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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Aprile 2004
 
   
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  IL REGIME ITALIANO DI AIUTI A FAVORE DELLE SOCIETÀ CHE ACQUISTANO IMPRESE IN DIFFICOLTÀ FINANZIARIE VIOLA LE NORME UE SUGLI AIUTI DI STATO  
   
   Bruxelles, 1 aprile 2004 - La Commissione europea il 30 marzo ha deciso che un regime italiano di sovvenzioni a fondo perduto e di riduzione degli oneri sociali non può essere giustificato in base alle norme Ue sugli aiuti di Stato. Il regime in questione concedeva detti aiuti agli alle società che acquistavano grandi imprese in difficoltà finanziarie. L'italia è ora tenuta a recuperare dai beneficiari gli aiuti illegalmente accordati. L'obiettivo del regime in questione è il mantenimento di posti di lavoro in grandi imprese che si trovano in difficoltà finanziarie, sottoposte a procedura di amministrazione straordinaria ed aventi un numero di dipendenti superiore alle 1 000 unità. In caso di cessione di tali imprese beneficiano degli incentivi i nuovi acquirenti che accettino di assumere fino a 550 dipendenti dell'impresa ceduta. Al termine dell'indagine approfondita avviata nell'ottobre 2003, la Commissione conclude che il regime non può essere approvato in base a nessuna norma Ue in materia di aiuti di Stato, più precisamente il regolamento della Commissione sugli aiuti di Stato a favore dell'occupazione e gli orientamenti comunitari per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà. In particolare il regime si applica a grandi imprese attive sull'intero territorio nazionale allorché, secondo il regolamento sugli aiuti di Stato all'occupazione, gli aiuti di Stato al di fuori delle aree assistite sono autorizzati unicamente a favore delle piccole e medie imprese. Per ragioni analoghe il regime non soddisfa neppure le condizioni stabilite negli orientamenti sugli aiuti di Stato al salvataggio e alla ristrutturazione di imprese in difficoltà, in base ai quali i regimi di aiuto sono autorizzati unicamente a favore delle piccole e medie imprese. La Commissione ha pertanto ingiunto all'Italia di recuperare qualsiasi aiuto già concesso nel quadro del regime. Antefatti Nel febbraio 2003 l'Italia ha notificato un regime di aiuti denominato "Disposizioni urgenti in materia di occupazione", la cui base giuridica è costituita dal decreto legge 14 febbraio 2003 n. 23, convertito nella legge 17 aprile 2003, n. 81. Le autorità italiane hanno adottato il regime senza la necessaria autorizzazione della Commissione. Ciò è illegittimo secondo le regole comunitarie sugli aiuti di Stato I beneficiari del regime sono gli acquirenti di imprese in difficoltà poste in amministrazione straordinaria ed aventi più di 1 000 dipendenti. L'acquirente che accetti di assumere fino a 550 dipendenti dell'impresa ceduta fruisce, per ciascun dipendente trasferito, di: un contributo mensile pari al 50% dell'indennità di mobilità che sarebbe stata corrisposta a ciascun lavoratore in caso di collocamento in mobilità; una riduzione degli oneri sociali (ridotti al livello applicabile agli apprendisti).  
     
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