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Notiziario Marketpress di
Martedì 06 Aprile 2004
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FORUM SANITÀ FUTURA STANCA: "CON L'ICT IL MEDICO DI FAMIGLIA DIVENTA UN TEAM IN RETE" IL PROGETTO È STATO GIÀ FINANZIATO DAL CIPE CON 25,8 MILIONI DI EURO |
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Cernobbio, 5 aprile 2004 - Il medico di famiglia si fa in tre, in quattro, o forse anche di più, e diventa un team in Rete. Grazie alle Tecnologie dell'Informazione e delle Comunicazioni (Ict), infatti, entro tre anni a partire dal Sud Italia e, poi, via via in tutto il resto del Paese avremo a disposizione non più un solo tradizionale "medico condotto", ma addirittura un team di medici di medicina generale per ogni paziente. Ad annunciare la rivoluzione digitale è stato Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, al "Forum Sanità Futura", promosso dal Ministro della Salute, a Villa Erba di Cernobbio (Como). Con una dotazione iniziale di 25,8 milioni di euro, già approvati dal Cipe per 8 regioni meridionali, è infatti decollato il progetto "Utap" (Unità Territoriale di Assistenza Primaria), grazie al quale con la connessione alla rete digitale più medici di medicina generale condivideranno le informazioni su un paziente e potranno fornirgli la migliore assistenza in tempi rapidissimi. La stessa Rete supporterà i servizi di farmaco-vigilanza, di formazione a distanza (e-learning), di informazione ai cittadini e di monitoraggio delle prescrizioni. "Mettiamo a disposizione le nuove tecnologie per abbattere le barriere territoriali che in molte zone del Sud non consentono un facile accesso da parte dei cittadini alle strutture sanitarie e che oggi sono alla base di un maggior tasso di mortalità della popolazione rispetto al dato medio del Paese", ha detto il ministro ricordando che "questa iniziativa si assomma a quelle varate, sempre in campo sanitario, dal Comitato dei Ministri per la Società dell'Informazione", presieduto dallo stesso Stanca. Il ministro ha sostenuto che "la rivoluzione digitale nella sanità italiana è già cominciata, a partire dal progetto 'Sanità elettronica', da poco approvato dal Governo, con una dotazione di 44 milioni di euro, per un grande Programma Nazionale di Innovazione Digitale della Sanità, con l'obiettivo di innalzare i livelli essenziali di assistenza e di prevenzione, incremen-tare la qualità dei servizi, offrire ai cittadini migliori trattamenti sanitari a costi minori, ridurre i tempi di attesa delle prestazioni e della degenza e, non ultimo, conseguire rilevanti ri-sparmi nella spesa sanitaria nazionale". Per il varo del progetto "Sanità elettronica", i ministri Sirchia e Stanca sono partiti da una riflessione relativa al contesto nazionale, caratterizzato da tre fattori: 1. Popolazione sopra i 60 anni in aumento (era il 19% nel 2002 e sarà del 25% nel 2015) con conseguente incremento della patologia cronica (ad esempio, ogni anno abbiamo 2 milioni di diabetici, con un costo di 5 miliardi di euro l'anno); 2. Sistemativi informativi disomogenei, con conseguenti insufficienti servizi al cittadino e difficoltà nel reperire dati omogenei; 3. Federalismo sanitario, che comporterà un aumento delle differenze fra Regioni. Le principali aree di applicazioni dell'Ict nella sanità sono: l'erogazione delle prestazione mediche; la formazione, l'informazione e la ricerca; l'automazione dei processi come, ad esempio, la gestione di liste di attese e delle prenotazioni; degli acquisti; dei dati sanitari e delle cartelle cliniche. Quattro le aree di intervento individuate: 1. Iniziative di prevenzione attiva - Nel 2004, in accordo con le Regioni, si svilupperan-no sistemi di prevenzione attiva per le malattie cardiovascolari (prima causa di mortalità in Italia), il diabete e favorire la partecipazione dei cittadini agli screening oncologici. Ad esempio, l'adozione dell'innovazione tecnologica digitale consentirà di poter intervenire in quel 62% di maschi diabetici che non segue alcun trattamento farmacologico e nel 24% che esegue trattamenti inadeguati. Sul fronte dello screening oncologico femminile si potrà influire sul 30% della copertura mammografia nazionale (contro il 70% della media Ue). 2. Realizzazione di un sistema di prenotazioni in rete e multicanale (telefono, internet, tv digitale) sulla base territoriale regionale per ridurre i tempi di attesa e per consentire ai cittadini una scelta consapevole dell'offerta di prestazioni sanitarie. 3. Diffusione della Cartella clinica elettronica in tutti gli ospedali e la realizzazione della storia sanitaria elettronica di ogni paziente, in modo da rendere più moderno ed effi-ciente il servizio sanitario nazionale. 4. Diffusione della Telemedicina per avvicinare l'erogazione dei servizi sanitari specialistici a coloro che sul territorio curano il paziente. L'obiettivo è la deospedalizzazio-ne, anche mediante la realizzazione sul territorio di una rete integrata di servizi sanitari e socio-sanitari per l'assistenza ai malati cronici, agli anziani ed ai disabili. Guardando più in generale allo scenario italiano, il ministro Lucio Stanca ha sottolineato che "la dotazione e l'uso dell'informatica in sanità è promettente: i medici italiani si pongono esattamente nella media europea europea sia per la diffusione di pc che per le connes-sioni ad internet. Secondo uno studio di Eos Gallup Europe per la Commissione Europea, l'80% degli studi medici ha un pc e più del 65% è collegato ad internet", ha precisato Stanca ricordando che "l'Italia in particolare è all'avanguardia nell'uso dell'Ict in campo medi-co trovandosi ai primi posti in Europa per l'uso della posta elettronica nella comunicazione con i colleghi e con i pazienti. Questa è la miglior premessa per lo sviluppo di avanzati servizi come quelli di teleconsulto e telemonitoraggio". Oltre il 25% dei medici generici italiani (il dato medio Ue è sotto il 20%) scambiano e-mail con i colleghi riguardo i pazienti e il 25% (dato medio Ue inferiore al 10%) hanno contatti con i loro pazienti anche via e-mail. Insomma, "il Paese è preparato ad una sanità che usa l'Ict, a partire dalla larga banda, presupposto della telemedicina, che nell'ultimo semestre ha registrato in Italia la più alta crescita di accesso in Europa, dopo la Francia, alla dotazione di pc e di Internet nelle fami-glie, che sono ormai a livello europeo (oltre la metà ha un pc e più di un terzo 'naviga')", ha concluso il ministro Lucio Stanca. Tre le altre iniziative già avviate dal Governo per applicazioni dell'Ict nella sanità ci sono: Servizi di telepatologia, teleconsulto e telediagnosi che potranno essere forniti con il collegamento con una telematica a larga banda tra i centri di eccellenza del Servizio Sanitario Nazionale. È stato già approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per colle-gare a questi servizi ed ai centri di eccellenza anche le 21 isole minori negli arcipelaghi del Mediterraneo ed i 47 ospedali italiani nel mondo, in 21 Paesi. Scuola in ospedale per garantire la continuità didattica agli alunni lungodegenti, facendoli sentire parte di una classe, interrompendo l'isolamento e migliorando il processo terapeutico. Finanziato con 14 milioni di euro, il progetto prevede il collegamento dei reparti pediatrici di 65 ospedali italiani con le scuole mediante una rete ad alta velocità e sarà attivo dal prossimo anno scolastico (settembre 2004). Servizi di telemedicina specializzata, con la connessione dei Centri di Eccellenza con ospedali regionali e piccoli nosocomi del Sud per erogare in Rete servizi multimediali in campo oncologico. Il Cipe ha già stanziato 4,3 milioni di euro. Tessera sanitaria distribuita a tutti i cittadini per eseguire, nel rispetto della privacy, il monitoraggio costante della spesa sanitaria. Conterrà un identificativo personale con codice a barre e sarà usata nella fase di accesso ai servizi sanitari. Consentirà risparmi tra gli 800 milioni ed i 1.600 milioni di euro sulla spesa sanitaria nazionale.
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