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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Aprile 2004
 
   
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  PRESENTATA L’INDAGINE DI MERCATO ICE-ACIMAC SULLA PRODUZIONE CERAMICA IN CINA, MAGGIORE PRODUTTORE MONDIALE DI PIASTRELLE E SANITARI  
   
  Modena, 29 aprile 2004 - E’ stata presentata il 28 aprile a Modena, l’indagine di mercato sull’industria cinese dei produttori di piastrelle e sanitari dal titolo “The Ceramic Production in the People Republic of China”, commissionata da Ice e Acimac alla Beijing Topview Consulting & Trading di Pechino. Dopo l’apertura dei lavori da parte di Paolo Gambuli, direttore di Acimac, Calven Luo, direttore generale della Topview Consulting ha descritto i risultati della ricerca, consegnata ai presenti, sottolineando la rapidità di sviluppo dell’industria ceramica cinese, dal 1993 maggiore produttore mondiale di piastrelle e sanitari. In vent’anni la produzione di piastrelle è passata dai 10 milioni di metri quadrati/anno ai 1.868,5 milioni del 2002 (con una capacità produttiva installata tra i 2.500-3.000 milioni mq/anno), quella di stoviglieria è salita da 1.200 milioni a 16.470 milioni di pezzi nel 2002, mentre la capacità produttiva nel comparto dei sanitari è decuplicata, da 6 a 60 milioni di pezzi/anno. Il fatturato complessivo dell’industria ceramica cinese ha raggiunto nel 2002 i 6,8 miliardi di euro, con un incremento del 13,3% sul 2001. Quasi la metà del fatturato (3,2 miliardi di euro) è stata realizzata dall’industria produttrice di piastrelle, seguita dalla produzione di stoviglieria (1,6 miliardi di euro), sanitari (1,4 miliardi di euro), ceramica tecnica e artistica (544 milioni di euro). Nell’ultimo decennio il numero di aziende ceramiche è cresciuto del 30% annuo. Oggi si contano circa 3.500 imprese produttrici di piastrelle e sanitari, di cui due terzi hanno sede nel sud del paese. Il 90% sono piccole e medie imprese con tecnologie e impianti obsoleti. Solo un migliaio superano i 500.000 euro di fatturato annuo. L’industria è estremamente frammentata, con centinaia di piccole imprese che realizzano il 54% della produzione di piastrelle (1 miliardo di mq su 1,86 miliardi). Le principali aree produttive sono le regioni del Guangdong, Shangdong, Sichuang e Fujian, e l’area di Shanghai. Foshan, nel Guangdong, è il più grande polo produttivo per le piastrelle nel mondo, con circa 5000 imprese operanti nell’intera filiera, di cui 1000 grandi aziende produttrici di piastrelle: qui si produce il 55% della produzione nazionale. Il ruolo dei costruttori di impianti per ceramica italiani - Dal 1983 (anno in cui fu installato in Cina il primo impianto completo per piastrelle fabbricato in Italia) ad oggi, si stima che siano stati importati in Cina oltre 400 impianti completi, 420 forni e 3000 presse. L’italia è stato senza dubbio il maggior fornitore di tecnologia, con record di vendite nella prima metà degli anni ’90 (nel 1993 il valore dell’export italiano in Cina raggiunse i 372,3 milioni di euro pari al 38% dell’intero export italiano di macchine per ceramica). Dalla seconda metà degli anni ’90 le esportazioni di tecnologia italiana sono diminuite, assestandosi tra gli 85 e i 100 milioni di euro/anno: l’enorme capacità produttiva installata in pochi anni deve infatti essere assorbita (la domanda interna di piastrelle è ancora inferiore del 40% rispetto alla capacità produttiva). La domanda cinese di tecnologia italiana avanzata non è più indirizzata all’espansione quantitativa, bensì al miglioramento qualitativo delle produzioni, da questo punto di vista ancora decisamente deficitario se paragonato agli standard occidentali.  
     
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