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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Aprile 2004
 
   
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  I PAESI CANDIDATI ESPRIMONO LE LORO PREOCCUPAZIONI PER LA SCIENZA IN UNIONE EUROPEA  
   
  Bruxelles, 21 aprile 2004 - In occasione di una recente conferenza dal titolo Scienza e società in un'Unione Europea allargata , organizzata dal parlamento sloveno, i rappresentanti dei dieci paesi candidati hanno espresso le loro preoccupazioni in merito alla scienza in Unione Europea. La conferenza ha rappresentato l'occasione per rivedere le sfide e le opportunità scientifiche per paesi con un bagaglio culturale assolutamente diverso da quello degli attuali stati membri. La scienza slovena si sta posizionando [sui parametri] medi dell'Unione Europea per quanto riguarda alcuni criteri, tuttavia la media dell'Unione Europea non è eccellente , ha affermato Bostjan Zeks, presidente dell'Accademia slovena delle scienze e delle arti. C'è qualcosa di veramente sbagliato nelle università del continente europeo , ha aggiunto riferendosi al fatto che, fatta eccezione del Regno Unito, non esistono università europee fra le prime 20 del mondo. Tuttavia, alcune questioni chiave sollevate durante la conferenza sono già argomento di discussione comune all'interno dell'Unione Europea. Sono un po' preoccupato che ora, in Europa, si ponga troppo l'accento sulla scienza applicata , ha affermato Jiri Niederle dell'Accademia di scienze della Repubblica Ceca. Sto guardando al futuro, alla fondazione di un Consiglio di Ricerca Europeo, che penso equilibrerà la questione [fra ricerca di base e ricerca applicata] in modo più appropriato . Riflettendo sulle fughe di cervelli dai nuovi paesi membri comunitari, Zoltan Jan del Consiglio Nazionale della Repubblica Slovena ha affermato: Siamo preoccupati che la Slovenia divenga un centro di formazione per coloro che poi lavoreranno all'estero, senza contribuire al progresso del loro paese natio . Fra chi partecipa alla ricerca nell'Unione Europea, è opinione comune che le procedure di finanziamento siano troppo burocratiche. Tuttavia Edvard Kobal, direttore della Fondazione slovena di scienze, ha concluso la conferenza con un commento positivo. Sulla questione della fuga dei cervelli, ha dichiarato: Siamo ottimisti. Abbiamo una piccola percentuale di scienziati scettici, ovviamente, ma dobbiamo impegnarci per cambiare le cose . Ha evidenziato la collaborazione esistente fra gli scienziati sloveni e quelli di altri paesi comunitari, in particolare in Austria, insistendo sul fatto che, alla fine, la migrazione di persone di talento potrebbe dirigersi in entrambe le direzioni.  
     
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