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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Aprile 2004
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TEATRO ARSENALE: PROGETTO STAZIONI DAL 14 APRILE AL 9 MAGGIO 2004 A CURA DI VALENTINA COLORNI, MARIA EUGENIA D’AQUINO, RICCARDO MINI, SIMONA BETTAZZI E MAGGIE ROSE, IN COLLABORAZIONE CON BRITISH COUNCIL |
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Londra – Milano, 8 aprile 2004 – “luoghi di storie e storie di luoghi” questo sarà il filo conduttore delle iniziative - inserite in una rete di continui rimandi - che saranno organizzate intorno all’allestimento che la compagnia del Teatro Arsenale porterà in scena accostando il grande maestro inglese Harold Pinter e il giovane drammaturgo italiano Riccardo Mini: un viaggio nella drammaturgia contemporanea inglese ed italiana; un viaggio nei luoghi e nelle atmosfere di due metropoli, Londra e Milano; la sosta in stazioni, ovvero in luoghi di contatto, “scali ferroviari” o “scali narrativi”, dato che saranno le parole a farci viaggiare. Il Progetto Stazioni prevede diversi appuntamenti in vari luoghi fisici e ‘virtuali’ della città: al Teatro Arsenale; in rete (il web); alla Fnac; alla Civica Scuola d’Arte Drammatica ‘Paolo Grassi’. Prima Stazione – Lo spettacolo : Al Teatro Arsenale di via Correnti, 11 - Milano Mercoledì 14 aprile 2004, alle ore 21,15, prima nazionale dello spettacolo Stazioni: Victoria Station di Harold Pinter – Blackout di Riccardo Mini. Traduzione di ‘Victoria Station’ di Alessandra Serra; regia Valentina Colorni; con Fausto Bernardinello, Maria Eugenia D’aquino, Riccardo Magherini; luci Fulvio Michelazzi; scena Marco Bellomo; dipinto di Daniele Archimede; assistente alla regia Ino Lucia; produzione Teatro Arsenale. L’accostamento dei testi di due autori, il grande maestro inglese e un giovane drammaturgo italiano, dà vita ad una singolare commedia: il gioco comune è quello della ricerca di un luogo, metaforico e non, nel quale incontrarsi. Victoria Station di Harold Pinter. Londra, passato prossimo, notte. Il centralinista di un radio-taxi si mette in contatto con uno degli autisti per passargli una corsa. Ma si imbatte in un uomo che sembra perso in un universo parallelo, apparentemente privo di ogni riferimento alla realtà. Black Out di Riccardo Mini. In un futuro prossimo, in un indefinito scenario di guerra, gli uomini si trovano a lavorare ad una misteriosa “macchina”. Le percezioni fisiche sono alterate, come se ciascuno vivesse sotto una personale campana di vetro che lo isola dal resto del mondo. Però gli esseri umani tentano comunque di comunicare, si comportano in modo apparentemente normale. Ma c’è un problema: nel momento in cui escono da una conversazione fissa in schemi preordinati e cercano di trasmettere pensieri e sensazioni differenti, non si capiscono più. I due testi sono come due partite dello stesso gioco, con gli stessi tre giocatori e le medesime regole. Si parte da due situazioni differenti, ma lo scopo di fondo è lo stesso: trovare un comune terreno di dialogo. L’impresa non è semplice e i tentativi sono anche comici; in entrambi i casi è come se uno dei dialoganti mancasse dei normali presupposti alla comunicazione: chi sono, dove sono, quali sono i miei ricordi, cosa penso adesso. E l’effetto sull’altro è decisamente spiazzante. Ma c’è anche un’urgenza che spinge i personaggi a proseguire il gioco, a tentare di portare avanti la partita e pervenire a qualcosa di condiviso, un solido terreno dove ciò che viene detto abbia per tutti lo stesso significato. Nel momento in cui i protagonisti si accorgono che non si può dare nulla per scontato, che non esiste nessuna cosa, nemmeno la più ovvia, che valga per tutti, tentano in ogni modo di afferrare l’altro e di portarlo nel proprio mondo. Solo che l’altro sembra distante anni luce, come se fosse su un altro pianeta o in un’altra dimensione, e forse lo è davvero. Allora l’abilità nel gioco sta anche nello sbilanciarsi fuori dalle proprie certezze e cercare di incontrare l’altro sul suo terreno, spostandosi nello spazio e nel tempo, passando in una dimensione diversa, un ignoto aldilà. Novità: il Concorso Londra. A ciascuno spettatore verrà consegnato un questionario di dieci domande su Londra, elaborate da Maggie Rose, docente dell’Università Statale di Milano. Tra tutti coloro che risponderanno correttamente verrà estratto un vincitore. Il premio in palio è la Membership Card gentilmente offerta dal British Council di Milano, per accedere gratuitamente al loro Centro Risorse dove consultare programmi didattici multimediali per un approfondimento autonomo dello studio della lingua inglese, più di 2000 video e Dvd, programmi televisivi, Bbc, libri e riviste. Le altre stazioni del progetto: Seconda Stazione – Il Web Un’originale iniziativa culturale sul web. Si tratta del sito www.Londra-milano.net: un viaggio virtuale tra le due metropoli, ma anche una scoperta di interessanti talenti italiani della scrittura. Quattro autori - Tommaso Urselli, Susana Lastreto, Riccardo Mini, Achille Jachetti - che con le loro “short story” , una a testa, racconteranno luoghi, atmosfere, ombre, storie e stazioni di passaggio in un virtuale viaggio che porterà i lettori da Londra a Milano. Un viaggio su una rete virtuale da Victoria Station alla Stazione Centrale. A partire dal 25 marzo, sarà pubblicata la prima “web short story”; a seguire, con cadenza settimanale, le altre tre. L'arrivo all'ultima stazione non sarà che un nuovo punto di partenza per le quattro story, un cambio di binario, ma anche un modo per affrontare un nuovo viaggio... Ideatrice dell'iniziativa Simona Bettazzi, di 906090design.Com. Coordinatore del viaggio narrativo Riccardo Mini, Terza Stazione – La Fnac lunedì 19 aprile 04 , dalle 17.00 alla Fnac di Milano alle 17.00 ha inizio la presentazione del sito www.Londra-milano.net curato da Simona Bettazzi e Riccardo Mini: quattro autori contemporanei raccontano le tappe di un viaggio in treno da Victoria Station alla Stazione Centrale. Simona Bettazzi svelerà le nuove destinazioni del viaggio e Riccardo Mini illustrerà il suo incontro on line con i talenti che hanno deciso di raccontare ‘luoghi e stazioni di passaggio’. Alle 18.00 “I luoghi della Londra di Pinter” con la docente Caroline Patey e la ricercatrice Francesca Lotti, della facoltà di Anglistica dell’Università Statale di Milano:"pinter & Victoria Station". Un viaggio nella Londra di Harold Pinter. Una Londra filtrata dagli sguardi dei personaggi che cercano di orientarsi in essa. Una Londra reale, ma non realistica, con particolari significativi, a volte anche solo evocati tramite dei vaghi ricordi. Una Londra che fa da sfondo alle opere pinteriane senza mai soffocarne i protagonisti, che cercano di proteggersi da essa, quando la sentono più minacciosa, riparandosi in luoghi intimi, nelle stanze, nei taxi e nonostante questo continuano a ripercorrerla nella propria mente. Partecipano all’incontro Valentina Colorni regista dello spettacolo Stazioni in scena al Teatro Arsenale, il drammaturgo Riccardo Mini, gli attori Maria Eugenia D’aquino e Riccardo Magherini. Quarta Stazione – alla Paolo Grassi martedì 27 aprile, ore 18.30, incontro alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi”, via Salasco 4, Milano, con la collaborazione del British Council di Milano Incontro-dibattito sul tema della drammaturgia contemporanea inglese e italiana. Interverranno Douglas Maxwell, giovane autore inglese, Riccardo Mini il drammaturgo italiano di Stazioni e Maggie Rose, docente dell’Università Statale. Repliche fino al 9 maggio 2004 Infolink: www.Teatroarsenale.org
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