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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Aprile 2004
 
   
  Pagina1  
  EDIZIONE HOLDING S.P.A : RESO PUBBLICO DALL'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO, L'AVVIO DI UN PROCEDIMENTO, NEI CONFRONTI DI EDIZIONE HOLDING S.P.A.  
   
  Treviso 26 aprile 2004 – Il 23 aprile è stato reso pubblico dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l'avvio di un procedimento, ai sensi dell'art. 19 L. 287/90, nei confronti di Edizione Holding S.p.a.. Il provvedimento prende le mosse da una presunta inottemperanza da parte di Edizione a prescrizioni dell'Agcm contenute nei provvedimenti n. 8090/2000 e n. 9928/2001, relativi alla privatizzazione della società Autostrade S.p.a. Edizione contesta in toto le tesi svolte nell'atto di avvio del procedimento dell'Agcm, e tutelerà i propri legittimi interessi nelle sedi competenti. Infatti: 1. L'agcm censura la pretesa mancata vigilanza da parte di Edizione sull'operato di Roland Berger Strategy Consultants S.r.l., il fiduciario nominato da Autostrade in ottemperanza ad una richiesta della Agcm, nei confronti del quale Edizione non dispone di alcun potere di indirizzo, posto che, per ordine dell'Autorità , esso è stato chiamato ad agire in piena autonomia. 2. L'agcm imputa ad Edizione le scelte effettuate dal fiduciario in ordine alle modalità di definizione dei bandi di gara e di selezione dei partecipanti, modalità che sono state definite autonomamente dal fiduciario e che rientrano nel merito delle scelte strategiche ad esso delegate. 3. In particolare, le contestazioni sollevate riguardano il presunto “carattere discriminatorio' a vantaggio di Autogrill del vincolo di presentazione di offerta congiunta per i servizi oil e ristoro, previsto in diversi bandi di affidamento di aree che, per caratteristiche tecniche (unicità del fabbricato) o economiche (entità del fatturato), rendono opportuna una gestione integrata dei servizi oil e ristoro. In merito, Edizione rileva che “la gestione integrata dei servizi oil e ristoro costituisce modello di gestione dei servizi in aree autostradali ampiamente utilizzato in molti Paesi della Comunità Europea e quindi largamente sperimentato da molti operatori stranieri del settore; la previsione di offerte congiunte produce dunque, se mai, effetti pro-competitivi, favorevoli alle imprese straniere che intendano entrare nel mercato italiano. A ciಠsi aggiunga che tale criterio di affidamento era stato utilizzato anche in precedenza, senza alcuna censura da parte della Agcm'. 4. L'agcm contesta altresଠl'ammissione ad alcune gare di Associazioni Temporanee di Impresa con la partecipazione di un operatore titolare di un diritto di prelazione per l'esercizio dell'attività di ristoro concluse, a dire dell'Agcm, tra soggetti in grado di partecipare da soli alla gara per l'affidamento di servizi sia oil sia ristoro. Al riguardo, Edizione afferma che “le prelazioni risalgono ad epoca anteriore all'operazione di concentrazione con Autostrade e la loro legittimità non è mai stata messa in discussione; inoltre l'ammissione di Ati alle procedure competitive è legittima fintantochà non produca effetti anticompetitivi e costituisce un principio generale nella disciplina delle procedure di gara; la partecipazione di Ati alle gare in esame produce invero effetti pro-competitivi: gli operatori che hanno utilizzato tale forma contrattuale svolgono infatti attività complementari e sinergiche, e non avrebbero potuto presentare offerte autonome con gli stessi contenuti qualitativi che sono stati consentiti dall'offerta in Ati; per di più, la partecipazione di Ati alle gare era stata discussa nei particolari, con piena trasparenza, a seguito di quesiti posti all'advisor e delle relative risposte'. La pubblicità data ora all'atto di avvio del procedimento e ai contenuti che attengono alla ricostruzione analitica dell'attività dell'advisor, peraltro, rischia di vanificare la struttura di blind trust che la stessa Agcm ha imposto nella vicenda, proprio per proteggere la concorrenza. Edizione intende tutelare i propri interessi e quelli del mercato, in un momento particolarmente delicato per la controllata Autogrill, nella convinzione di poter provare la correttezza del proprio comportamento, e con piena fiducia nell'indipendenza di valutazione e nella trasparenza dell'operato di Roland Berger, che, per quanto le consta, ha sempre agito nel rispetto dei vincoli derivanti dal mandato conferitole, esempio unico in Europa di blind trust a garanzia del mercato.  
     
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