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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Maggio 2004
 
   
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  NUOVA RELAZIONE SOLLECITA IL GOVERNO FRANCESE A FOCALIZZARSI SULLE NANOTECNOLOGIE  
   
  Parigi, 5 maggio 2004 - Una relazione pubblicata di recente dalle Accademie Francesi della Scienza e della Tecnologia ha sollecitato il governo francese ad allestire un "programma di ricerca nazionale", se vuole evitare di "lasciarsi sfuggire il treno" della rivoluzione delle piccole tecnologie. La relazione, intitolata "Nanoscienza, nanotecnologia", appoggia la creazione di un'Agenzia Nazionale per la Nanoscienza e la Nanotecnologia (A3n), che potrebbe centralizzare le iniziative di ricerca e costituire una struttura di guida per la ricerca francese sulle nanotecnologie. "La rivoluzione delle nanoscienze è caratterizzata da un'estrema multidisciplinarità e da un'evoluzione estremamente rapida", ha sottolineato Philippe Nozières, fisico e uno degli autori della relazione. "Le strutture attuali sono totalmente incapaci di rispondere a tali vincoli". L'a3n avrebbe una struttura "leggera" e "provvisoria", con importanti risorse finanziarie in grado di raggruppare rapidamente équipe di fisici, chimici, biologi e ingegneri per collaborare a vari progetti. "Le nanoscienze saranno un giorno assorbite nel normale funzionamento della scienza. Serve, quindi, una struttura provvisoria, un'agenzia che distribuisca i finanziamenti", ha spiegato Nozières. La relazione sostiene il raggruppamento di équipe interdisciplinari, anziché la creazione di un nuovo istituto di ricerca. "È preferibile che i ricercatori rimangano nel loro ambiente d'origine". L'obiettivo è mobilitare tra i 100 e i 200 milioni di euro, stima Claude Weisbuch dell'Accademia della Tecnologia e Direttore della Ricerca all'Ecole Polytechnique, per dotare i laboratori pubblici e le università di infrastrutture di medie dimensioni per le piccole tecnologie, quali "camere bianche" che potranno essere affittate dietro il pagamento di un canone. Secondo la relazione, questo campo di ricerca è in piena ebollizione, mentre le nanoscienze e le nanotecnologie potrebbero diventare un punto debole per la Francia. Infatti, il paese sta già spendendo una discreta quantità di denaro nella ricerca sulle piccole tecnologie, ma non nel modo giusto, afferma Philippe Nozières. Uno studio pubblicato su "Nanotechnology" nel 2002 ha collocato la Francia al quinto posto nel mondo per le pubblicazioni scientifiche (1997-1999) e al quarto nella registrazione di brevetti (1991-1999). Da allora, tuttavia, la Francia è stata superata da vari paesi, quali gli Usa, il Giappone, i Paesi Bassi e il Regno Unito, in cui i livelli di investimento in questo campo sono stati intensificati. "In Francia", come ha spiegato Nozières, "vi è una grande dispersione di denaro e non c'è controllo su come viene speso. Vi sono molti laboratori eccellenti, ma sono sparsi e non si integrano molto bene in un progetto più ampio". Le accademie raccomandano quindi all'A3n di fungere da piattaforma centrale, gestita dagli scienziati, per la distribuzione dei contratti ai laboratori e la definizione degli obiettivi di ricerca a livello nazionale. La relazione sostiene che le decisioni del governo nel corso dei prossimi anni avranno un impatto economico cruciale nel lungo periodo. "Dobbiamo avere padronanza della materia su scala nanometrica oggi, se vogliamo prendere parte all'industria di domani", ha affermato Weisbuch, in quanto "domani si parlerà di industria, ma i brevetti vengono registrati oggi". Il governo francese non ha ancora dato alcun segnale rispetto alla decisione se seguire o meno le raccomandazioni degli scienziati. François d'Aubert, il nuovo Ministro per la Ricerca, non ha commentato la relazione. La questione non è oggetto di preoccupazione solo in Francia. Un'altra relazione pubblicata di recente nel Regno Unito, "Troppo poco, troppo tardi? L'investimento statale nella nanotecnologia", ha criticato il Ministero del Commercio e dell'Industria (Dti) britannico perché non sostiene correttamente le piccole tecnologie e non persegue una "strategia chiaramente mirata".  
     
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