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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Marzo 2004
 
   
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  ASSEMBLEA ASSOGESTIONI. “COSTI E BENEFICI DELLA REGOLAMENTAZIONE” I RISULTATI DELLA RICERCA REALIZZATA PER ASSOGESTIONI DEL PROF. LUIGI ZINGALES (CHICAGO UNIVERSITY)  
   
  Milano, 30 marzo 2004 - Assogestioni ha deciso di affidare al Professor Luigi Zingales, docente della Chicago University, la realizzazione della ricerca “Costi e benefici della regolamentazione” nel quadro dell’impegno assunto dall’Associazione del Risparmio Gestito per creare e diffondere la cultura finanziaria, ma anche per avviare un confronto su temi di attualità anche con posizioni differenti dalla propria. Nella sua ricerca il Professor Zingales analizza la realtà americana e inserisce la discussione relativa alla regolamentazione dei mercati finanziari nel più ampio dibattito economico sulla necessità e i costi della regolamentazione. Zingales riconosce la validità del teorema di Coase e dell’importanza della valutazione dei costi di transazione nel determinare l’utilità o meno della regolamentazione e del ruolo della politica nel dare forma alla regolamentazione reale. Nella sua analisi opera una distinzione tra le regole di disclosure obbligatoria dagli altri obblighi. Mentre per le prime, secondo l’autore, non esistono ostacoli a farle diventare sempre più stringenti e i costi sono limitati, per le altre regole è opportuno valutarne singolarmente gli effetti. Per quanto riguarda il miglioramento della disclosure, Assogestioni concorda con le conclusioni a cui è giunto il Professor Zingales, per il quale agli investitori deve essere offerto il dettaglio di tutti i costi collegati all’investimento che intende effettuare. La trasparenza si dimostra, una volta di più, come un elemento essenziale e qualificante per i prodotti finanziari, come Assogestioni sostiene da sempre. Zingales inserisce la discussione relativa alla regolamentazione dei mercati finanziari ed in particolare dei mercati dei fondi nel più ampio dibattito economico sulla necessità e i costi della regolamentazione: riconoscendo la validità del teorema di Coase e dell’importanza della valutazione dei costi di transazione nel determinare l’utilità o meno della regolamentazione e del ruolo della politica nel dare forma alla regolamentazione reale. L’autore: analizza quali dei problemi attuali sono dovuti alla regolamentazione esistente; investiga la necessità o meno della regolamentazione e di tracciare i confini della stessa; propone alcune modifiche alla normativa mirate a migliorare l’efficienza dei mercati minimizzando gli effetti distorsivi della regolamentazione. Nella sua analisi distingue tra regole di disclosure obbligatoria e altri obblighi: mentre per i primi i costi sono limitati e/o facilmente riducibili e non esistono motivi per non propugnare obblighi stringenti di disclosure, per quanto riguarda altre aree è opportuno valutare volta per volta gli effetti di una nuova normativa per quantificare adeguatamente costi e benefici. In pratica, per quanto riguarda i fondi comuni di investimento Usa Zingales raccomanda una serie di misure che tendono a minimizzare i costi di implementazione e le distorsioni del sistema: miglior disclosure: all’investitore deve essere dato il dettaglio di tutti i costi collegato all’investimento che sta per fare, con una stima monetaria delle spese in cui incorre l’investitore, incluso l’ammontare pagato per commissioni di trading e commissioni di servizio (il costo di questa misura è minimo e quindi non è contestabile); maggior monitoraggio esterno attraverso: una concorrenza tra le autorità di controllo (non solo Sec); la previsione di una ricompensa per i whistle blowers; obbligo di introduzione nei piani pensionistici di prodotti indicizzati a basso costo; l’educazione degli investitori con una campagna informativa sponsorizzata dal Governo. Zingales conclude il suo paper proponendo la creazione di una autorità amministrativa che abbia come finalità la misurazione dei costi e dei benefici di ogni nuova regolamentazione. La Commissione per la vigilanza delle regolamentazione avrebbe due compiti: valutare i costi della compliance e i potenziali benefici; monitorare a posteriori, dopo qualche anno, i costi e i benefici delle regole implementate.  
     
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