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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Luglio 2005
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Web alimentazione e benessere |
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CONSORZIO DI SOAVE IL PRIMO CONSORZIO DI TUTELA ITALIANO CON CERTIFICAZIONE AMBIENTALE
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Promosso a pieni voti il Sistema di Gestione Ambientale (Sga) del Consorzio Tutela Vini di Soave e Recioto di Soave. La certificazione del Sga di Casa del Vino segue quella del Sistema di Gestione per la Qualità (secondo la norma Uni En Iso 9001) ottenuta nel 2002 e riconfermata lo scorso anno. Csqa, l’ente di certificazione accreditato da Sincert, ha riconosciuto conforme il Sga del Consorzio alla norma Uni En Iso 14001:2004, norma “che specifica i requisiti da rispettare per attuare una politica e stabilire dei programmi ambientali, tenendo conto delle prescrizioni legislative e gestendo gli aspetti ambientali connessi alle proprie attività, al fine di ridurne gli impatti”. Al centro dell’attenzione dei valutatori sono finiti la sede consortile, la Casa del Vino, e le attività di servizio svolte dagli operatori nei confronti dei soci. Due quindi gli ambiti operativi della gestione attuata dal Consorzio, quello, più contenuto, legato agli aspetti ambientali “diretti” della struttura Casa del Vino e quello, ad impatto più significativo, connesso all’influenza positiva che il Consorzio può esercitare sull’ambiente “indirettamente”, vale a dire attraverso: la formazione e l’aggiornamento dei tecnici e dei soci, la raccolta dei dati meteo e la valutazione degli stessi per la pianificazione dei trattamenti antiparassitari con la stesura e diffusione del bollettino agro-meteo, l’invio di informative, l’assistenza tecnica alle aziende viticole. L’elenco degli aspetti ambientali, secondo questo punto di vista, è vastissimo, si riportano di seguito solo alcuni dei fattori ambientali sui quali il Consorzio può esercitare una forma di influenza attraverso l’erogazione del servizio agro-tecnico: contaminazioni del suolo e del sottosuolo ed emissioni in atmosfera, che possono essere contenute e sorvegliate agendo su attività quali: la gestione dei residui organici, il deposito di prodotti chimici e la gestione di eventuali sversamenti, le modalità di utilizzo di fertilizzanti e prodotti antiparassitari, la gestione scorretta, il deposito e lo smaltimento dei rifiuti prodotti; e ancora: dilavamento di sostanze chimiche come conseguenza di non corrette lavorazioni colturali del terreno, consumo idrico per ricorso eccessivo all’irrigazione. Le aziende test, per la valutazione dell’azione del Sistema di Gestione implementato dal Consorzio sulle aziende viticole della Denominazione, hanno proposto volontariamente la propria adesione al progetto. “L’obiettivo dal quale ha preso le mosse il progetto del Consorzio è stato il miglioramento dell’economia complessiva del territorio attraverso la definizione di requisiti ambientali condivisi dalle aziende aderenti. Il nostro progetto”, spiega Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave, “vuole essere lo strumento attraverso il quale garantire il presidio di parametri igienico-sanitari, della qualità, della produzione, della salvaguardia dell’ambiente e delle tradizioni alimentari che possa diventare un forte e condiviso elemento di difendibilità. Il progetto è e dovrà continuare ad essere, il protagonista anche della comunicazione dell’azione del consorzio”.
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