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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Maggio 2004
 
   
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  I DONATORI PRINCIPALI DECIDONO DI UNIRE GLI SFORZI PER COORDINARE MEGLIO LE LORO ATTIVITÀ NELLA REGIONE DEL MEDIO ORIENTE E DELL'AFRICA SETTENTRIONALE/ MEDITERRANEO MERIDIONALE  
   
  Bruxelles, 5 maggio 2004 - La Commissione europea, la Banca europea per gli investimenti (Bei) e la Banca mondiale hanno firmato ieri un memorandum d'intesa congiunto diretto a migliorare il coordinamento dei loro interventi nella regione del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale/Mediterraneo meridionale. L'accordo firmato a Bruxelles da funzionari ad alto livello delle tre istituzioni porterà ad un approccio più mirato e integrato a tutti i livelli, dall'attuazione dei programmi alla programmazione degli aiuti e alle politiche generali. Nonostante possieda un grande retaggio storico e culturale, abbondanza di risorse naturali e un indubbio potenziale di sviluppo, questa regione si trova confrontata a numerose difficoltà e presenta un ampio divario, in termini di prosperità, rispetto ai paesi del Mediterraneo settentrionale. I risultati conseguiti dalla maggior parte di questi paesi in termini di crescita si sono dimostrati insufficienti a sconfiggere la povertà e la disoccupazione. Nei prossimi due decenni dovranno essere creati 100.000 nuovi posti di lavoro per garantire l'impiego dei disoccupati odierni e dei futuri cercatori di primo impiego. I donatori operanti nella regione sono sempre più consapevoli della necessità di miglioramenti decisivi per tutti i cittadini nel campo delle acquisizioni sociali. Il processo di Barcellona e la politica di vicinato dell'Ue, lo strumento della Bei per gli investimenti e il partenariato euromediterranei (Femip) e la strategia regionale della Banca mondiale testimoniano dell'impegno di tali istituzioni. Fino ad oggi la risposta strategica dei donatori è stata di concentrare maggiormente i propri interventi sulle riforme economiche, istituzionali e settoriali attraverso un maggiore impegno in tali paesi e nei partenariati con la società civile. Ciascuno dei firmatari dell'accordo ha un proprio mandato e propri settori di intervento prioritari, ma le loro politiche sono strettamente complementari. La Commissione europea, la Bei e la Banca mondiale sono partner naturali nella promozione dello sviluppo della regione e apportano grandi finanziamenti, capacità tecnica e stretta collaborazione a livello di programmi e a livello settoriale. Un approccio integrato eviterà le duplicazioni e la concorrenza tra iniziative diverse, permettendo d'altro lato ai partner di concentrarsi sui rispettivi punti forti. L'obiettivo del memorandum d'intesa è di migliorare ulteriormente, strutturare e razionalizzare il processo di coordinamento. A tal fine l'accordo prevede il coordinamento istituzionale, il coordinamento delle attività tecniche, il finanziamento congiunto di progetti e un esame comune dei progressi compiuti. I principali beneficiari di un siffatto approccio concordato e coordinato ai livelli regionale, nazionale e settoriale saranno i paesi della regione, che possono aver sofferto in passato degli effetti collaterali negativi della frammentazione degli aiuti tra i donatori. L'approccio coordinato avviato su base pragmatica e che collega le operazioni di assistenza della Ce, il finanziamento di progetti della Bei e i prestiti e la capacità tecnica forniti dalla Banca mondiale aumenterà l'efficienza degli sforzi compiuti da ciascun partner per rispondere alle esigenze della regione. La Commissione europea ha già concluso analoghi memorandum d'intesa con i principali donatori attivi nei nuovi Stati membri/paesi candidati e nei Nuovi Stati Indipendenti.  
     
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