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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Maggio 2004
 
   
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  ANTONVENETA RIPRENDE LA CORSA: NEL PRIMO TRIMESTRE 2004 UTILE NETTO DI PERIODO A 82,8 MILIONI DI EURO  
   
  Padova, 5 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta ha approvato il 4 maggio i risultati consolidati al 31 marzo 2004, che si caratterizzano per il significativo incremento della redditività e che indicano in modo assai chiaro che, nonostante il contesto rimanga contraddistinto dal persistere di una difficile situazione congiunturale, il Gruppo ha realizzato il rafforzamento della posizione competitiva secondo gli obiettivi previsti nel "Piano Industriale 2004-2006". In crescita la raccolta complessiva, con ottime performance dei fondi comuni di investimento, stabili gli impieghi, per la politica mirata a privilegiare l'aspetto qualitativo; salgono significativamente il margine da servizi (+14,8%), il margine di intermediazione (+5,5%) e il risultato lordo di gestione (+11,3%) a 272 milioni di euro, con un utile netto di periodo pari a 82,8 milioni di euro. Il 2003 è stato un esercizio caratterizzato dalla rivisitazione dei processi aziendali e di Gruppo che compongono il sistema dei controlli interni e, in particolare, dal potenziamento delle attività e delle procedure proprie del processo creditizio. Dopo il consolidamento, attuato attraverso la puntuale opera di controllo dei rischi, delle rettifiche di valore sull’attivo e degli accantonamenti per rischi e oneri, la cui entità ha inciso in misura sostanziale sul risultato netto dell'anno scorso (sul quale peraltro hanno pesato anche gli stanziamenti per la ricostituzione delle riserve patrimoniali diminuite negli esercizi passati per le operazioni di cartolarizzazione delle sofferenze) all'inizio del 2004 Banca Antonveneta torna, dunque, alla redditività. Nel primo trimestre dell'anno ha inoltre preso avvio l’attuazione del nuovo modello distributivo della Capogruppo, previsto dal “Piano industriale”, basato sulla segmentazione della clientela: la ristrutturazione iniziata a gennaio, ha finora interessato 398 Filiali Retail (sul totale di 1.035, in 84 province di 20 regioni) e 13 Unità Imprese, pari a circa il 40% dell'intera rete commerciale, e si completerà nel prossimo mese di giugno. I risultati economici del Gruppo La politica mirata al rafforzamento della posizione competitiva e al conseguimento degli obiettivi previsti nel “Piano industriale 2004 - 2006” ha condotto ad un significativo aumento della redditività, attestato dal conseguimento di un utile netto di periodo pari a 82,8 milioni di euro. Margine di interesse: 344,4 milioni di euro, sostanzialmente invariato (+0,6%) rispetto al primo trimestre 2003. La composizione del margine ha beneficiato di una ricomposizione dei volumi intermediati verso quelli a maggior contribuzione reddituale; margine servizi: 206,2 milioni di euro, valore superiore del 14,8% a quello dello stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, i profitti da operazioni finanziarie sono ammontati a 10,5 milioni di euro - rispetto ai 9,4 milioni del primo trimestre 2003 – ed i proventi netti per servizi a 195,7 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al 31 marzo 2003. Tale risultato ha beneficiato dei positivi ritorni, in termini commissionali, dello sviluppo dei servizi connessi all’attività bancaria tradizionale, in particolare dei servizi di “incasso e pagamento” (+27,1%); i ricavi netti per l’attività di “gestione, intermediazione e consulenza” sono cresciuti del 7,6% nonostante abbiano risentito della cautela adottata dalla clientela nelle scelte di investimento nel comparto del risparmio gestito, al cui interno sono stati privilegiati i prodotti a minore rischio; margine di intermediazione: 550,6 milioni di euro, in aumento del 5,5% rispetto ai 522,1 milioni di euro del 31 marzo 2003. L’incidenza del margine servizi sul margine di intermediazione è aumentata al 37,4% dal 35,3% di dicembre 2003 e dal 34,4% del primo trimestre dello scorso anno; spese amministrative: 278,6 milioni di euro, valore sostanzialmente invariato (+0,4%) rispetto a quello dello stesso periodo del 2003. Nello specifico, le spese per il personale sono ammontate a 175,8 milioni (+0,3%) e le altre spese amministrative a 102,8 milioni (+0,4%). Risultato lordo di gestione: 272 milioni di euro contro i 244,5 del primo trimestre 2003 (+11,3%); cost/income: si attesta al 61,2% dal 64,8% del 31 marzo 2003; tale valore scende al 56% dal 59,9% escludendo l’ammortamento degli avviamenti. Rettifiche nette e accantonamenti: 123,1 milioni di euro. Tra queste si segnalano le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali per 58,6 milioni di euro; le rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni per complessivi 73,6 milioni di euro. Il dato evidenzia una qualità dell’attivo a rischio in linea con i migliori attori del sistema bancario nazionale, quale risulta dopo la puntuale valutazione dei rischi aziendali effettuata nel precedente esercizio; utile delle attività ordinarie: 150,8 milioni di euro; ’utile netto del primo trimestre 2004 ammonta a 82,8 milioni di euro; Banca Antonveneta Spa ha contribuito al risultato consolidato con un utile di 71,2 milioni di euro. L'attività del Gruppo al 31 marzo 2004 Nell’ambito dell’attività bancaria tradizionale, nel primo trimestre 2004 le banche del Gruppo hanno continuato a seguire una politica mirata ad accrescere il frazionamento dei rischi, privilegiando l’aspetto qualitativo. Al 31 marzo 2004, i crediti erogati alla clientela ammontavano a 36.183 milioni di euro, importo sostanzialmente allineato a quello del 31 marzo 2003 (-0,4%) e in lieve diminuzione rispetto a quello della fine del trascorso esercizio (-0,8%), in seguito alla riduzione della componente a breve quasi totalmente compensata dalla crescita di quella a medio e lungo termine. Quest’ultima, ha continuato a beneficiare dell’aumento dei mutui (+32,2% in ragione d’anno e +4,8% nel trimestre), favorito dalla Capogruppo anche attraverso mirate iniziative commerciali. Nel trimestre l’indice di copertura dei crediti dubbi si è attestato al 47,9% (36,6% alla fine del primo trimestre 2003), in particolare quello delle sofferenze al 61,7% (51,1% a marzo 2003), e quello dei crediti in bonis allo 0,57% (0,33% a marzo 2003), confermando i livelli di copertura di fine 2003 (48,6% dei crediti dubbi, 61,8% delle sofferenze e 0,57% dei crediti in bonis). Con riguardo alla raccolta, è proseguita la politica della Capogruppo, mirata a ridurre i rapporti a valenza marginale e a favorire la riallocazione di attività finanziarie della clientela verso i prodotti del risparmio gestito. A fronte di una raccolta complessiva (65.132 milioni di euro) in crescita del 5,7% su base annua e dello 0,7% nel trimestre, la raccolta diretta ha presentato una diminuzione (35.081 milioni di euro, -2,8% rispetto al 31 dicembre 2003 e -0,7% in ragione d’anno), più che compensata dall’aumento della raccolta indiretta (30.051 milioni di euro, +14,3% su base annua e +5,1% nel trimestre), trainata dalla crescita del risparmio gestito (+26,8% e +8,7% rispetto al 31 marzo e al 31 dicembre 2003). E' stata riservata una particolare attenzione all’ampliamento e alla razionalizzazione della gamma dei prodotti dell’asset management, in linea con gli indirizzi stabiliti nel “Piano Industriale”. Il totale delle attività gestite dalle società del Gruppo è ammontato a 7.138 milioni di euro, con un aumento annuo del 40,7% e del 10,6% rispetto alla fine dello scorso esercizio. La raccolta netta del trimestre si è attestata a 564 milioni di euro. Il rapporto tra raccolta gestita e raccolta indiretta è aumentato al 37,6% dal 36,4% di dicembre 2003 e dal 33,9% di marzo 2003. Nella bancassicurazione è favorevolmente proseguito il collocamento dei prodotti di Antonveneta Vita. La raccolta premi è ammontata a 305 milioni e l’ammontare delle “riserve tecniche” ha raggiunto i 3.100 milioni di euro (+44,4% su base annua). Con riferimento al comparto del merchant banking, nel corso del trimestre Interbanca ha acquisito il residuo 10% del capitale sociale di Interbanca International Holding Sa, così divenendone l’unico azionista. Al 31 marzo 2004, gli investimenti effettuati da Interbanca nel comparto in esame ammontavano a circa 454 milioni di euro rispetto ai 431 milioni della fine dell’esercizio 2003.  
     
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