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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Maggio 2004
 
   
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  NUOVO PROGETTO NEL 6PQ COLMERÀ IL DIVARIO TRA LO SVILUPPO E LA PRODUZIONE DI FARMACI  
   
  Bruxelles, 6 maggio 2004 - La Commissione europea finanzia con 4,1 milioni di euro un nuovo progetto destinato a colmare la lacuna nell'iter di sviluppo dei farmaci, nell'ambito del Sesto Programma Quadro (6Pq). Utilizzando un nuovo approccio nella scoperta di farmaci nell'era post-genomica, il progetto associa tecnologie ottimali alla migliore competenza scientifica, per mettere a punto nuove terapie mediche. Pont (Parallel Optimisation of New Technologies for Post-genomics Drug Discovery), è un progetto specifico mirato nel campo della ricerca (Strep) che vede il coinvolgimento di quattro aziende di biotecnologia e due partner accademici dall'Austria, Germania e Regno Unito, che lavoreranno congiuntamente per un periodo di tre anni. "Questo partenariato è incentrato su particolari punti di forza in aree in cui l'Europa si trova in posizione relativamente favorevole rispetto agli Usa: risorse tissutali, tecnologia dell'Rna e proteomica strutturale. Oltre a un vantaggio competitivo per ciascuna di queste aziende biotecnologiche europee, la positiva attuazione della strategia Pont fornirà prospettive terapeutiche nuove e preziose. Questo progetto accrescerà quindi la competitività generale del settore delle biotecnologie europeo", ha spiegato il consorzio del progetto in una dichiarazione. Infatti, per conseguire una maggiore capacità e copertura dell'iter di sviluppo di un farmaco, è importante porre in essere dei partenariati che aiutino ad accelerare il processo "dall'idea al prodotto", in modo efficiente in termini di costi. Contrariamente all'approccio tradizionale, Pont intraprenderà lo sviluppo del farmaco pre-clinico, seguendo un'impostazione parallela anziché sequenziale. Ciò consentirà di risparmiare anni di lavoro, quando si arriva alle sperimentazioni. "Questo approccio aumenterà certamente la competitività di ciascuna azienda di biotecnologia partecipante", ha spiegato Charles Buck, coordinatore del progetto Pont. Questo paradigma parallelo di scoperta di un farmaco abbrevierà, infatti, i tempi di sviluppo preclinico di due o più anni e ridurrà drasticamente il tasso di abbandono alla fine dello sviluppo farmacologico. Il risultante risparmio in termini di tempo e costi consentirà di fare grandi progressi nell'affrontare il problema della generale mancanza di efficienza nel tradurre i promettenti obiettivi della ricerca genomica in nuovi farmaci efficaci, ha affermato. Pont sarà inizialmente incentrato sullo sviluppo di obiettivi genomici nel carcinoma epatocellulare (Hcc) o cancro al fegato. È stato scelto il carcinoma epatocellulare perché rappresenta uno dei principali casi di morte per cancro e perché ha una pessima prognosi. Ad esempio, il tasso di sopravvivenza a cinque anni in Germania è pari solo al 7,3 percento per gli uomini e al 6,2 percento per le donne. Inoltre, dato il continuo aumento dei tassi di alcolismo e di infezioni virali da epatite B e C cronica, che portano a patologie epatiche, "le prospettive [...] lasciano prevedere un costante incremento del tasso di cancro al fegato, sottolineando la necessità di nuove terapie in quest'area", hanno spiegato i partner Pont nella dichiarazione. Questo è particolarmente vero in questo caso, perché il cancro al fegato è difficile da trattare e il tasso di sopravvivenza è molto basso. "Pont traduce la conoscenza di base nella fase applicativa, per una patologia che non è sotto controllo e rappresenta importanti mercati potenziali. Dal momento che il concetto proposto è generalmente applicabile a qualsiasi malattia umana, l'attuazione di questa strategia in altri contesti patologici fornirà un importante vantaggio commerciale ai partner partecipanti, nonché importanti vantaggi sanitari per la popolazione", ha concluso la dichiarazione. Infolink: http://www.Pont.at  
     
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