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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Aprile 2004
 
   
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  RIFORMA DELLA PCP: UNA NUOVA AGENZIA COMUNITARIA DI CONTROLLO DELLA PESCA PER UNA MIGLIORE APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA  
   
  La Commissione europea ha presentato una proposta di istituzione di un'Agenzia comunitaria di controllo della pesca destinata ad essere lo strumento fondamentale per migliorare il rispetto della normativa nel quadro della riforma della Politica comune della pesca (Pcp) del 2002. L'agenzia permetterà di migliorare l'uniformità e l'efficacia dell'applicazione della normativa mettendo in comune i mezzi di controllo e di ispezione comunitari e nazionali e coordinando le attività di esecuzione. Tale coordinamento operativo aiuterà ad affrontare le carenze nell'applicazione della normativa derivanti dalle disparità di mezzi e dalle differenti priorità dei sistemi di controllo negli Stati membri. L'agenzia organizzerà l'impiego congiunto dei mezzi nazionali di controllo e di ispezione conformemente alla strategia europea. I suoi compiti e il suo mandato saranno definiti in stretta cooperazione con gli Stati membri e in conformità con gli obiettivi e le priorità della Ue. Lo scorso dicembre il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente il progetto di istituzione dell'agenzia presentato dalla Commissione e ha deciso che l'agenzia avrà sede in Spagna. "L'istituzione dell'agenzia è un chiaro segnale che l'applicazione più uniforme ed efficace delle norme costituisce una priorità della nuova politica comune della pesca. L'agenzia permetterà di accelerare la creazione di condizioni uniformi in materia di controllo, essenziali per favorire un migliore rispetto delle norme e un'applicazione efficace delle norme della Pcp", ha dichiarato Franz Fischler, commissario responsabile per l'agricoltura, la pesca e lo sviluppo rurale. Coordinamento operativo L'agenzia organizzerà l'impiego congiunto dei mezzi nazionali di controllo e ispezione (navi, aeromobili, veicoli ed altre risorse, nonché ispettori, osservatori e altre risorse umane) conformemente alla strategia della Ue. I piani di impiego congiunto saranno definiti dall'agenzia e dagli Stati membri interessati sulla base di criteri, priorità, parametri e procedure comuni in materia di controllo e di ispezione. Verranno create squadre di ispettori di nazionalità diversa incaricati di effettuare ispezioni in mare e a terra su determinate flotte e attività di pesca in periodi definiti. Gli Stati membri adotteranno le misure necessarie per effettuare le attività di controllo e di ispezione. L'agenzia fornirà un supporto agli Stati membri per consentire a questi ultimi di rispettare i propri obblighi non solo nelle acque comunitarie ma anche in relazione agli accordi di pesca conclusi con paesi terzi. Essa sarà inoltre attiva nelle zone di alto mare soggette a regimi di ispezione e controllo internazionali decisi nell'ambito di organizzazioni di pesca regionali, quali l'Organizzazione della pesca nell'Atlantico nordoccidentale (Nafo) o la Commissione per la pesca nell'Atlantico nordorientale (Neafc). L'agenzia sarà incaricata inoltre della formazione degli ispettori, della fornitura di attrezzature e servizi per le attività di controllo e ispezione, del coordinamento dell'attuazione di progetti pilota comuni volti a testare nuove tecnologie di controllo e di ispezione, dell'elaborazione di procedure operative comuni di controllo o ancora della definizione dei criteri applicabili allo scambio di mezzi di controllo e di ispezione. L'agenzia, inoltre, potrà offrire servizi contrattuali agli Stati membri che li richiederanno dietro pagamento di un corrispettivo. Tali servizi potranno comprendere il noleggio e l'impiego di una nave di ispezione nonché l'ingaggio di osservatori operanti a bordo dei pescherecci. Per coadiuvare l'agenzia nello svolgimento dei suoi compiti verrà istituito un Centro comunitario di controllo della pesca che si avvarrà di un sistema di localizzazione satellitare per fornire informazioni sulla posizione e i movimenti dei pescherecci comunitari. Condizioni di concorrenza più omogenee La creazione dell'agenzia non modificherà gli obblighi degli Stati membri in materia di applicazione delle misure della Pcp né quelli della Commissione europea, tenuta a verificare che gli Stati membri rispettino tali misure. L'agenzia garantirà il coordinamento operativo per aiutare sia la Ue che gli Stati membri a rispettare i loro obblighi in materia di controllo e di ispezione, un'attività questa che non rientra tra i compiti primari della Commissione europea. Oltre a potenziare l'efficacia delle operazioni di controllo e di ispezione, l'attività dell'agenzia permetterà di migliorare il flusso di informazioni tra gli Stati membri e all'interno degli stessi e tra gli Stati membri e la Commissione. Essa permetterà inoltre di migliorare le relazioni tra la Ue e i suoi partner internazionali, centralizzando i punti di contatto e promuovendo l'uso di metodi di ispezione e di controllo più uniformi. Struttura dell'agenzia L'agenzia disporrà di un consiglio di amministrazione costituito da rappresentanti della Commissione europea, degli Stati membri e del settore alieutico. Il consiglio di amministrazione definirà il programma di lavoro dell'agenzia e nominerà il direttore esecutivo. L'agenzia impiegherà 49 persone. Contesto Spetta agli Stati membri garantire il rispetto della normativa della Pcp sul loro territorio, nelle acque soggette alla loro giurisdizione e da parte di tutti i pescherecci che battono la loro bandiera. Le lacune e carenze in materia di controllo e di esecuzione a livello degli Stati membri si traducono in un'applicazione difforme della normativa - con un effetto disincentivante sugli operatori del settore - a tutto detrimento dell'efficacia delle misure di conservazione. Il libro verde del 2001 sulla riforma della Pcp aveva prospettato la creazione di una struttura ispettiva comune come una delle modalità per garantire un'applicazione efficace delle misure della Pcp. Nella sua proposta di riforma della Pcp, la Commissione aveva a sua volta proposto di istituire tale struttura entro il 2004. L'obiettivo di garantire l'applicazione omogenea delle misure di controllo e ispezione era uno dei pilastri della riforma della Pcp del 2002. Per garantire un coordinamento ottimale delle attività di controllo e di ispezione degli Stati membri è necessario istituire una struttura permanente, in forma di agenzia, che assicuri il coordinamento operativo tra gli Stati membri. Nel dicembre 2002, nell'ambito del primo pacchetto di norme della riforma, era stato adottato un certo numero di misure finalizzato a potenziare le attività di controllo e di esecuzione. Nel marzo 2003, la Commissione aveva presentato una comunicazione che prevedeva un approccio in due fasi per migliorare il coordinamento tra la Ue e le autorità nazionali. Essa prevedeva in primo luogo l'integrazione delle strategie nazionali di controllo in una coerente strategia comunitaria grazie all'attuazione su un periodo di due anni di un piano di azione per il coordinamento delle autorità di esecuzione. In secondo luogo, essa definiva il percorso per la creazione di un'Agenzia comunitaria di controllo della pesca, quella che oggi la Commissione propone.  
     
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