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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Maggio 2004
 
   
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  A LEGNANO (MILANO) DAL 9 MAGGIO AL 27 GIUGNO LA MOSTRA GIANFRANCO FERRONI DIARIO ESISTENZIALE GLI ANNI DECISIVI 1956-1976  
   
  Legnano, 4 maggio 2004 - Quale ideale prosecuzione del ciclo di mostre su tematiche esistenzialiste, cominciato con l’omaggio a Franco Francese e proseguito con quello a Giovanni Testori, Palazzo Leone da Perego a Legnano propone dal 9 maggio al 27 giugno un’iniziativa dedicata alle opere di Gianfranco Ferroni, uno dei principali interpreti del Realismo Esistenziale lombardo, e più in generale del panorama pittorico del secondo Novecento. La mostra dal titolo Diario esistenziale presenta i dipinti realizzati dall’artista a cavallo degli anni Sessanta, nel frangente che lo vide coinvolto con Giuseppe Banchieri, Bepi Romagnoni, Mino Ceretti, Giuseppe Guerreschi, Tino Vaglieri, e il più giovane Floriano Bodini, nel movimento indicato come Realismo esistenziale. L’esposizione, curata da Flavio Arensi e promossa dal Comune di Legnano – Assessorato alla Cultura, comprende 60 opere su tela, alcune delle quali ospitate alla Biennale di Venezia (Cognizione della colpa e Ultimo ricordo di Tradate partecipano alla rassegna del 1968, mentre Omaggio del mio lavoro a quella di dieci anni prima), e disegni. Sarà anche esposto un raro diario di appunti del biennio 1961-1962 composto per immagini (oltre 40 piccoli disegni), a sottolineare l’intento di ricostruire un percorso formativo capace di spiegare il mondo di Ferroni e le sue più intime allucinazioni creative. La produzione pittorica degli anni Sessanta è ancora poco studiata, rispetto alle successive tematiche degli anni Settanta e Ottanta, benché ne sia l’origine teorica. Questo periodo, inoltre, offre l’opportunità di seguire – come in un diario personale – la trasformazione stilistica ed esistenziale del pittore, dapprima impegnato nel racconto critico della società contemporanea, poi man mano rivolto alla comprensione dell’intimità e di uno stato d’animo pensieroso e solitario. Si passa dai primi autoritratti degli anni Cinquanta, espressionisti e sull’onda di Buffet e Bacon, ai paesaggi urbani, con le incupite e ascetiche città dei primi anni Sessanta. Poi, l’attenzione dell’artista torna alla figura, questa volta chiamata a raccontare il dramma della vita quotidiana, coi ricordi della guerra e tutti i suoi rancori. Proseguendo lungo il decennio, l’atmosfera cambia, il segno e il linguaggio si modificano per offrire un volto alla macerazione interiore. Gli interni divengono i veri protagonisti dell’opera ferroniana, e come i soggetti precedenti non scalzano mai appieno il dolore e la solitudine. Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, oltre al testo del curatore Flavio Arensi, offre una serie di interventi critici (Orietta Pinessi, Nicoletta Pallini) e testimonianze, dallo scritto di Mino Ceretti sulla stagione del Realismo esistenziale, a un’intervista di Floriano Bodini realizzata da Carlo Ghielmetti. Dopo Legnano la mostra si trasferirà nei mesi di luglio e agosto ad Asiago (Vi), negli spazi delle ex carceri. Gianfranco Ferroni (1927 - 2001) Livornese di nascita, nel 1944 si trasferisce a Milano dove, verso la metà degli anni Cinquanta, entra a far parte del gruppo dei realisti esistenziali (Banchieri, Ceretti,guerreschi, Romagnoni, Vaglieri). Fin dagli esordi la sua arte denuncia un'attenzione privilegiata a un'umanità intimamente sofferente, comunque gravata dal peso di un'esistenza che si incide nella memoria. È da queste constatazioni, risolte nei quadri con un gusto, secondo una definizione del 1955 di Mario De Micheli, “tra il fiabesco chagalliano e il grottesco espressionista”, che Ferroni chiarisce quel realismo fortemente connotato in senso drammatico, di un'incisività violenta che tanta parte della critica gli riconoscerà negli anni a venire. Dal 1957 si dedica all'acquaforte e all'incisione, che gli frutta nel 1963 il Premio Biella. Fra le numerose presenze in mostre in Italia e all’estero si ricordano: le Biennali di Venezia del 1950, ‘58, ‘64, ‘68, ‘82, le Quadriennali di Roma del ‘59, del ‘72 e del ’99, dove gli è stato assegnato il premio per la pittura. Per informazioni : Palazzo Leone da Perego, Legnano, tel. 0331 471335  
     
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