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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Luglio 2005
 
   
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  CRISI IBM: SOSPENDERE LA MOBILITA’ IN ATTESA DI SOLUZIONI CONDIVISE LA RICHIESTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VIMERCATE DOPO LA SEDUTA APERTA  
   
  Vimercate, 14 luglio 2005 - Il consiglio comunale di Vimercate chiede in modo unanime a Ibm di sospendere eventuali decisioni unilaterali circa la sorte della sede di Vimercate e circa la procedura di mobilità avviata per oltre 500 dipendenti. Nella seduta dell’11 luglio, aperta agli interventi dei cittadini e di altri esponenti politici, l’aula di Palazzo Trotti ha approvato un ordine del giorno nel quale si sollecitano anche Provincia di Milano, Regione Lombardia e Ministero delle Attività Produttive ad aprire un tavolo di lavoro e di discussione allo scopo di ricercare e individuare possibili forme di sostegno allo sviluppo locale. Dopo un momento di raccoglimento e ricordo delle vittime degli attentati di Londra, in apertura dei lavori, i consiglieri hanno ascoltato gli interventi dei rappresentanti sindacali, delle Rsu di Ibm e Celestica, del sindaco di Agrate Brianza, Adriano Poletti e degli esponenti politici eletti dal Vimercatese in Parlamento. Da tutti sono emerse due sollecitazioni. In primo luogo un forte impegno delle istituzioni, a tutti i livelli, per risolvere nel breve periodo la crisi di Ibm e delle altre industrie tecnologiche del territorio, per aiutare i lavoratori e le loro famiglie. “E’ un nostro preciso dovere”, hanno sottolineato prima la senatrice Emanuela Baio Dossi (Margherita) e poi la consigliera Maria Angela Cagliari (Fi). Poi si è auspicata l’apertura una discussione più ampia, che ponga obiettivi strategici di lungo periodo sul riassetto e lo sviluppo di quella che solo 15 anni fa era la silicon valley italiana, “considerata una spugna occupazionale, per le sue eccezionali capacità di assorbimento di personale”, come ha sottolineato Roberto Tagliabue, direttore del Centro Lavoro Vimercatese. “Dobbiamo recuperare il concetto di responsabilità sociale d’impresa e ricercare percorsi alternativi al declino industriale”, è la proposta di Adriano Poletti, che suggerisce la creazione di una sorta di lobby territoriale per il rilancio dell’area. Lino Duilio, deputato della Margherita e membro della Commissione Bilancio della Camera, approva e aggiunge: “Possiamo valutare anche l’esperienza dell’Irlanda e delle free zone, per attirare le multinazionali”. Per giungere a questi obiettivi “è necessario avere un’interlocuzione forte e coordinata”, ricorda Elena Lattuada, Fiom-cgil; “oggi possiamo solo difenderci, quando riusciamo, nelle singole crisi”. Da qui a chiamare in causa le istituzioni regionali e nazionali il passo è breve. “Le nostre interrogazioni parlamentari servono a sollecitare il Governo a prendere iniziative”, dice Baio Dossi. “Chiederemo un incontro alla Regione e alla Presidenza del Consiglio, a cui suggeriremo di provare a raccogliere quelle briciole di opportunità presenti fra le pieghe del decreto sulla competitività. Non è una risposta complessiva ma è un punto di partenza.” Il sindaco, Enrico Brambilla, ha annunciato la convocazione, per giovedì 14 luglio di un tavolo presso la Provincia di Milano, al quale sono stati invitati anche i responsabili delle risorse umane di Ibm. “Di fronte a questi processi rischiamo di sentirci impotenti” - ha poi detto il sindaco, “ ma è con la forza della ragione che dobbiamo cercare di mettere insieme una proposta, dimostrando ancora una volta la forte coesione che da sempre caratterizza il nostro territorio.”  
     
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