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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Maggio 2004
 
   
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  UN’AEREA LUCIANA SAVIGNANO SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO FRANCO PARENTI IN TANGO DI LUNA  
   
   Milano, 4 maggio 2004 - Una grande artista, una donna matura, incontra il “tango” e nasce l’attimo per parlare di sé e della vita, in maniera frammentariamente poetica, seguendo tre linee parallele di pensiero: il passato, il presente, il futuro. Un viaggio che parte dal teatro e arriva ad una misteriosa milonga, una sala da ballo dove si esercita la tecnica dell’abbraccio, della camminata ma è anche il luogo dove avviene l’incontro con un uomo, un incontro di conoscenza, di conflitto, di amore. Il tango puro si intreccerà con uno stile di danza a noi contemporaneo, attraverso una musica di profonda evocazione emotiva. Di notte, sotto la luna, in un posto qualsiasi di questo mondo, ecco il tango di Luciana. Una serie infinita di fatti e sentimenti intensamente offerta allo sguardo degli altri, diventa uno spettacolo fatto di corpo, suono e parola. Di notte, sotto la luna, in un posto qualsiasi di questo mondo, nasce il Tango di Luciana. Una grande artista incontra il tango, e il tango incontra la sua vita, i suoi pensieri. Passato, presente e futuro scorrono su tre linee parallele: si rincorrono, si afferrano, si sovrappongono, si lasciano, si riprendono. Accade che una voce viene fuori dalla luna, viene fuori dall’ombra e dal silenzio, dallo spazio, dall’immagine di uno sguardo, arriva. Arriva e il tempo si ferma e la luna fa nascere un inizio. Imparando a camminare si comincia a imparare il tango, e ogni passo di Luciana è ogni volta il primo. Sotto le luci al neon di una milonga abbandonata vive un mondo a parte, fatto di ombre e di tracce, di scarpe consumate e di gesti meccanici, ripetitivi, di nostalgia e di regole rigide e acquisite. Un cameriere continua a svolgere i suoi riti quotidiani a passo di tango, come se il luogo fosse pieno di gente. E’una figura, ambigua, rigida, fredda. Dipende totalmente dallo spazio e dalla situazione in cui si trova, tanto da assorbirne ogni volta i climi e da mettersi sempre al servizio di ciò che accade. Un uomo, seduto per terra con lo sguardo fisso, lucida ossessivamente le sue scarpe da tango. L’arrivo di Luciana modifica l’equilibrio della milonga, fino a stravolgerlo. “Scusi, è qui che s’impara il Tango?” Il primo incontro è un abbraccio. L’abbraccio tra una donna che continuamente rinnova la sua sfida con la freschezza di una bambina, e un uomo che ha fissato in uno schema ben definito la sua vita e il suo passato. L’uomo e la donna si scoprono, si sfidano, si amano, si svelano. Sotto la luna i loro corpi, i suoni, e loro parole. Sotto la luna anche il tango si trasforma, e s’intreccia con altri stili di danza fino ad assumere una forma nuova. Sotto questa luna il tempo è scandito da cinque momenti, cinque lezioni in cui “allieva” e “maestro” si scambiano continuamente i ruoli, finché i loro mondi arrivano a toccarsi davvero. Cinque momenti che sono lontani o vicini nel tempo, poco importa. Perché con un tango si può riassumere una vita intera. Infolink: www.Teatrofrancoparenti.com  
     
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