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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Aprile 2004
 
   
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  CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO: A QUANDO GLI STIMOLI PER FAR RIPARTIRE LA DOMANDA? CALZATURE E ABBIGLIAMENTO I SETTORI PIÙ PENALIZZATI  
   
   Roma, 26 aprile 2004 - La flessione dell’1,7% del fatturato commerciale in termini reali registrata a febbraio rispetto allo stesso mese del 2003 è un segnale preoccupante che attenua le aspettative di miglioramento della domanda interna emerse a gennaio: questo il commento del Centro Studi Confcommercio al dato di febbraio sulle vendite al dettaglio. Il decremento tendenziale – prosegue il Centro Studi - è sensibile sia nel comparto food (-2,6%), all’interno del quale sono le imprese operanti su piccole superfici a soffrire la perdita più sostenuta (-6,2%), sia nel comparto non alimentare (-1,9%), ormai contrassegnato da una perdurante situazione di difficoltà per insufficienza della domanda. Nel complesso, comunque, sono le piccole e medie imprese (fino a 5 addetti) ad evidenziare i maggiori decrementi delle vendite in quantità, sia nell’alimentare che nel non alimentare, dell’ordine del 3,7% rispetto a febbraio 2003. Per le grandi imprese (6 addetti ed oltre), invece, si registra una battuta d’arresto con una sostanziale stagnazione rispetto allo stesso mese del 2003 (-0,1%). Per i singoli comparti – conclude la nota - il mese di febbraio evidenzia forti cali delle vendite in quantità soprattutto per abbigliamento e calzature, nonostante la tradizionale stagione dei saldi, con pesanti flessioni pari al 3,8% per l’abbigliamento e al 4,6% per le calzature rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Si rendono quindi necessari ed urgenti quei provvedimenti annunciati dal Governo per far ripartire dal lato della domanda interna i consumi di famiglie e imprese.  
     
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