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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Maggio 2004
 
   
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  11 GIUGNO 2004 APRE AL CASTELLO SFORZESCO DI MILANO IL MUSEO DELLE ARTI DECORATIVE DAGLI SFORZA AL DESIGN. SEI SECOLI DI STORIA DEL MOBILE  
   
   Milano, 6 aprile 2004 - Il prossimo 11 giugno aprirà al pubblico una delle più importanti sezioni del Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco di Milano con un innovativo allestimento, realizzato da Perry King e Santiago Miranda - reso possibile grazie al contributo economico di un privato cittadino, Silvio Segre - che proporrà soluzioni espositive moderne e originali, in linea con le caratteristiche di fruibilità che un nuovo spazio museale deve saper offrire. La riapertura di questo importante spazio espositivo milanese verrà celebrata con la mostra Dagli Sforza al Design, allestita nel settore degli arredi lignei, e curata dal Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte Applicata, Claudio Salsi con la collaborazione del conservatore Francesca Tasso, che documenterà, dall’11 giugno 2004 al 12 giugno 2005, sei secoli di storia del mobile attraverso 200 pezzi, dalla fine del Xv al Xxi secolo. Il Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco di Milano illustra l’evoluzione del gusto e degli stili nelle arti decorative dall’alto Medioevo fino agli anni recenti del Novecento, sul modello del Victoria and Albert Museum di Londra, la grande istituzione europea da sempre punto di riferimento per le raccolte milanesi di arte applicata. Negli spazi oggi riaperti al pubblico, nel cortile Ducale e in quelli che si riapriranno tra breve nel Cortile della Rocchetta, si privilegerà una pluralità di soluzioni museografiche, alternando singoli capolavori, isolati per evidenziarne la qualità estetica, a opere, o insiemi di opere, di valore propriamente documentario. L’approccio didattico sarà garantito da sezioni introduttive alle tecniche e ai materiali. Per quanto riguarda i manufatti di maggior interesse figurativo e formale, sarà sottolineato anche il rapporto con le fonti iconografiche, soprattutto con stampe d’epoca e disegni di maestri del Novecento, provenienti dai fondi della Raccolta Bertarelli: si vogliono infatti mettere in evidenza le fasi del processo creativo (dalla progettazione all’oggetto finito) e gli stretti rapporti tra i vari generi stilistici. Per far comprendere la ricchezza di questo museo, lo sviluppo delle arti decorative viene raccontato, per la prima volta, anche attraverso la presenza di numerose opere del Xix e del Xx secolo, fino ad ora solo episodicamente documentate nel percorso espositivo. La mostra Dagli Sforza al Design. Sei secoli di storia del mobile, promossa dalle Civiche Raccolte d’Arte Applicata del Comune di Milano, Cultura e Musei – Settore Musei e Mostre, illustra i contesti storici, artistici e collezionistici da cui i mobili provengono e le loro funzioni originarie. Riallacciandosi agli orientamenti indicati dagli studi di Mario Praz, Ferdinando Bologna, Peter Thornton, Alvar Gonzales-palacios, Enrico Colle, la nuova sezione affronta i temi dei modi dell’abitare accostando generi artistici diversi. A differenza del passato, quando i mobili nel museo erano allineati su singole pedane e presentati isolatamente, ora gli esemplari - spiega Claudio Salsi nel testo della guida-catalogo pubblicata da Silvana Editoriale - sono raggruppati in nuclei coerenti dal punto di vista temporale, accostati a oggetti d’arte realizzati in varie tecniche, a stampe e a dipinti coevi. Le opere sono tutte inserite in “quinte” architettoniche con caratteristiche di veri e propri ambienti. L’itinerario che si snoda nelle Sale Ducali al primo piano dell’omonimo cortile sforzesco, è strutturato in ordine cronologico dal Quattrocento al Novecento, ma si potrà scegliere di percorrerlo anche a ritroso. La visita parte da una zona introduttiva che illustra le origini ottocentesche del Museo delle Arti Decorative e prosegue in un viaggio ideale che attraversa sei secoli di storia del mobile, con particolare attenzione a Milano e al territorio lombardo. Queste le tappe simboliche principali: la Corte e la Chiesa, Xv – Xvi secolo (sala 17); Camera delle meraviglie, collezioni d’arte e naturalia, Xvii secolo (sala 18); Intagli barocchi, Xvii – Xviii secolo (sala 19); Collezioni di nobili famiglie milanesi, Xviii secolo (sala 16); Maestri di stile, da Maggiolini a Sottsass, Xviii – Xx secolo (sala 16). La parte finale (o iniziale) del percorso costituisce la novità concettualmente più rilevante dell’allestimento, che non si arresta più, come in precedenza, alla fase neoclassica, ma continua esemplificando l’evoluzione del mobile ottocentesco, novecentesco e contemporaneo, sia pure per accenni. La sezione Maestri di stile, infatti, propone un’accurata rappresentanza di opere di grandi artefici dell’arredamento, da Maggiolini a Sottsass appunto, determinanti per il sorgere di uno stile fortemente originale nel loro tempo, e documenta come in Italia, e a Milano in particolare, elementi distintivi come l’attività di progettazione, la conoscenza degli stili storici e le capacità dell’artigianato di tradizione si siano trasmessi ininterrottamente, influenzando anche la contemporanea produzione di serie in un settore di eccellenza quale il design. La mostra esamina il momento del mobile moderno privilegiando, oltre le figure storiche di “classici moderni” come Gio Ponti e Carlo Mollino, quella di Ettore Sottsass, ideatori di soluzioni creative che, pur nel diffondersi della produzione seriale, valorizzano la progettualità e rispettano le caratteristiche decorative dell’oggetto salvaguardandone le funzioni d’uso. Infolink: www.Milanocastello.it  
     
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