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Notiziario Marketpress di
Giovedì 01 Aprile 2004
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ASSORETI, NEL 2003 CRESCE IL PESO NEL MERCATO DEI SERVIZI FINANZIARI PERSONALI L'INTERMEDIATO DELLE 71 IMPRESE ASSOCIATE È STATO DI 130,6 MILIARDI (+11,1%). TRIPLICATA A 12,2 MILIARDI LA RACCOLTA NETTA DEI PRODOTTI DI RISPARMIO GESTITO |
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Roma, 31 marzo — Nel 2003, le reti di promotori finanziari che svolgono il collocamento fuori sede di prodotti finanziari e servizi d'investimento hanno aumentato il loro peso nel mercato dei servizi finanziari personali. In crescita l'intermediato, la raccolta netta dei prodotti di risparmio gestito e il patrimonio dei clienti, nonostante i risparmi degli italiani destinati agli investimenti finanziari abbiano subito nel periodo una riduzione. Sono queste le principali tendenze che emergono dal rapporto annuale sull'attività delle 71 imprese associate ad Assoreti (46 banche, 24 Sim, 1 Sgr), che rappresentano 1'89,3% dell'intermediazione lorda dell'offerta fuori sede dei prodotti finanziari e servizi d'investimento rilevata dalla Banca d'Italia. Cresce la raccolta netta del risparmio gestito Nel 2003, dopo due anni di flessione, l'intermediato è tornato a registrare un aumento dei volumi: 130,6 miliardi (+11,1%). Il flusso di raccolta netta è stato positivo per 13,2 miliardi, con una flessione rispetto al 2002 (16,2 miliardi). La contrazione è dovuta ai risultati dei prodotti di risparmio amministrato: un miliardo di raccolta contro gli 11,9 dell'anno precedente. La raccolta netta nel risparmio gestito è invece quasi triplicata (12,2 miliardi di euro contro i 4,3 del 2002): un deciso segnale di ripresa dopo la crisi degli anni scorsi e di forte vitalità delle reti che hanno accompagnato la rinnovata propensione a investire in questi strumenti. I clienti aumentano a 3,9 milioni Il numero delle famiglie clienti delle reti ha registrato anche nel 2003 un aumento: i clienti primi intestatari dei contratti sono passati da 3,879 a 3,945 milioni. Il risultato acquisisce maggiore significato se si considera la flessione del numero dei promotori finanziari, dovuta ai vari processi di riorganizzazione che hanno interessato molte delle imprese aderenti ad Assoreti. Nel 2003 il numero dei promotori è sceso da 35.314 a 34.156 (- 3,3%). Il patrimonio dei clienti cresce a 171 miliardi (+11,3%), nonostante la diminuzione della ricchezza finanziaria delle famiglie Al 31 dicembre 2003, la consistenza patrimoniale complessiva dei prodotti e dei servizi collocati dalle imprese era di 170,7 miliardi di euro: +11,3% rispetto ai 153,3 miliardi del 2002. Dopo un triennio (2000-2002) stabile, si è registrato alla fine 2003 un incremento significativo degli asset dei risparmiatori intermediati dalle reti, un risultato determinato dalle performance dei prodotti nell'anno e dal dato positivo di raccolta netta riscontrato in tutti i comparti d'attività. _ E' da notare che l'incremento del patrimonio è coinciso con una contrazione della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane. Dal dicembre 2001 al settembre 2003, i risparmi degli italiani destinati agli investimenti finanziari hanno subito una riduzione del 4,7%, mentre il patrimonio dei clienti delle reti è cresciuto del 7,9%. L'incremento del patrimonio dei clienti evidenzia come la diffusa sfiducia dei risparmiatori, alimentata negli ultimi mesi del 2003 da alcuni fatti di cronaca finanziaria, abbia accresciuto la domanda di una consulenza qualificata che si è indirizzata principalmente verso le reti. 11 6,7% delle attività finanziarie degli italiani è detenuto dai clienti delle reti Nel 2003, il peso sul totale del patrimonio delle prime dieci società è aumentato raggiungendo 1'81,1% contro il 76,7% del 2002. I processi di riorganizzazione dei gruppi societari ai quali appartengono le reti hanno determinato un rafforzamento della tendenza alla concentrazione: le prime cinque società impiegano 15.626 promotori (45,7% del totale, contro il 39,6% del 2002); il peso delle prime dieci società sul totale dei promotori ha raggiunto il 65,2% contro il 57,4% del 2002. La riorganizzazione in corso ha rafforzato l'incidenza delle reti nel mercato dei servizi finanziari personali. I dati Banca d'Italia al 30 settembre 2003, relativi agli asset delle famiglie italiane, indicano che il 6,7% delle attività finanziarie è detenuto dai clienti delle reti di promotori, contro il 6,2% del 2002 e il 5,9% del 2001. Il codice di vigilanza per i segnalatori Nel corso dell'assemblea è stato presentato il codice di vigilanza preventiva sull'attività dei soggetti, non iscritti all'albo dei promotori finanziari, che "segnalano" all'intermediario nomi di risparmiatori potenzialmente interessati a investimenti finanziari. Obiettivo del codice è monitorare costantemente l'attività dei segnalatori per evitare che questa si estenda alla promozione dei prodotti e servizi d'investimento. "I1 2003 ha confermato che il sistema delle reti ha reagito bene alla difficile fase attraversata dai mercati rispondendo in modo adeguato alle domande dei risparmiatori", ha dichiarato Antonio Spallanzani, presidente di Assoreti. "Il modello italiano della consulenza attraverso i promotori è stato recepito anche a livello comunitario. Le norme contenute nella direttiva in via d'emanazione sul mercato degli strumenti finanziari, sono in larga misura mutuate dalle norme italiane sull'attività di offerta fuori sede". L'assemblea di Assoreti ha confermato nella carica di presidente per il prossimo biennio Antonio Spallanzani. Sono stati nominati vicepresidenti Aldo Messa (Rasbank), Ennio Doris (Banca Mediolanum) e Dario Prunotto (Xelion Banca).
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