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Notiziario Marketpress di
Venerdì 13 Febbraio 2004
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BANCA POPOLARE DI INTRA RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2003: LA RACCOLTA COMPLESSIVA DEL GRUPPO HA SFIORATO € 7 MILIARDI (€ 6.935,1 MILIONI) + 5,8% RISPETTO AL 31 DICEMBRE DELLO SCORSO ANNO (€ 6.556 MILIONI); |
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Verbania Intra, 13 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra ha approvato ieri la Relazione Trimestrale Consolidata al 31 dicembre 2003 che verrà depositata presso Borsa Italiana e presso la Sede Sociale in Verbania Intra, Piazza Aldo Moro 8. I risultati consolidati di Gruppo al 31.12.2003 comprendono, con il metodo dell’integrazione globale, i risultati alla stessa data della Capogruppo Banca Popolare di Intra e delle Società Controllate Banca Popolare di Monza e Brianza, Intra Private Bank, Futuro, Monza e Brianza Leasing e Intrafid. Nel quarto trimestre dell’esercizio è uscita dal perimetro di consolidamento del Gruppo la Banca Popolare di Sesto San Giovanni, essendosi conclusa la liquidazione volontaria, avviata dopo la cessione alla Banca Popolare di Monza e Brianza del ramo aziendale costituito dalla rete operativa. 1. Andamento e risultati del Gruppo Negli ultimi tre mesi dell’esercizio la Capogruppo e le Società del Gruppo hanno consolidato il significativo recupero di redditività ordinaria già realizzato da inizio anno, in linea con gli obiettivi previsti nel Piano Strategico Triennale del Gruppo. I risultati della gestione consolidata al 31 dicembre 2003 sono caratterizzati da performance positive sia a livello patrimoniale - con la sensibile crescita delle masse intermediate e il mantenimento dei ratios patrimoniali raggiunti a seguito del recente aumento di capitale - che economico, con il raggiungimento degli obiettivi di budget della gestione ordinaria. A livello patrimoniale si sottolinea sinteticamente quanto segue: gli impieghi alla clientela si sono attestati a € 3.672,7 milioni, in crescita del 14,5% su fine 2002 (€ 3.208 milioni); complessivamente i crediti dubbi sono scesi da € 244,5 milioni del 31.12.2002 a € 217,7 milioni (- 11%), con un rapporto soferenze/impieghi pari al 2,2%, in linea con il 2002 (2,3%); la raccolta complessiva del Gruppo ha sfiorato € 7 miliardi (€ 6.935,1 milioni), facendo registrare uno sviluppo del 5,8% rispetto al 31 dicembre dello scorso anno (€ 6.556 milioni); la raccolta diretta si è collocata a € 3.707,7 milioni, contro € 3.609,4 milioni del 31.12.2002 (+ 2,7%), e ha mostrato una crescita significativa della componente a tempo: i prestiti obbligazionari e i certificati di deposito si sono attestati, complessivamente, a € 2.001,8 milioni, con un incremento del 17,5% rispetto a dicembre 2002; la raccolta indiretta ha evidenziato durante tutto l’anno un trend di progressiva ripresa, confermato anche nell’ultimo trimestre, raggiungendo, a fine 2003, € 3.227,4 milioni, contro € 2.946,6 di fine 2002 (+ 9,5%). L’andamento economico del Gruppo manifesta un sensibile miglioramento di tutti i profili della gestione: il margine di interesse è salito da € 122,3 milioni a € 143,2 milioni (+ 17,1%), favorevolmente influenzato dalla dinamica di crescita delle masse intermediate e supportato dalla gestione positiva dello spread fra rendimento medio degli impieghi e costo medio della raccolta; il margine da servizi, pari a € 62,9 milioni (€ 33,9 milioni al 31.12.2002) è cresciuto di oltre l’85%, con uno sviluppo delle commissioni nette, dei dividendi e degli altri proventi netti del 13,4% rispetto al dato di fine 2002 - depurato dai proventi straordinari derivanti dalla cartolarizzazione - e una consistente diminuzione delle perdite da operazioni finanziarie (- € 1,4 milioni, contro - € 39,2 milioni di dicembre 2002); il margine di intermediazione ha raggiunto € 206,1 milioni, contro € 156,2 milioni del 31.12.2002 (+ 31,9%); l’incremento delle spese amministrative del Gruppo è stato contenuto al 5,2%; in tal modo il cost/income, dopo rettifiche di valore su immobilizzazioni per € 18,6 milioni, si è collocato al 63,5% rispetto al 80,1% di fine 2002; il risultato lordo di gestione si è così attestato a € 75,2 milioni, contro € 31 milioni del 31.12.2002, facendo registrare una crescita del 142%; l’utile da attività ordinarie è pari a € 36,7 milioni a fronte del risultato negativo di € 5,2 milioni di dicembre 2002; le rettifiche nette su crediti e gli accantonamenti ai fondi rischi su crediti sono pari a € 31,5 milioni (in linea con il dato del 31.12.2002) e comprendono l’appostazione a fine anno di un maggiore accantonamento forfetario ai fini di un’ulteriore copertura prudenziale dei rischi sul portafoglio crediti della Capogruppo; gli accantonamenti per rischi ed oneri e le rettifiche nette su immobilizzazioni finanziarie ammontano a € 6,9 milioni, contro € 5,2 milioni di dicembre 2002; l’utile netto, dopo la contabilizzazione di imposte per € 19,8 milioni, è pari a € 16,7 milioni (contro la perdita di € 0,7 milioni del 31.12.2002), corrispondente a un Roe del 4,5%, influenzato dai già citati maggiori accantonamenti prudenziali effettuati a fine anno dalla Capogruppo. 2. Andamento e risultati della Banca Popolare di Intra Il positivo andamento della gestione della Banca Popolare di Intra è confermato dai dati dell’ultimo trimestre dell’esercizio, che mostrano una ulteriore crescita degli aggregati patrimoniali e di tutti i principali margini reddituali: Øgli impieghi alla clientela si sono attestati, al 31 dicembre 2003, a € 3.233,3 milioni, facendo registrare una crescita del 12,8% rispetto al risultato dello scorso anno (€ 2.866,8 milioni). Il profilo di rischiosità del credito erogato è rimasto su livelli contenuti: l’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi è infatti pari al 2,4%, contro il 2,5% del 31.12.2002; la raccolta complessiva da clientela è salita del 6,6%, attestandosi a € 6.271,8 milioni (€ 5.881,7 milioni a fine 2002); la raccolta diretta è risultata pari a € 3.477,6 milioni, contro € 3.412,2 milioni di dicembre 2002, e ha registrato una crescita significativa nella componente a tempo (prestiti obbligazionari e certificati di deposito che aumentano del 16,9%); la raccolta indiretta ha confermato, anche nell’ultimo trimestre, la progressione evidenziata da inizio anno, collocandosi a € 2.794,2 milioni, contro € 2.469,5 milioni del 31 dicembre 2002 (+ 13,2%); il margine di interesse ha raggiunto al 31 dicembre 2003 € 123 milioni, facendo registrare una crescita del 15% rispetto al risultato di fine 2002, grazie all’elevato contributo apportato dal margine da clientela (€ 98,4 milioni, + 8,9%); il margine da servizi si è attestato a € 57,9 milioni (€ 28,5 milioni al 31.12.2002), con un progresso di oltre il 96%; le commissioni nette, i dividendi e gli altri proventi netti di gestione sono salite a € 59,5 milioni e rispetto al dato dello scorso anno depurato dai proventi straordinari derivati dalla cartolarizzazione dei mutui (€ 16,3 milioni), sono in crescita di quasi il 14%; il risultato della gestione finanziaria a fine 2003 è negativo per € 1,5 milioni a seguito degli interventi sul portafoglio effettuati nell’ultimo trimestre, anche alla luce dell’evoluzione dei mercati, sulla base delle recenti scelte strategiche orientate alla riduzione dei rischi (a fine 2002 la perdita ammontava a € 39,3 milioni); il margine di intermediazione è salito a € 181 milioni, da € 136,6 milioni del 31 dicembre 2002 (+ 32,5%); i costi generali si sono collocati a € 95,8 milioni, contro € 89,5 milioni del 31.12.2002 con una crescita del 7%, ma il rapporto cost/income, dopo la contabilizzazione di rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali per € 7,6 milioni, si è ridotto dal 70,6% del 2002 al 57,2%; le rettifiche nette su crediti e accantonamenti ai fondi rischi su crediti sono pari a € 28,3 milioni, contro € 29 milioni del 31.12.2002; gli accantonamenti per rischi ed oneri e le rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie ammontano a € 6,8 milioni (€ 11,9 milioni al 31.12.2002) e l’utile ordinario si colloca a € 42,3 milioni, contro la perdita di € 0,8 milioni di dicembre 2002; dopo aver spesato € 18,1 milioni di imposte dell’esercizio, l’utile netto è pari a € 22,3 milioni, in sensibile recupero rispetto al 2002 (€ 3,5 milioni); il Roe si colloca a circa il 6%, nonostante l’aumento di capitale effettuato e gli accantonamenti prudenziali di fine esercizio. Si informa che, nel quarto trimestre, il capitale sociale della Banca è ulteriormente aumentato di € 3,7 milioni a seguito della conversione, effettuata nei mesi di ottobre e novembre, di n. 1.030.728 obbligazioni del prestito “Banca Popolare di Intra 3,00% 1998/2003”. Si segnala inoltre che, nel Iv trimestre, la Capogruppo ha attivato tre nuove filiali a Garbagnate Milanese in Provincia di Milano, Induno Olona e Jerago con Orago in Provincia di Varese, secondo la strategia di crescita della presenza della Banca e del Gruppo in un’area geografica adiacente al territorio di tradizionale insediamento. 3. Andamento e risultati delle Società Controllate I positivi risultati raggiunti al 31 dicembre 2003 dalla Banca Popolare di Monza e Brianza confermano il trend di crescita evidenziato nei primi nove mesi dell’esercizio. Gli impieghi si sono attestati a € 272,1 milioni, con un incremento del 68,8% rispetto al 31.12.2002 (€ 161 milioni), in parte dovuto alle consistenze provenienti dal ramo d’azienda della Banca Popolare di Sesto San Giovanni acquisito a inizio luglio 2003 (€ 38 milioni all’atto della cessione). Il portafoglio rimane caratterizzato da un basso livello di rischiosità: il rapporto tra sofferenze e impieghi si colloca allo 0,9%. Anche la raccolta ha mostrato una consistente espansione: la raccolta diretta è cresciuta del 103,5% rispetto a fine esercizio 2002, attestandosi a € 193 milioni e la raccolta indiretta è quasi raddoppiata rispetto a fine 2002. L’andamento economico presenta un margine di intermediazione in progresso di oltre il 100% (da € 6 milioni a € 12,1 milioni); nonostante le maggiori spese sostenute per l’espansione dei volumi e per l’integrazione degli sportelli ex Sesto e la contabilizzazione di accantonamenti e rettifiche nette per € 2,5 milioni; l’utile netto si è collocato a € 1,8 milioni (€ 160 mila al 31.12.2002). Intra Private Bank ha proseguito il percorso di raggiungimento del break even previsto nel 2004, migliorando gli obiettivi fissati nel Budget 2003. La massa complessiva è passata da € 670 milioni del 31 dicembre 2002 a € 780 milioni, con un incremento nel solo ultimo trimestre dell’anno di circa € 35 milioni, che si è tradotto in un margine di intermediazione (€ 6,3 milioni) in crescita del 33%. Il rilevante contenimento delle spese amministrative ha consentito di ridurre la perdita 2003 a € 1,65 milioni (-€ 3,7 milioni al 31 dicembre 2002), pari al break even ante ammortamenti. Futuro ha conseguito risultati decisamente positivi, con una crescita degli impieghi pari al 17% (da € 128,1 milioni del 31.12.2002 a circa € 150 milioni) e uno sviluppo significativo dei margini reddituali e dell’utile netto (€ 2,8 milioni; + 56%). Monza e Brianza Leasing ha raggiunto una soglia dimensionale più adeguata, portando il portafoglio contratti di leasing a € 40 milioni e riducendo la perdita a - € 199 mila (- 28,7%). Nel quadro degli interventi finalizzati a una migliore governance il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l’adozione di un “Codice Etico” di Gruppo. Il documento sancisce i principi di correttezza, equità, integrità, lealtà e rigore professionale cui devono essere improntate le operazioni e i comportamenti nei rapporti interni e con soggetti esterni, nonché di trasparenza e chiarezza nello svolgimento dell’attività, nell’informativa al pubblico, nella condotta degli amministratori e dei sindaci. I risultati della Iv trimestrale 2003 del Gruppo Banca Popolare di Intra saranno presentati alla comunità finanziaria il 26 febbraio prossimo in occasione dell’Evento Star organizzato a Milano da Borsa Italiana. Inoltre, nella seduta Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato il Budget 2004 che fissa un Roe obiettivo di Gruppo di oltre il 9%. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra si riunirà il 16 marzo 2004 per l’approvazione del progetto di bilancio civilistico e consolidato e, in quella sede, fisserà i criteri di ripartizione dell’utile d’esercizio da proporre all’Assemblea dei Soci.
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