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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Maggio 2004
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CREDITO BERGAMASCO PRIMO TRIMESTRE 2004: PROSEGUE L’ESPANSIONE DI RACCOLTA DIRETTA (+16,2%), RISPARMIO GESTITO (+6,7%) ED IMPIEGHI (+10,1%) |
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Bergamo, 4 maggio 2004 - Progresso della raccolta diretta che – al 31.3.2004 – è salita a 7.706,7 milioni di euro, con un aumento annuo del 16,2%, del risparmio gestito, fissatosi a 4.406,9 milioni di euro (+6,7%), della raccolta indiretta, attestatasi a 8.651,2 milioni di euro (+5,9%), e della raccolta totale che raggiunge i 16.357,9 milioni di euro (+10,5%). Gli impieghi ordinari netti alla clientela crescono del 10,1% a 7.744,3 milioni di euro. Il margine dei servizi ha raggiunto i 37,4 milioni di euro, con uno sviluppo annuo dell’8,5%, il risultato di gestione è aumentato sino a 48,9 milioni di euro (+5,4%), l’utile delle attività ordinarie si è fissato a 36,2 milioni di euro (+5,4%) ed il conto economico si è chiuso con un utile netto di periodo di 21 milioni di euro (+1,8%). Questi, in sintesi, i principali risultati al 31 marzo 2004 del Credito Bergamasco (Gruppo Bancario Popolare di Verona e Novara) approvati ieri dal Consiglio d’Amministrazione dell'Istituto. L’attività creditizia e di raccolta Al 31.3.2004 la raccolta diretta “ordinaria” – al netto, cioè, delle operazioni passive di pronti contro termine e delle obbligazioni collocate nell’ambito del programma di emissione di Medium Term – ha raggiunto i 6.789 milioni di euro, realizzando un incremento del 29,4% rispetto ai 5.244,8 milioni di euro del 31.3.2003 e del 6,8% nei confronti dei 6.358,7 milioni della fine dello scorso esercizio. Fra le diverse forme tecniche di provvista va segnalata la continua espansione dei prestiti obbligazionari ordinari, riservati cioè ai risparmiatori tradizionali, che, attestandosi a 2.165,7 milioni di euro, evidenziano un incremento del 33,8% rispetto a 1.619,1 milioni del 31.3.2003 e del 7,9% nei confronti dei 2.007,3 milioni del 31.12.2003. Il totale della raccolta diretta da clientela ha invece raggiunto i 7.706,7 milioni di euro, con un progresso del 16,2% nei confronti dei 6.631,3 milioni di un anno prima. La raccolta indiretta della banca ha seguito anche nel primo trimestre del 2004 un discreto profilo di crescita, raggiungendo, a fine marzo, gli 8.651,2 milioni di euro, con un’espansione del 5,9% nei confronti degli 8.169,4 milioni del 31.3.2003 e dello 0,6% rispetto agli 8.596,5 milioni del 31.12.2003. La raccolta totale da clientela si è così fissata a 16.357,9 milioni di euro con un aumento del 10,5% rispetto ai 14.800,7 milioni di euro del 31.3.2003. All’interno di questo aggregato il risparmio gestito si è attestato a 4.406,9 milioni di euro, realizzando un aumento del 6,7% rispetto ai 4.131,7 milioni di euro del 31.3.2003. Sul fronte dell’attivo di bilancio, gli sforzi profusi dalla banca mirati al sostegno dell’economia locale – ovviamente avuto sempre riguardo alla rigorosa valutazione dei meriti creditizi – hanno portato gli impieghi ordinari netti verso la clientela a quota 7.744,3 milioni di euro, segnando una crescita del 10,1% rispetto ai 7.031,2 milioni di euro del 31.3.2003. La qualità del credito L’assidua ed efficace opera di controllo del rischio di credito ha permesso alla banca di mantenere il buon livello della qualità del credito erogato nonostante le difficoltà sperimentate dall’economia anche durante il primo trimestre 2004. Le sofferenze nette in linea capitale si sono, infatti, attestate, al 31.3.2004, a 57,5 milioni di euro (-3,5% su base annua) e la loro incidenza sui crediti verso la clientela, confermandosi tra le più basse dell’intero sistema bancario italiano, è scesa dallo 0,83% del 31.3.2003 allo 0,74% del 31.3.2004. Le sofferenze nette in linea capitale ed interessi hanno raggiunto i 73 milioni di euro (-3% su base annua), con un’incidenza sul totale dei crediti netti pari allo 0,94%, in diminuzione rispetto all’1,05% di un anno prima e confermando il dato di fine 2003. Il conto economico Il positivo sviluppo dei volumi intermediati ha permesso di contenere gli effetti indotti sul “margine della gestione denaro” dalla flessione sperimentata dai tassi di mercato nei primi tre mesi del 2004 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Al 31.3.2004, infatti, il margine finanziario si è fissato a 66,5 milioni di euro, un valore sostanzialmente in linea con i 66,7 milioni dell’anno precedente. Il margine dei servizi si è invece posizionato a 37,4 milioni di euro con un’espansione dell’8,5% rispetto ai 34,4 milioni del 31.3.2003. Più in particolare, al 31.3.2004, le commissioni nette da servizi hanno raggiunto i 27,5 milioni di euro, con un aumento dell’8,9% nei confronti dei 25,2 milioni di un anno prima; i profitti da operazioni finanziarie si sono fissati a 1,8 milioni di euro contro i 3,8 milioni di un anno prima; gli altri proventi netti di gestione – al netto dei recuperi relativi alle imposte indirette, ai costi del personale distaccato e alle spese legali – si sono attestati a 8,1 milioni di euro (+50,3 % rispetto ai 5,4 milioni del 31.3.2003). Il margine di intermediazione è così salito a 103,8 milioni di euro, rilevando un incremento del 2,7% nei confronti dei 101,1 milioni di euro del 31.3.2003. L’insieme dei costi operativi ha raggiunto, a fine marzo 2004, i 53,1 milioni di euro, con una crescita annua nettamente inferiore al tasso di inflazione (+0,7%) e dopo rettifiche di valore sulle immobilizzazioni per 1,8 milioni di euro, il risultato lordo di gestione ha registrato un aumento annuo del 5,4%, passando dai 46,4 milioni di euro del 31.3.2003 ai 48,9 milioni di euro del 31.3.2004. A testimonianza del continuo progresso del grado di efficienza operativa della banca, il cost/income ha realizzato un ulteriore miglioramento, posizionandosi al 52,9% (54,1% al 31.3.2003 e 53% alla fine dello scorso esercizio). Il conto economico sconta poi la contabilizzazione di 2,2 milioni di euro di ammortamento dell’avviamento pagato sull’acquisizione – avvenuta il 1° dicembre 2003 – del ramo di azienda dalla Banca Popolare di Novara S.p.a. E dei relativi oneri accessori, mentre le rettifiche nette di valore su crediti e gli accantonamenti ai fondi rischi su crediti si sono attestati a 10 milioni di euro, con una riduzione del 9,1% rispetto agli 11 milioni di un anno prima. Dopo accantonamenti per rischi ed oneri pari a 0,5 milioni di euro (1,1 milioni di euro un anno prima), l’utile delle attività ordinarie si è fissato in 36,2 milioni di euro, a fronte dei 34,4 milioni del 31.3.2003 (+5,4%) e l’utile lordo ha raggiunto i 36,3 milioni di euro. Dopo imposte sul reddito di periodo per 15,3 milioni di euro (14,9 milioni al 31.3.2003), il conto economico si è chiuso con un utile netto di 21 milioni di euro, in crescita dell’1,8% rispetto ai 20,6 milioni del 31.3.2003 (+4,2 % la variazione su basi omogenee). Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha, inoltre, deliberato l’assunzione di Francesco Minotti – in precedenza Vice Direttore Generale di Pioneer Investments Management Sgr (Gruppo Unicredito) – quale responsabile della Funzione Raccolta ed Investimenti del Credito Bergamasco
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