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Notiziario Marketpress di
Venerdì 02 Aprile 2004
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INFRASTRUTTURE: PROJECT FINANCING E CONCESSIONI IN CRESCITA RECORD NEL 2003 PRESENTATO IL RAPPORTO ANNUALE DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE SUL PROJECT FINANCING |
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Roma, 2 aprile 2004 - Il 2003 è stato l’anno del boom del partenariato pubblico-privato: gli avvisi di gara sono stati 1.230, rispetto ai 604 del 2002, per un valore segnalato di oltre 10 miliardi e mezzo di euro, rispetto ai 3 miliardi registrati l’anno precedente. Sono questi i dati che emergono dal Primo Rapporto Annuale dell’Osservatorio Nazionale sul Project Financing, che analizza “Il mercato del partenariato pubblico privato nel 2003”. L’osservatorio è promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Roma. Il ricorso al partenariato pubblico-privato è dunque in forte crescita, grazie soprattutto al traino del project financing e delle concessioni. Fra le forme più utilizzate al primo posto per numero di avvisi c’è la fase 1 del project financing (ricerca del promotore), che ha riguardato 629 (di cui 452 con importo noto, pari ad una crescita del 267,5% rispetto al 2002). In aumento anche il valore complessivo (oltre 4 miliardi di euro, +181%), mentre diminuisce il valore medio, che passa da 11 a 9 milioni di euro (-24%), testimoniando come la domanda riguardi ormai anche opere di dimensioni ridotte. Il passaggio alla fase 2 del project financing ha invece registrato un tasso di crescita più contenuto rispetto al 2002, valutato intorno al 30% sia per il numero di operazioni, sia per l’importo complessivo (oltre 1,1 miliardi di euro). Trend estremamente positivo anche per le diverse modalità di concessione, che nel 2003 hanno riguardato 394 avvisi di gara (235 nel 2002), di cui 161 concessioni di costruzione. Questa tipologia particolare ha registrato un incremento del valore complessivo del 522%, superando i 3,2 miliardi di euro, a fronte dei quasi 530 milioni di euro dell’anno precedente. Le concessioni di altro tipo nel 2003 sono state 233 e riguardano perlopiù opere per la quali la componente di nuova costruzione risulta secondaria rispetto al servizio in quanto limitata al miglioramento e riorganizzazione di opere esistenti. Anche per questa forma di partenariato la crescita del valore è stata superiore al 500% (a quota 1,4 miliardi di euro). Nel complesso il ricorso a forme di partenariato pubblico-privato ha rappresentato in termini di valore il 28% del mercato delle opere pubbliche, ma la percentuale scende al 17% se si escludono gli avvisi relativi alla fase 1 del project financing. Al centro del boom del partenariato pubblico-privato ci sono i Comuni: in quelli più grandi nel 2003 si è fatto ricorso alle procedure di questo tipo per un valore pari al 60% del totale delle gare di competenza. I settori di intervento I trasporti hanno fatto la parte del leone per quanto riguarda l’ammontare delle risorse: rientrano in questo capitolo gare per un valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro, oltre un miliardo in più rispetto al capitolo reti (acqua, gas, energia e tlc). Rilevante anche il valore relativo alle opere sanitarie (oltre 1,5 miliardi di euro). Il tasso di crescita maggiore rispetto al 2002 è stato comunque registrato dal numero di avvisi relativi ai beni culturali (+500% per un importo complessivo inferiore ai 4 milioni di euro), al turismo (+412% grazie soprattutto al crescente interesse e giro d’affari legato ai porti turistici) e all’igiene urbana (+400%). Da segnalare anche la crescita degli interventi di trasformazione urbana che, se collegati ai parcheggi, all’arredo urbano, al direzionale, ai centri polivalenti e ai trasporti, rappresentano la quota più rilevante e in prospettiva di maggiore interesse, anche in termini di integrazione fra le diverse procedure di partenariato pubblico-privato. La crescita del ricorso a forme di partenariato riguarda tutto il territorio nazionale, ma si registra un cambiamento di tendenza rispetto al passato. Nel 2002 l’area territoriale più vivace era stato il Nord (244 iniziative per 2.518 milioni di euro). Nel 2003, invece c’è stato il sorpasso da parte del Mezzogiorno, che con 503 avvisi di gara ha superato il Nord (476). La crescita nelle regioni del Sud e nelle Isole è stata di oltre il 124%. Il numero degli avvisi è comunque quasi raddoppiato al Nord ed è aumentato dell’85% al Centro. Per quanto riguarda invece il valore delle opere poste in gara, l’incremento è stato del 565% al Centro, del 240% nel Mezzogiorno e del 170% al Nord. Entrando nel dettaglio territoriale, la regione che ha registrato più iniziative nel 2003 è stata la Campania (185), seguita dalla Lombardia (138) e dalla Puglia (128). Per il valore degli importi, le regioni leader sono state Piemonte, Sicilia, Lazio e Emilia Romagna e Campania, che hanno superato tutte il miliardo di euro (il Piemonte ha sfiorato quota due miliardi). Da sottolineare in oltre il primo posto della Puglia nella classifica delle regioni con l’incidenza maggiore del partenariato sul mercato delle opere pubbliche (47%), seguita a brevissima distanza dalla Liguria (46%). Quote superiori al 40% si registrano anche nelle Marche, in Campania e in Piemonte, dove incidono comunque le maxi-opere infrastrutturali previste per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006. "I dati di questo primo rapporto annuale dell’osservatorio curato dal sistema camerale – ha detto il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - confermano che la finanza di progetto sta entrando nella cultura delle amministrazioni locali, che si stanno dimostrando sempre più sensibili alle opportunità offerte da questi strumenti. In particolare, la validità del partenariato pubblico-privato a tutti i livelli è sottolineata dal crescente coinvolgimento di soggetti privati anche nella realizzazione di opere di dimensione minore. I dati, però, indicano che c’è ancora molto da lavorare affinché le forze economiche e sociali locali possano giocare il ruolo di catalizzatori degli interessi del territorio. Le Camere di Commercio sono fortemente impegnate in questo senso, anche attraverso la promozione di specifiche iniziative per la realizzazione di infrastrutture con il ricorso al project financing". “Il project financing e in generale il partenariato pubblico-privato sono strumenti da valorizzare per la realizzazione delle opere pubbliche – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Roma, Andrea Mondello - Nel 2003 abbiamo assistito alla moltiplicazione del ricorso al project financing e soprattutto alle concessioni. I risultati sono straordinari. Adesso dobbiamo lavorare non solo per rendere le procedure più snelle, ma anche per favorire la cultura del partenariato pubblico-privato. Il lavoro dell’Osservatorio Nazionale è molto importante perché consente al sistema degli operatori di conoscere l’evoluzione di questo strumento e di individuare le dinamiche di crescita del mercato delle opere pubbliche. Le Camere di Commercio possono ricoprire la funzione di promotori dello strumento del project financing e possono dunque avere un ruolo di primo piano nella realizzazione di opere pubbliche e di infrastrutture in iniziative che vedano la compartecipazione di soggetti pubblici e privati, aiutando così la crescita dei contesti territoriali”.
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