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Notiziario Marketpress di
Giovedì 29 Aprile 2004
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Web alimentazione e benessere |
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CODEX ALIMENTARIUS: GRANDE VITTORIA DEL PARMIGIANO-REGGIANO CONTRO IL PARMESAN |
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Tappa storica per il Consorzio del Parmigiano-reggiano: è stata definitivamente respinta la proposta di definizione dell’utilizzo del termine “parmesan” per i formaggi generici grattugiati e con additivi. Lo ha deliberato la sessione in corso della Commissione del Codex Alimentarius sul latte e i prodotti lattieri, che dal 26 al 30 aprile vede riuniti a Auckland in Nuova Zelanda i Paesi membri dell’organismo internazionale promosso da Fao e Oms. I Paesi partecipanti alla sessione del Codex hanno respinto a maggioranza una proposta formulata dagli Stati Uniti, che aveva lo scopo di sviluppare una norma internazionale per la produzione di "parmesan" “E' una vittoria fondamentale nella lotta per proteggere i nostri diritti sul termine "parmesan" – ha annunciato Andrea Bonati, presidente del Consorzio, presente ai lavori assieme al direttore Leo Bertozzi – poiché respingendo la proposta di una norma internazionale sul "parmesan" il Codex ha riconosciuto che il nome del nostro formaggio non potrà essere considerato generico. In questi giorni si è registrato un importante gioco di squadra, in cui le nostre posizioni sono state sostenute dai rappresentanti della Commissione Europea, con il deciso appoggio di Italia, Spagna, Grecia, Francia, Olanda, Regno Unito, ai quali si è aggiunta la Svizzera." Il Parmigiano-reggiano è uno dei formaggi europei più conosciuti al mondo, e la denominazione "parmesan" è protetta all'interno dell'Unione Europea come denominazione d'origine poiché la regolamentazione europea protegge i prodotti Dop e le loro traduzioni. "Il sostegno compatto di questo fronte - ha proseguito Bonati - testimonia che la difesa del termine "parmesan" ha costituito per i Paesi europei e per l'intero sistema delle Dop la linea di difesa di un principio irrinunciabile e di una cultura alimentare evoluta, rispettosa della qualità e delle identità territoriali”. L'originale richiesta di definire uno standard per il "parmesan" era stata presentata nel 1996 dalla Germania, e in questa sessione sono stati gli Stati Uniti a farsi promotori dell'iniziativa con la presentazione di una nuova istanza, allo scopo di permettere l'uso del nome "parmesan" per i formaggi generici grattugiati e con additivi, che nulla hanno a che vedere con il Parmigiano-reggiano e con le regole imposte ai produttori dai severi disciplinari approvati dall'Unione Europea. Oltre al danno economico, era quindi in gioco la salvaguardia di un principio, quello della tutela delle produzioni Dop da imitazioni che espropriano i produttori del marchio e ingannano i consumatori. L'iniziativa Usa ha trovato l'appoggio di alcuni paesi dell'America Latina e di una serie di altri stati, tra cui Australia e Nuova Zelanda. "Durante i lavori di questa sessione - ha dichiarato Leo Bertozzi, direttore del Consorzio - é stato presentato il concetto di Dop e da tutti é stata riconosciuta la assoluta specificità del Parmigiano-reggiano, come prodotto di qualità assolutamente indiscutibile. Questo è il risultato di un lavoro di presenza e di relazioni internazionali coltivate in questi ultimi anni, molto delicati se pensiamo che nelle tre precedenti sessioni del 1998, 2000 e 2002 siamo riusciti a rinviare la decisione in attesa che si creassero le condizioni interne all'Unione Europea a favore della nostra posizione. In questa opera diplomatica determinante è stato il ruolo del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che ci è stato sempre a fianco nei momenti cruciali". “Questo risultato – ha concluso il presidente Bonati - ci consentirà di condurre la nostra battaglia accanto al Ministero in tutte le sedi per proteggere, insieme al Parmigiano-reggiano, il patrimonio agroalimentare nazionale, in particolare nell’ambito del Wto, dove l’Unione Europea vuole porre delle basi importanti contro l’agropirateria alimentare internazionale e dove è inoltre fondamentale diffondere il concetto di Indicazione Geografica”. Nota tecnica sul Codex Alimentarius La Commissione del Codex Alimentarius è stata creata nel 1963 dalla Fao (Organizzazione per il Cibo e l'Agricoltura) e dall' Oms (Organizzazione Mondiale per la Sanità) al fine di elaborare delle norme alimentari, delle linee direttrici e altri testi, come dei codici d'uso, nel quadro di un programma congiunto Fao / Oms sulle norme alimentari. Gli scopi principali di questo programma sono la protezione della salute dei consumatori, la promozione di pratiche legali nel commercio degli alimenti e il coordinamento di tutti i lavori di normalizzazione, riguardanti gli alimenti, intrapresi dalle organizzazioni sia governative sia non governative. Http://www.codexalimentarius.net
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