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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Maggio 2004
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CIBUS: UN OLIO CILENO TRA I TRE VINCITORI DEL “LEONE D’ORO DEI MASTRI OLEARI” |
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Parma, 4 maggio 2004 - C'è anche un olio prodotto in Cile fra i tre vincitori del Xiii Concorso Internazionale "Leone d'Oro dei Mastri Oleari", patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che ogni anno premia i migliori oli extravergine del mondo. E' un olio fruttato, di gusto medio, proveniente dall'azienda agricola di Gabriel Bundermann di Valle Grande, di Isla de Maipo, nella regione metropolitana del Cile. Gli altri due primi premi sono stati assegnati alla Cooperativa Agricola Fortore di Torremaggiore (Foggia) per un fruttato delicato e ai Frantoi Cutrera & C. Di Chiaromonte Gulfi (Ragusa) per un fruttato intenso. La premiazione ufficiale avverrà nel pomeriggio del 6 maggio, giornata inaugurale di Cibus, nella Sala dei 100 del quartiere fieristico di Parma, della prestigiosa cornice di Oleum, il settore espositivo allestito con la scenografia dell’Abbazia degli oli pregiati d’Italia. Ai vincitori di ciascuna delle tre categorie in cui è articolato il premio (fruttato delicato, fruttato medio e fruttato intenso) verrà assegnato il trofeo "Leone d'Oro dei Mastri Oleari", che riproduce graficamente il leone rampante del rinascimentale sodalizio che regolava "l'arte degli oliandoli". Un altro ambito riconoscimento, il "Diploma di Gran Menzione", è stato assegnato, sempre, per ciascuna delle tre categorie, ad un nutrito gruppo di produttori italiani ed esteri ritenuti particolarmente meritevoli; per l'esattezza: 24 diplomi per gli extravergini fruttati delicati; 25 per quelli fruttati medi e 22 per i fruttati intensi. Al Concorso hanno partecipato oli dell’ultima raccolta 2003-2004. Alcune centinaia di campioni, arrivati da tutto il mondo (tra i partecipanti esteri quelli più numerosi, erano gli australiani con il 40% seguiti nell'ordine, da quelli di Spagna, Cile, Nuova Zelanda e Turchia). “Proprio l'alto numero di concorrenti esteri e, soprattutto, la vittoria di un extravergine prodotto in Cile”, commenta il Direttore commerciale di Fiere di Parma dottor Romano Zeraschi, “dimostrano che il Nuovo Mondo sta valorizzando uno dei lasciti più importanti della civiltà gastrononica italiana: l’olio di oliva, che per noi non è solo un alimento, ma anche un simbolo di cultura millenaria che ha contribuito, fra l’altro, anche a creare, in molte regioni italiane, paesaggi suggestivi. La "corsa all'olio" in Cile, Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, è iniziata negli anni '90, favorita dalla grande disponibilità dei terreni e dai piani di sviluppo olivicoli nazionali. E’ da sottolineare a questo proposito, che gli olivocoltori del Nuovo Mondo, per ottenere prodotti di qualità, non possono prescindere dalla straordinaria, ineguagliabile, ricchezza del nostro patromonio varietale (negli ultimi anni sono state importate dall’Italia cultivar particolarmente adattabili ai climi locali, come Coratina, Peranzana, Nocellara, Leccino e Frantoio), né dal nostro sapere tecnico. Lo conferma il fatto che più del 70% del totale degli impianti per la raccolta e la spremitura delle olive e per l’imbottigliamento, in funzione nelle azienda agricole e nei frantoi di tutto il mondo, sono interamente realizzati in Italia o, comunque, con brevetti Made in Italy.” “Il concorso”, commenta il Presidente Nazionale dei Mastri Oleari Flavio Zaramella “oltre a dare un prestigioso riconoscimento ai migliori produttori, è stato altresì, un formidabile strumento per verificare le tendenze evolutive del settore oleolicolo nazionale ed internazionale”. “Gli elementi più salienti emersi dall’edizione di quest’anno”, precisa Zaramella, “sono un generale miglioramento della qualità in tutti i Paesi, compresi quelli al di fuori del bacino mediterraneo; un aumento significativo, in Italia, di prodotti d’eccellenza anche in nuove aree tradizionalmente meno vocate; il progressivo avanzamento nelle produzioni di qualità della Puglia e della Sardegna; la riconferma dell’alto livello qualitativo raggiunto dai prodotti siciliani di tutte le province che ha sancito l’ingresso dell’isola nell’ambito del Gotha di quelle regioni che, per immagine e storia, sono considerate le migliori e più emblematiche, come Toscana, Umbria, Liguria, lago di Garda, eccetera”. “Tutto ciò”, conclude il Presidente dei Mastri Oleari, “è l’ulteriore dimostrazione della necessità di approntare politiche di sostegno, tutela e promozione del made in Italy, che vede proprio nell’olio d’oliva, uno dei prodotti più significativi dell’intero comparto agroalimentare”. Secondo l’innovativo metodo di giudizio computerizzato, adottato per la prima volta proprio dagli organizzatori del concorso “Leone d’oro”, la Giuria dei Mastri Oleari, composta da panel leaders internazionali (fra cui rappresentanti dell’Australia e della Svizzera) ha effettuato per ciascun olio in gara, l'analisi sensoriale e compilato, di volta in volta, una scheda con le caratteristiche del “profilo” dell’olio. Dopo la valutazione di tutti gli oli (precedentemente suddivisi nelle tre categorie delicato, medio e intenso), il computer. Elaborando tutte le schede. Ha individuato il "profilo" del prodotto più armonico nelle sue caratteristiche essenziali decretando così il vincitore nella sua categoria. I campioni che hanno meritato un Diploma di Gran Menzione sono quelli che hanno raggiunto il punteggio (definito Indice di Valutazione Globale) superiore all'85% di ogni categoria. Ecco, categoria per categoria, i migliori oli extravergine d'oliva del mondo: Categoria fruttato delicato: Soc. Coop. Agr. Fortore a.R.l. – Torremaggiore (Fg) Categoria fruttato medio: Valle Grande Ltda – Isla de Maipo (Chile) Categoria fruttato intenso: Frantoi Cutrera & C. S.n.c – Chiaramonte Gulfi (Rg)
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