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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Luglio 2005
 
   
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  ITINERARIO DELLE ‘SOSTE DI ULISSE’, L’ASSOCIAZIONE TRACCIA IL PERCORSO IDEALE SULLA ROTTA DEL GUSTO SICILIANO ALLA RICERCA INCESSANTE DEL BELLO E DEL BUONO  
   
  In viaggio sulle tracce dell’eroe omerico, fermandosi per riposare e assaporare tutto il gusto della Sicilia, terra ricca di storia e di profumi, adagiata nel cuore del Mediterraneo come un approdo sicuro. Le Soste di Ulisse, associazione di ristoratori e albergatori, traccia il percorso ideale sulla rotta del gusto siciliano alla ricerca incessante del bello e del buono. Il viaggio inizia idealmente da Ragusa, dove da non mancare è una visita alla Cattedrale di San Giovanni: secondo la leggenda il suo campanile quadrangolare cresce di un millimetro l’anno. Si tratta di uno dei tanti “segreti” di Ibla, la parte più antica della città, dove si trova anche la Locanda Don Serafino (0932.220065), prima “sosta” dove assaggiare le specialità dell’isola. La cucina è prettamente del territorio presentata in modo raffinato ed elegante, tra le proposte terrina di sgombro con tenerezze di zucchine e capuliatu, ravioli di carrubo ripieni di ragusano, lasagnetta di cacao amaro con ricotta iblea, tagliolini al carrubo con bottarga di tonno e pomodorini, coniglio farcito ai pistacchi di Bronte e pancetta, tagliata di tonno pinna gialla su caponatina modicana, dessert di Ragusano dop su pasta sfoglia e miele di timo, e sono solo  alcuni piatti che lo chef Vincenzo Candiano propone seguendo le stagioni. Sempre qui a Ibla si trova il Ristorante Duomo (0932 651265), in un palazzo settecentesco vicino alla Cattedrale di San Giorgio. Qui Ciccio Sultano, premiato quale “miglio Giovane Chef” nel 2002 dagli esperti della Guida del Gallo Rosso, prepara pesci, carni e verdure unendo estro e fantasia alla tradizione siciliana. Pane e pasta fresca, vini e olio del territorio e il servizio attento e cortese garantiscono una “pausa” indimenticabile. Nel pomeriggio si può andare alla scoperta delle bellezze di Modica, famosa per il delizioso cioccolato “ruvido”, ancora prodotto con lo stesso metodo di un tempo, e poi fermarsi alla Fattoria delle Torri (0932.751928), dove sotto archi e volte si possono gustare maiale all’arancio, ravioli ai funghi, crespelle con ricotta, broccoli e mandorle. Dopo aver pernottato all’incantevole Locanda Don Serafino si parte il giorno dopo alla volta di Siracusa, città-gioiello dove l’isoletta di Ortigia rappresenta una perla. In ogni strada come nei tanti monumenti, si possono cogliere le testimonianze del suo passato. Come pochissimi altri centri storici nel mondo, mostra, senza soluzioni di continuità, tutte le epoche che ha attraversato, dalla fondazione ai giorni nostri. I Greci, i Romani, i Bizantini, gli Arabi, i Normanni, gli Svevi, gli Aragonesi, i Catalani, i Vicerè, i Savoia hanno impresso sull'isoletta orme inconfondibili. Proprio qui si trova il Ristorante Don Camillo (0931.67133), le cui sale sono ricavate dai resti di un edificio religioso del 1400 crollato col terremoto del 1693. Tra i piatti proposti consommé di pescatrice accompagnato da piccoli dadini di pane fritto, risotto delle sirene con gamberi e uova di ricci freschi, pesce al pane in salsa di ricci con spigole, dentici, orate, ricciole, tagliata di tonno con marmellata di peperoni o zuppa di bianchetti con crostini. Spostandosi a Catania, dominata dall’Etna, da non perdere è l’anfiteatro, monumento in cui si fondono la grandiosità delle dimensioni e l’eleganza e il ritmo musicale delle arcate sovrapposte, marcate dalla ricchezza degli elementi ornamentali. Cenare all’Hosteria Tre Bicchieri (095.7153540) sarà un’esperienza indimenticabile, qui la cucina è strettamente legata al territorio e si può gustare cernia affumicata con insalata d’arance, timballo di riso allo zafferano con ragù di seppie, spaghetti alla chitarra con crostacei e pesce del golfo, scorcio di cannolo ripieno di verdurine e ricotta di pecora e tanto altro in un ambiente arredato con mobili Frau. A Siracusa si può passare la notte sul mare, al Grand Hotel (0931.464600). Spostandosi poi verso Taormina, splendida cittadina sul mare, non si ha che l’imbarazzo della scelta. Anche Ulisse non avrebbe probabilmente saputo dove fermarsi. A pranzo si può scegliere il Ristorante Al Duomo (090 9224479) nel cuore della città storica e a pochi passi dalla cinta muraria medievale. Qui ricette della cucina “povera”, di contadini e pescatori, intrisa di sapori e profumi d’Oriente. Ecco quindi il “macco di fave”, leguminose per secoli considerate la carne dei poveri, le “spaccatele”, pasta con alici fresche, “l’agnello n’grassatu”, e il fritto di paranza. Dalla terrazza panorama da non perdere sulla cattedrale quattrocentesca e la fontana barocca. A Taormina si trova anche il Ristorante Casa Grugno (0942.21208), caratterizzato da portali gotico-catalani e finestre rinascimentali. Qui la cucina mediterranea viene esaltata, e il giardino interno offre d’estate un perfetto “approdo” di gusto. Nell’incantevole perla sul mare che è Taormina si trova anche il Romantik Hotel Villa Ducale (0942.28153) situato tra il mare e l’Etna, dove il soggiorno si trasforma in un sogno ad occhi aperti. Restando in provincia di Messina, si può visitare anche la cittadina di Milazzo, borgo marinaro e porto da cui partono i collegamenti con le isole Eolie. Qui da non perdere un pranzo al Ristorante Piccolo Casale (090.9224479), dove si respira il fascino del passato, dove assaporare tartara di ope (piccolo pesce) con capperi di Salina e pomodorini Pachino, filetti di triglie con caponatina di melanzane e scaglie di tuma persa e ancora ravioli di cacao con ricotta di Montalbano e mandorle allo zafferano. Sempre in provincia di Messina, a Capri Leone, si trova invece L’Antica Filanda (0941.919704), locanda con canere deliziose e ristorante tradizionale, con una terrazza affacciata sull’azzurro del Mar Tirreno e sulle isole Eolie. A far da padroni in tavola sono qui il suino nero, il capretto e l’agnellino, i formaggi e il pane fatto in casa. Il viaggio prosegue verso Palermo, capoluogo e ricchissima città d’arte della Sicilia. A Castelbuono si trova il Ristorante Nangalarruni (0921.671428) all’interno del parco delle Madonne, qui sapori del territorio e di altre regioni vengono preparati e arricchiti con aromi e piante officinali di cui il parco è ricchissimo, ma i funghi restano il filo conduttore delle ricette proposte. A Mondello atmosfera raffinata e fama che ha attraversato lo stretto per arrivare fino in America al Ristorante Bye Bye Blues (091.6841415). Tra le specialità tortino di patate al basilico con zuppa di frutti di mare, filetto di dentice con marmellata di limone, spaghetti con passata di fave e ricci, semifreddo di ricotta con marmellata di arance amare e tortino di pistacchi di Bronte. A Palermo città, incanto barocco e vera e propria galleria d'arte all'aperto, Ulisse si sarebbe senz’altro fermato per una visita all’Osteria dei Vespri (091.6171631), ricavata dalle stalle dell’antico palazzo Gangi, dove furono girate anche alcune scene del celebre Gattopardo di Visconti. Qui gli ingredienti della cucina tradizionale del territorio sposano felicemente prodotti provenienti dal resto del mondo, con una ricerca continua di accostamenti e invenzione. Oppure al Ristorante Graziano (091.8724870) a Villafrati, dove il rispetto scrupoloso della tradizione e delle materie prime regala piatti capaci di viziare anche i palati più esigenti. A Licata, in provincia di Agrigento, si trova invece il Ristorante La Madia (0922.771443), a conduzione familiare. Qui il pane fatto in casa e la pasta fatta a mano sono una tradizione irrinunciabile, come il pesce fresco di giornata, ed è il menu ad adattarsi a ciò che propone il mercato. Per il pernottamento merita una sosta la cittadina di Piazza Armerina, dove si trova l’Hotel Gangi (0935.682737). Ultima tappa del viaggio gastronomico alla scoperta della Sicilia potrebbe essere il Ristorante Al Fogher di Piazza Armerina, in provincia di Enna. Zona di grande interesse archeologico, proprio qui sono stati ritrovati mosaici inestimabili risalenti ad una villa romana del IV secolo d.C. Il Fogher nasce in un ex casello ferroviario e propone una cucina intrigante e gustosa, che parte dai prodotti del territorio per spaziare in ogni direzione. Per informazioni Le Soste di Ulisse, tel. 0932.248778, info@lesostediulisse.it  www.lesostediulisse.it    
     
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