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Notiziario Marketpress di
Venerdì 13 Febbraio 2004
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UNA MOSTRA COLLETTIVA DELL’ARTIGIANATO BAVARESE ALL’ARREDO 2004 DI BOLZANO, COI PROGETTI „PIAZZA“ DI MATTEO THUN E “DESIGN UND HANDWERK AUS BAYERN“ |
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Bolzano, 13 febbraio 2004 - Per la prima volta, l’edizione 2004 della fiera specializzata Arredo di Bolzano ospita una mostra collettiva dell’artigianato bavarese, offrendo ai visitatori il meglio della designale, una rassegna di design e artigianato organizzata dal 1994 nell’ambito della fiera Heim + Handwerk di Monaco, e da allora divenuta un appuntamento impedibile e assai apprezzato da tutti gli appassionati. Numerose ditte, ma anche singoli artigiani e stilisti, presenteranno dunque prodotti e creazioni, tutte caratterizzate da un design innovativo e una fattura artigianale estremamente raffinata, tra cui diverse soluzioni illuminotecniche, mobili, lavori in ferro battuto, pavimenti e accessori. La qualità degli espositori e dei loro prodotti trova conferma nei molti premi conferiti loro negli ultimi anni: il Beyerischer Staatspreis (premio della regione Baviera) andato nel 1996 alle fucine Kunstschmiede Bergmeister e nel 2000 alla Wr-möbeldesign, o il premio Dornach 2003/4 per l’eccellente soddisfazione dei clienti (5 fiocchi) concesso a Luois Abé della Prager Möbelmanufaktur, o il 1° premio del concorso internazionale della Camera di commercio di Coblenza 1997, andato allo studio Geregory Prade. Al centro di questa rassegna di design e artigianato, spicca il progetto “Piazza”. È qui, infatti, che dal 1994 al 2000, nell’ambito di un concorso internazionale di design, sono state presentate numerose creazioni, culminate nel conferimento del premio di creatività Preis für Gestaltung. Le opere premiate sono state tutte acquistate dalla galleria Neue Sammlung di Monaco, e dal 2001 la rassegna verte ogni su tematiche o progetti diversi, come i mobili di carta di Jan Armgardt, tavoli e sedie di Le Corbusiers Möbel e “Projekt 10” Il progetto di design allestito sulla “Piazza” della mostra collettiva dell’artigianato bavarese, presso l’Arredo di Bolzano, è opera di Matteo Thun, nato a Bolzano e divenuto negli anni uno degli stilisti e architetti piú rinomati del mondo. Dalla mostra “Design und Handwerk aus Bayern” emerge in modo visibile e palpabile tutto il potenziale insito nel design, nella lungimiranza creativa, nelle opere, nella professionalità e nel meglio della cultura artigianale. Ecco alcuni esempi dei progetti esposti nell’ambito della mostra collettiva: Le fucine Kunstschmiede Bergmeister, di Ebersberg, sono la dimostrazione concreta di quanto possa scaturire dall’arte del ferro battuto ai suoi massimi livelli artigianali ed artistici, soprattutto se guardiamo al plastico originale (4 metri x 1) di un segmento della cancellata realizzata per la collegiata dell’Abbazia di Novacella (Bressanone) da Manfred Bergmeister, fabbro e scultore, insignito fra l’altro del premio d’onore della Presidenza della Repubblica tedesca nel 1980, della Croce al merito nazionale nel 1995, del già citato Bayerischer Staatspreis nel 1996 e del premio culturale dell’Alta Baviera nel 1997. Luois Abé, architetto di interni e stilista della Prager Möbelmanufaktur, di Förrenbach, presenta la sua interpretazione in chiave contemporanea di una credenza per stoviglie: sobria nel design, perfetta nella fattura e nelle rifiniture artigianali, e arricchita da sorprendenti effetti luminosi. “Il mobile è il palco scenico su cui le stoviglie celebrano la propria bellezza”, afferma Luois Abé, che fra l’altro è stato il piú giovane stilista tedesco premiato dal rinomato Istituto universitario di marketing coi fatidici cinque “fiocchi”, la massima onorificenza per la soddisfazione espressa dalla clientela. Willi Renner, di Raubing, è disegnatore, storico dell’arte, maestro falegname e membro del circolo artistico “Die Roseninsel”. Alla mostra si possono ammirare le sue interpretazioni ispirate al titolo Kunstmöbel – Möbelkunst. Anch’egli fu insignito, nel 2000, del premio della regione Baviera. Lo stilista Markus Benesch, che opera a livello internazionale come esperto di design industriale e di interni, vive e lavora a Monaco e Milano, all’Arredo di Bolzano presenta i propri sgabelli versatili della serie Y-stool, della foomi-collection. Sono realizzati in materiale espanso, dalle tinte quantomai vivaci e possono fungere sia da sgabelli che da sedie. Come stilista lavora, fra gli altri, per Abet Laminati, Benetton e Rüegg. Klaus Sigl, della Sigl Licht Srl di Monaco, presenta invece il proprio progetto intitolato Scheinwelten, un vero universo di luci in cui si fondono sensazioni oniriche, percezioni emotive, immaginazione e realtà, in un gioco continuo di luci e colori. Nel 2002, la Sigl Licht ottenne il premio Reddot Award del centro di design della Renania Vestfalia per il proprio Iliron, un proiettore in miniatura a basso voltaggio. Lo stilista Martin Wopp, che lavora per lo studio Gregory Prade di Monaco, è il creatore della plafoniera Cinq, realizzata in acciaio inossidabile, cavo telefonico e cascame di carta, prodotta e distribuita in tutto il mondo dallo stesso Studio. Gregory Prade, invece, titolare dello studio, è considerato un guru del design illuminotecnico. La sua lampada 77 moons, per esempio, nel 2000 fu scelta dalla rinomata rivista md come uno dei 200 migliori esempi di design degli ultimi cento anni. Lo stesso prodotto, nel 1997 gli valse il 1° premio del concorso internazionale di design della Camera di commercio di Coblenza, e fu scelto da Alessandro Mendini per l’edizione ’97 dell’International Design Yearbook. I lavabi di pietra della linea Water and Stone sono invece il fiore all’occhiello della Marmor Schubert Srl di Ingolstadt, una casa assai rinomata sia per il design del marmo e della pietra in genere, sia per la perfetta fattura artigianale delle proprie creazioni. All’arredo si può ammirare il lavabo Chalahn di Henry Schubert, esperto litologo e scultore diplomato, la cui creazione nasce dalla simbiosi tra design e abilità artigianale. Si tratta di un blocco nero con l’acqua che sgorga in modo primordiale dalla parete. Dieter Sieger, invece, probabilmente lo stilista piú famoso del mondo nell’arredamento dei bagni e detentore di innumerevoli premi di design, ha realizzato in esclusiva per la Schubert il lavabo Goda, ormai divenuto un vero oggetto di culto. Jan Armgardt, infine, vive e lavora a Schondorf, sul lago Ammer in Alta Baviera, ha una cattedra al politecnico di Coburg ed è professore di design all’Università di Acquisgrana. Anch’egli ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti internazionali per numerosi progetti, e alla collettiva di Bolzano sono esposti alcuni pezzi della sua linea intitolata Möbel Aus Papier, ossia mobili di carta. “Se pensiamo alle condizioni in cui versa ormai l’ambiente che ci circonda – dichiara lo stesso stilista presentando la propria filosofia produttiva – è un dovere preciso di tutti noi promuovere un uso piú oculato delle risorse, riducendo il consumo di materiali pur ottenendo prestazioni altrettanto elevate se non addirittura migliori”.
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