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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Aprile 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  DA UNO STUDIO DI ETA META RESEARCH PER L’OSSERVATORIO DI S.PELLEGRINO, IL PRIMO OSSERVATORIO/LABORATORIO INTERNAZIONALE EMERGONO DAGLI ESPERTI DI DESIGN LE REGOLE D’ORO PER CREARE IL RISTORANTE PERFETTO  
   
  Tavola e design: per 7 esperti su 10 sono ormai uniti in modo indissolubile. Per il 58% e’ sempre piu’ forte la voglia di stupire e affascinare gli ospiti con tavole curate e di grande effetto. Di fatto, conferma il 39%, i ristoranti sono sempre piu’ simili a gallerie d’arte dove le creazioni della cucina si sposano e armonizzano con l’ambiente. Allo stesso modo gli chef si dimostrano dei veri designers in grado di soddisfare non solo il palato e l’olfatto, ma anche la vista, tanto che il 43% e’ convinto che una cena “accompagnata” da oggetti di design, e consumata in un ambiente curato in ogni particolare, e’ in grado di influire sulla riuscita della serata. E dagli esperti arrivano le regole per creare il perfetto ristorante del futuro. Questo e’ quanto emerge da uno studio di Eta Meta Research per l’Osservatorio di S.pellegrino, il primo osservatorio/laboratorio internazionale che, attraverso la sua esperienza e presenza in oltre 100 paesi, sparsi nei cinque continenti, rileva e promuove tutte le nuove tendenze e stili di vita che traggono origine dai ristoranti e i cafe’ piu’ esclusivi e ricercati del mondo. Lo studio sul rapporto tra tavola e design, realizzato in occasione del Salone del Mobile, e’ stato condotto attraverso oltre 70 interviste a designer, architetti ed esperti delle piu’ importanti testate life style. Sempre piu’ forte l’attenzione per il design legato alla tavola. E i ristoranti diventano come delle gallerie d’arte e laboratori di stili di vita e nuove tendenze Il mondo del design e quello della tavola hanno sempre piu’ punti di contatto, tanto che il 39% degli intervistati paragona i ristoranti a delle vere gallerie d’arte. Sono numerosissimi gli esperti, infatti, a sostenere che “olfatto” e “gusto” a tavola non bastano piu’. La qualita’, conferma il 72%, si misura in base al coinvolgimento e alla soddisfazione di tutti i sensi. Cosi’, infatti, e’ possibile trasformare un semplice pasto in una vera Dining Experience, la cena lunga consumata in un’atmosfera che coinvolga in modo completo i cinque sensi, dall’udito al tatto, dal gusto all’olfatto, passando naturalmente per la vista. Le tavole dei piu’ esclusivi ristoranti al mondo rappresentano infatti la sintesi di elementi che non possono piu’ prescindere l’uno dall’altro e il design e’ uno dei fili conduttori. Cosi’ se rimane fondamentale la sperimentazione eno-gastronomica (66%), al suo fianco e’ necessario trovare un’armonia con la ricerca di nuovi abbinamenti tra colori e ambiente (57%). La scelta dell’arredamento e degli oggetti legati alla tavola (51%) e’ importante almeno quanto la realizzazione degli stessi piatti (45%). Il motivo di questa grande attenzione alle forme e all’ambiente che circonda i clienti? Il 77% degli esperti e’ convinto che alla base ci siano due elementi, egualmente importanti: l’affermarsi con sempre maggior forza di un diverso modo di vivere l’esperienza della cena e del ristorante, oltre naturalmente alla capacita’ dei grandi ristoratori, che rappresentano le punte piu’ avanzate in termini si sperimentazione di nuovi stili di vita e tendenze. Secondo il 38%, il cliente non e’ piu’ un semplice consumatore, ma uno “spettatore-attore”, che vuole essere coinvolto attivamente. Un risultato che per il 71% si ottiene prestando una grande cura alla scelta dei colori dell’ambiente, per il 65% alle forme e i materiali di piatti, bicchieri e posate, per arrivare, dice il 58%, agli oggetti e agli stili dell’arredamento. Ma a creare la giusta armonia contribuiscono anche le forme del tavolo e delle sedie (52%), nella stessa misura, come sottolinea il 49%, della presentazione delle pietanze. Un armonia tra i diversi elementi al cui centro c’e’ uno chef che gli esperti vedono sempre piu’ come un designer. Il gusto personale e l’armonia con l’ambiente: ecco i segreti per una tavola di design. E dagli esperti arriva il decalogo per creare il ristorante del futuro. Quali sono allora gli effetti di un ambiente curato in ogni minimo particolare? Il 43% degli esperti sostiene che una cena “accompagnata” da oggetti di design, e consumata in un ambiente curato in ogni particolare, e’ in grado di influire sulla riuscita della serata. Non solo, per il 27% rende piu’ personale e unica l’atmosfera e per il 19% aiuta ad assaporare meglio cio’ che si mangia. Per il 13%, poi, stimola i sensi e puo’ aiutare la conversazione. Se il gusto e lo stile personali sono importantissimi nella scelta di un ambiente e degli elementi che lo compongono, per il 58% esistono delle regole ben precise da seguire per il rapporto tra tavola e design. Ecco allora che dagli esperti intervistati per l’Osservatorio di S.pellegrino arriva il decalogo per creare il ristorante del futuro, sempre piu’ luogo dove gli stili di vita piu’ avanzati e le tendenze piu’ innovative si dovranno sposare con l’alta cucina. La prima regola e’ il giusto equilibrio: non si deve mai esagerare nell’ornare la tavola con oggetti ricercati. Riempire ogni centimetro disponibile rischia di trasformare una cena in una vera agonia. Al secondo posto la semplicita’: il piacere di mostrare una bella tavola non deve mai diventare ostentazione. Tutti gli effetti positivi verrebbero annullati, lasciando il posto ad un’atmosfera tesa. Bisogna poi, terza regola, far sposare “le forme”: non si puo’ prescindere dall’ambiente in cui ci si trova e cio’ che viene posto sulla tavola non deve essere scelto senza tenere ben presenti elementi come gli spazi della sala da pranzo e le cose che circondano la tavola. Quarta regola: sempre molta attenzione ai colori dominanti nella sala da pranzo. In cima alla lista dei colori da preferire c’e’ la famiglia dei rossi e gialli, e le loro combinazioni. Ottimo l’arancione: anche se sia schiarito, conserva la sua identita’. La famiglia dei colori freddi (blu/verde) suggeriscono sicuramente la raffinatezza, ma non stimolano l’appetito. Importantissima, al quinto posto, anche l’armonia. La fusione di stili diversi non e’ proibita, ma richiede una grande attenzione. Anche gli oggetti piu’ belli se accostati in maniera errata, rischiano di rovinare l’atmosfera della tavola. Attenzione sempre alle esigenze di comfort dei clienti (sesto posto). I dettami dello stile e dell’arredamento non devono essere mai tenuti in maggior conto delle esigenze degli ospiti. Nello stesso tavolo devono esserci almeno 50 centimetri per ogni coperto, e tra la sedia di un cliente e tutto il resto che la circonda (che sia un muro o un altro tavolo) devono esserci almeno 1,5 metri. Tenere sempre presente lo stile e l’immagine dello chef (settima regola). Gli esperti sottolinea infatti che Il design, cosi’ come l’arredamento, non devono essere scelti senza tener conto delle caratteristiche della cucina. Lo chef e il suo stile deve essere rappresentato dall’ambiente in cui vengono ricevuti i clienti. L’ottava regola e’ legata all’illuminazione: la luce deve essere diffusa, non deve mai puntare direttamente sul viso dei clienti. Con la luce si devono anche poter “delimitare” gli spazi, creando delle aree di privacy per i diversi tavoli del ristorante. Allo stesso modo, nel corso della cena l’illuminazione deve cambiare, diventando meno intensa con l’avanzare della serata. Nono aspetto, la musica: una sala troppo rumorosa, o una scelta sbagliata in fatto di musica, possono trasformare la miglior cena in un’esperienza negativa. La “colonna sonora della cena” deve armonizzarsi con l’ambiente, deve essere in grado di essere parte integrante della cena. Decima regola: la capacita’ di rinnovarsi, pur mantenendo la propria identita’. Proprio come una galleria d’arte il ristorante deve essere pensato in modo da potersi evolvere. Attenzione pero’ a non stravolgerlo dal punto di vista dell’arredamento e del design, perderebbe il valore del vissuto da parte dei clienti.  
     
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