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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Aprile 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  PIU’ DI UN TERZO DI RISOTTI, POLENTE, BRACIOLE IN ITALIA SONO LOMBARDI  
   
  L’agricoltura lombarda vale il 14% del totale italiano. Specializzata in carne e latte, quasi un quarto e un terzo della produzione nazionale. Ma anche la silvicoltura arriva a un quinto. Tra i prodotti la Lombardia vince nei primi, tra riso, piatto regionale, col 38% nazionale, ma anche con la polenta (il granturco prodotto è il 30% nazionale). E nei secondi di carne: suina (36%), bovina (22%), polli (16%). E nelle uova (17%). Bene anche il fresco per l’estate, tra meloni (25%) e cocomeri (16%). I prodotti che crescono di più in oltre venti anni, tra il 1980 e il 2002? Se è del 144% la crescita media in questo periodo per tutta l’agricoltura lombarda, cioè è più che raddoppiato il valore della produzione, alcuni settori fanno meglio. Al primo posto i legumi (+6.352%). Volano anche miele (un settore che si ingrandisce cinque volte tanto, +438%), i fiori e le piante da vaso (più che triplicate, +235%). E tra i prodotti, ci si specializza in questi anni in meloni e lattuga (il valore si è moltiplicato circa 10 volte tanto), in granoturco, pomodori e zucchine e pere (tra cinque e sei volte tanto). Per provincia, per produzione agricola in Lombardia, prima Brescia (23%). Seguono: Mantova (20%), Cremona (17%), Pavia (10%), Milano e Bergamo (8%), Lodi (7%), Varese, Como e Sondrio (2%), Lecco (1%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Istat 2002 e un confronto con il 1980. Se ne è parlato oggi al Forum Agro Alimentare, un’iniziativa per promuovere la tracciabilità degli alimenti e per valorizzare l’origine dei prodotti. Promossa da Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Regione Lombardia, Agriteam - Agricoltura Territorio Ambiente, Azienda speciale della Camera di commercio di Milano e Camera di commercio di Milano. “Occorre un impegno delle istituzioni – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - per favorire la ricerca e l’innovazione e rendere sempre più competitivo questo settore, in una realtà dinamica a livello internazionale. Anche puntando sulla tracciabilità, per un prodotto ancora più sicuro e di qualità”. “Il settore agricolo – ha dichiarato Guido Duccio Castellotti, presidente di Agriteam, Agricoltura Territorio Ambiente, Azienda speciale della Camera di Commercio di Commercio di Milano – ha un valore importante dal punto di vista economico e della produzione, ma anche per la qualità della vita. Una ricchezza da tutelare e valorizzare”. “Un cittadino sempre più attento ai suoi consumi rende sempre più importante un settore come quello agricolo e agroalimentare – ha dichiarato Angela Alberti, vice presidente di Agriteam, Agricoltura Territorio Ambiente, Azienda speciale della Camera di Commercio di Commercio di Milano –. E una tutela anche per il consumatore vede impegnata la Camera di commercio”. Produzione agricola a prezzi base - anno 2002. Elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat (in migliaia di euro)
Provincie Coltivazioni erbacee Coltivazioni legnose Prodotti zootecnici (di cui carni) (di cui latte) Servizi Annessi Totale agric % per provincia su tot. Lombardo
Varese 25.529 8.481 54.388 22.743 21.957 7.845 96.243 2%
Como 37.497 27.985 45.804 22.925 13.195 20.039 131.325 2%
Sondrio 11.657 18.981 80.916 32.133 26.787 28.378 139.932 2%
Milano 246.852 21.314 229.126 93.390 118.576 13.933 511.225 8%
Bergamo 127.842 13.987 332.920 198.298 124.112 41.200 515.949 8%
Brescia 332.435 35.819 991.293 578.718 365.812 62.375 1.421.922 23%
Pavia 322.529 96.758 169.591 102.980 49.459 20.793 609.671 10%
Cremona 329.674 5.920 673.909 362.615 307.827 18.850 1.028.353 17%
Mantova 377.728 59.868 756.518 473.820 271.906 22.139 1.216.253 20%
Lecco 5.021 2.776 28.942 11.926 11.724 10.545 47.284 1%
Lodi 75.465 4.676 312.829 152.251 154.197 5.486 398.456 7%
Lombardia 1.892.228 296.567 3.676.235 2.051.799 1.465.551 251.582 6.116.612 100%
Italia 16.865.485 10.379.479 14.520.277 9.058.282 4.522.257 2.446.862 44.212.103
Lombardia/italia quota % 11% 3% 25% 23% 32% 10% 14%
La quota percentuale della Lombardia sull’Italia nella produzione agricola e forestale. Il totale dell’agricoltura e foreste in Lombardia ha un peso del 14% sul totale italiano. Più alto il peso dei prodotti zootecnici (25%) e tra questi di carni (23%) e latte (32%). Meno alti della media coltivazioni erbacee (11%), servizi annessi (10%), coltivazioni legnose (3%). Agricoltura lombarda: produzione e valore aggiunto, il confronto con l’Italia. L’agricoltura lombarda vale il 14% del totale italiano nel 2002 (6.116.612 migliaia di euro su 44.212.103). I consumi intermedi per ottenere il prodotto rappresentano il 16% nazionale (2.393.378 migliaia di euro su 14.926.109). Il valore aggiunto ai prezzi di base è di 3.723.234 migliaia di euro, il 13% del totale italiano pari a 29.285.994 migliaia di euro. La silvicoltura raggiunge il 20% (79.572 migliaia di euro su 399.498 in Italia), con consumi intermedi di 14.556 ( il 20% dei 73.079 in Italia), un valore aggiunto ai prezzi di base di 65.016 migliaia di euro (326.419 in Italia). Più limitato l’apporto lombardo al settore pesca, 31.607 migliaia di euro, il 2% del totale nazionale (1.520.734), con consumi intermedi di 4.977 migliaia di euro, l’1% dei 336.227 nazionali e un valore aggiunto ai prezzi di base di 26.631 migliaia di euro, il 2% di 1.184.507 nazionale. Agricoltura: i settori che producono di più in Lombardia. Al primo posto gli allevamenti (3.676.235 migliaia di euro). Seguono: coltivazioni agricole (2.188.795), servizi annessi (251.582). Tra i singoli prodotti: prodotti zootecnici alimentari (3.676.091), carni 2.051.799, latte (1.465.551), erbacee (1.437.651), cereali (981.268), foraggere (454.578), legnose (296.567), patate e ortaggi (271.667), uova (157.224), prodotti vitivinicoli (132.248), altre legnose (114.273), fiori e piante da vaso (101.057), industriali (75.628), frutta (49.369), legumi secchi (8.031), miele (1.517), prodotti dell'olivicoltura (676), prodotti zootecnici non alimentari (144). Tra i prodotti: latte di vacca e bufala (1.460.045 migliaia di euro), carni suine (857.444), carni bovine (803.681), granoturco ibrido (627.570), pollame (311.760), riso (178.327), uova (157.224), vino (112.062), frumento tenero (92.957), pomodori (52.453), meloni (46.287), orzo (35.019), barbabietola da zucchero (34.324), soia (31.061), patate (22.677), pere (18.019), mele (15.835), cipolle e porri (13.586), lattuga (12.324), cocomeri (11.282), zucchine (11.194), radicchio (9.252), girasole (7.609), latte di pecora e capra (5.506), indivia (4.159), fagioli freschi (4.130), pesche (3.620), cavoli (3.304), frumento duro (3.206), peperoni (2.431), fragole (2.154), tabacco (2.106), actinidia (1.989), melanzane (1.720), miele (1.517), cavolfiori (837), olio (666), granoturco nostrano (372), carote (306), uva da tavola (46). Agricoltura: i settori in cui è specializzata la Lombardia a livello nazionale. La produzione agricola lombarda rappresenta il 14% del totale nazionale, 6.116.612 migliaia di euro rispetto ai 44.212.103 italiani. La Lombardia pesa di più a livello nazionale per gli allevamenti (25%, 3.676.235 su 14.520.277), poi i servizi annessi (10%, 251.582 su 2.446.862), coltivazioni agricole (8%, 2.188.795 su 27.244.964). Tra i singoli prodotti: al primo posto il latte (32% della produzione italiana, 1.465.551 migliaia di euro in Lombardia rispetto ai 4.522.257 italani). Seguono: prodotti zootecnici alimentari (25%, 3.676.091su 14.508.197), foraggere (23%, 454.578 su 1.994.495), carni (23%, 2.051.799 su 9.058.282), cereali (18%, 981.268 su 5.495.826), uova (17%, 157.224 su 911.748). Restano sotto il peso medio del settore a livello nazionale: altre legnose (13%, 114.273 su 888.963), legumi secchi (11%, 8.031 su 69.924), erbacee (10%, 1.437.651 su 14.870.990), miele (10%, 1.517 su 15.910), industriali (7%, 75.628 su 1.149.628), fiori e piante da vaso (7%, 101.057 su 1.550.358), patate e ortaggi (4%, 271.667 su 6.605.254), prodotti vitivinicoli (4%, 132.248 su 3.429.220), legnose (3%, 296.567 su 10.379.479), frutta (2%, 49.369 su 2.928.276), prodotti zootecnici non alimentari (1%, 144 su 12.080), prodotti dell'olivicoltura (676 su 2.071.664). Tra i prodotti: riso (38% del totale nazonale nel 2002), latte di vacca e bufala (36%), carni suine (36%), granoturco ibrido (30%), granoturco nostrano (27%), meloni (25%), carni bovine (22%), uova (17%), pollame (16%), cocomeri (16%), soia (15%), frumento (tenero (11%), orzo (11%), miele (10%), barbabietola da zucchero (8%), cipolle e porri (7%), girasole (6%), radicchio (6%), vino (6%), pomodori (5%), pere (4%), lattuga (4%), indivia (4%), zucchine (3%), patate (3%), mele (2%), cavoli (2%), fagioli freschi (2%), peperoni (1%), latte di pecora e capra (1%), melanzane (1%), pesche (1%), actinidia (1%), fragole (1%), tabacco (1%). Scarso contributo lombardo per: cavolfiori, frumento duro, carote, olio, uva da tavola, carciofi, arance, mandarini, limoni, clementine, mandorle, nocciole, noci. Come cambia la produzione agricola lombarda e il valore aggiunto in 20 anni (dal 1980 al 2002). In agricoltura il totale della produzione cresce del 144% in Lombardia, rispetto al +130% nazionale. I consumi intermedi aumentano del 58%, in Italia del 82%. Il valore aggiunto ai prezzi di base cresce del 275% in Lombardia, del 165% in Italia. Per la silvicoltura la produzione cresce del 29% in Lombardia, del 58% in Italia, i consumi intermedi del 103% in Lombardia e del 144% in Italia, con un valore aggiunto ai prezzi di base in aumento del 19% in Lombardia, del 46% in Italia. Per la pesca la produzione cresce del 478% in Lombardia, del 309% in Italia, i consumi intermedi del 249%, del 143% in Italia, il valore aggiunto ai prezzi di base del 559% e del 408% in Italia. Come cambia la produzione agricola lombarda in 20 anni (dal 1980 al 2002): i settori che crescono di più. Crescono di più servizi annessi (+ 293% in Lombardia, +219% in Italia), allevamenti (162%, 137%), coltivazioni agricole (+111%, +121%). Tra i singoli settori cresce di più la produzione di legumi secchi (+6352%, rispetto alla leggera diminuzione in Italia -7%). Seguono: altre legnose (+676%, in Italia +587%), miele (+438%, +258%), legnose (+275%, +162%), fiori e piante da vaso (+235%, +270%), cereali (+215%, +89%), erbacee (+213%, +133%), frutta (+211%, +149%), patate e ortaggi (+205%, +174%), latte (+185%, +170%), prodotti vitivinicoli (+175%, +168%), prodotti zootecnici alimentari (+162%, +137%), industriali (+162%, +100%), carni (+150%, +125%), uova (+132%, +120%), prodotti dell'olivicoltura (+84%, +125%), prodotti zootecnici non alimentari (-4%, +45%), foraggere (-9%,0%). Tra i prodotti: meloni (+1207%), lattuga (+830%), granoturco ibrido (+549%), granoturco nostrano (+491%), pomodori (+489%), zucchine (+488%), pere (+467%), miele (+438%), cavolfiori (+418%), carni suine (+321%), cipolle e porri (+312%), latte di pecora e capra (+304%), peperoni (+303%), indivia (+285%), uva da tavola (+257%), frumento duro (+251%), melanzane (+239%), riso (+227%), radicchio (+211%), latte di vacca e bufala (+185%), vino (+183%), fragole (+160%), orzo (+138%), uova (+132%), tabacco (+115%), mele (+107%), carni bovine (+95%), pollame (+90%), olio (+84%), patate (+81%), cavoli (+78%), cocomeri (+34%), pesche (+26%), barbabietola da zucchero (+23%), frumento tenero (+17%), fagioli freschi (-44%), carote (-69%), noci (-100%).
 
     
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