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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Aprile 2004
 
   
  Pagina3  
  STILL.ALONE VIDEO.PROJECT  
   
  Milano, 19 aprile 2004 - Still.alone è un progetto video che ha coinvolto 27 artisti provenienti da Canada, Usa, Argentina, Brasile, Belgio, Germania, Francia, Italia, Grecia, Cipro, Indonesia. Oltre un anno di lavoro, centinaia di e-mail, forum dedicati di discussione. Le riprese sono state girate da Parigi a New York, da Londra a Buenos Aires, da Berlino all’isola di Java. Il tutto per raccontare la megalopoli, il "nuovo spazio di alienazione collettiva", come mancanza di idee, incomunicabilità, incapacità di amare e di comprendersi, vuoto interiore, inadattabilità sociale dell'individuo, dove si sviluppa una mancanza di relazione tra le persone e lo spazio stesso. Il video parte dall’analisi della grande città caotica e convulsa, con la sua folla variegata ma sostanzialmente anonima e incapace di comunicare con il soggetto e che produce alienazione nell'uomo. Ci si trova immersi in una società che obbliga l'individuo a rinchiudersi in spazi sempre più isolati ma tecnologicamente efficienti. La città rispecchia i due lati dell'uomo: l'individuale e il collettivo. Entrambi convivono in noi e la storia del pensiero umano potrebbe essere vista come un continuo interrogarsi sulle interazioni tra queste due dimensioni. Oggi l'equilibrio è sempre più difficile, talvolta prevale una delle due, spesso c'è una totale schizofrenia e noi assumiamo ora l'una ora l'altra, identificandoci totalmente con un singolo lato. Prevale allora un individualismo egoistico o una folla che diventa gregge. Il cittadino, simbolo di singolo individuo che forma ed è formato da una rete sociale, tende a scomparire. La città attuale è ancora una volta concreta attuazione di questa schizofrenia del nostro tempo. Da un lato esistono singole abitazioni sempre più monofamiliari, dall'altro crescono ogni giorno nelle periferie i centri commerciali: capannoni dove ci si sente tutti uguali, nel rito dell'acquisto facile che ci fa illudere di essere individui consapevoli. In mezzo non c'è niente: il mercato tende a scomparire, la piazza è solo un luogo di passaggio, i luoghi della decisione politica sono estranei. Eppure individuale e sociale non possono essere separati, proprio perché l'uno non esiste senza l'altro. Il collante tra le due dimensioni è la relazione. Se perdiamo questa la solitudine nelle proprie piccole abitazioni e l’alienazione nei grandi magazzini aumentano. La metropoli, dunque, non appare come una scena fissa ma un flusso continuo di messaggi e di informazioni che, relazionandosi, danno vita a segni dai valori ambivalenti. Così, se da un lato l'omogeneizzazione che ha unificato lo spazio della produzione capitalistica ha contribuito ad un processo di banalizzazione dei luoghi dello scambio, dall'altro l'eredità modernista ha lasciato all'architettura un timore assoluto per tutto ciò che è indeterminato. Per questo motivo, gli spazi vuoti denunciano una condizione di instabilità nei confronti delle strutture organizzative e nei rapporti di ordine gerarchico con il resto della città. Essi sfuggono sia ai requisiti della politica sia ai valori della comunità, ponendosi molto spesso in maniera alternativa, se non antagonista, con il tessuto consolidato. Si tratta di vuoti con una propria dimensione autonoma, spesso indipendente dai volumi edificati e che non svolgono un ruolo di prefigurazione dello spazio urbano, come i tradizionali spazi aperti contenuti nella città. Ciò che li accomuna è che, alla rarefazione e alla frammentazione del costruito, corrisponde una più densa e attiva inclinazione "comportamentale". Così l'alienazione, figlia e madre della follia contemporanea, diventa la protagonista di questo video. Il video (19.50 min. | Dvd Pal), scritto e diretto da Luca Curci, sarà proiettato in una serie di appuntamenti internazionali. Al video hanno collaborato Marco Mazzi, Achilleas Kentonis, Anna Barros, Daniele Carrer, Domenico Olivero e Stefano Venezia, Frankie Thomas, Gruppo Sinestetico, Hari Sinthu, Judith Villamayor, Kdlab, Magi Turco, Martine Brugmans, Massimo Festi, Oreste Panebianco, Patrizia Alemanno, Plusminus0, Sharif Ezzat, Vero Malo, Veronica Ceci, Wela, e www.Filmgruppe-chas.de. Direttore della fotografia Klaus Ibold. Le animazioni 3D sono state realizzate da Ioannis Mexis, Luca Curci, ra.Aeon. Le musiche sono state scritte da Mark Kammerbauer, fondatore dell’etichetta Nexialist.com, dj e produttore internazionale. Il video è stato prodotto dal gruppo internazionale Artexpo. Infolink: www.Lucacurci.com  
     
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