bruxelles, 12 luglio 2005 - Oggi il Consiglio dei ministri adotterà formalmente due testi legislativi per combattere l’inquinamento provocato dalle navi mediante un sistema di sanzioni da applicare in caso di atti intenzionali o negligenza grave. La normativa, proposta due anni fa dalla Commissione europea (Ip/03/316), introdurrà in tutta l’Europa sanzioni efficaci e dissuasive contro l’inquinamento provocato dalle navi, anche in alto mare. Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione e responsabile dei trasporti, ha dichiarato: “È necessario combattere a tutti i costi gli scarichi illeciti e gli episodi di negligenza grave: la minaccia di sanzioni penali aiuterà a proteggere le nostre coste. Non possiamo più tollerare l’inquinamento causato deliberatamente o per negligenza grave da parte di un’esigua minoranza di operatori che non rispettano le norme internazionali e rovinano l’immagine dell’industria marittima". Franco Frattini, vicepresidente della Commissione responsabile di giustizia, libertà e sicurezza, ha evidenziato il valore aggiunto di un approccio europeo nella lotta contro l’inquinamento provocato dalle navi. In particolare, ha rilevato che per la prima volta tutti i 25 Stati membri sono concordi nel considerare come reati penali i comportamenti più gravi, per i quali sono previste adeguate sanzioni penali. Le nuove sanzioni pecuniarie minime armonizzate applicabili alle persone giuridiche sono dieci volte superiori a quelle attualmente previste a livello nazionale in alcuni Stati membri. Frattini ha commentato: “Anche se personalmente mi rammarico che non sia stato possibile concordare all’unanimità fra gli Stati membri una posizione comune a proposito delle pene detentive, quasi tutti gli Stati membri prevedono già la detenzione in questi casi e tra cinque anni la Commissione intende presentare una nuova proposta in materia basata sull’applicazione pratica di questo strumento”.  
     
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