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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Maggio 2004
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SANPAOLO BANCO DI NAPOLI FIRMA LA CONVENZIONE BANCARIA RE |
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Torino, 11 maggio 2004 - Lo scorso 8 marzo anche il Banco di Napoli, che nel 2000 è entrato a far parte del Gruppo Sanpaolo Imi, è entrato a far parte della Convenzione Bancaria Re. L’evento è stato ufficializzato da Bruno Picca, amministratore delegato del Sanpaolo Banco di Napoli, e da Ugo Gabino, responsabile della Convenzione Bancaria Re. La Convenzione Bancaria Re, 1984, mette al servizio del mondo della Chiesa, professionisti della finanza allo scopo di dotare Enti e persone del mondo religioso ed ecclesiastico di una convenzione bancaria con i maggiori istituti di credito. Risponde, infatti, alla richiesta del mondo della Chiesa di avere uno strumento che consenta agli enti religiosi ed ecclesiastici di poter beneficiare di vantaggi nelle condizioni proposte delle banche sui conti correnti. Il risultato della Convenzione è il frutto della storica e fattiva collaborazione tra Re ed il Gruppo Sanpaolo Imi. Con integrazione del Banco di Napoli e del Gruppo Cardine, il Gruppo Sanpaolo Imi ha aumentato le capacità distributive e la capillarità della sua presenza territoriale, in particolare nelle regioni del nord est e del sud. L’ingresso del Banco di Napoli ha visto confluire in un'unica banca, due realtà che affondano le rispettive radici nello stesso lontano periodo storico. Da un lato, l'Istituto Bancario Sanpaolo di Torino, evoluzione storica di una confraternita ("la Compagnia di San Paolo") fondata nel 1563 per prestare aiuto ai bisognosi, divenuto marchio di eccellenza come banca commerciale, con i suoi prodotti diversificati e la sua capillare rete distributiva al servizio di milioni di famiglie. Dall’altro il Banco di Napoli, che ha avuto origine nel 1539 come istituzione volta al prestito di denaro a bassi saggi di interesse per sottrarre i bisognosi dal ricorso all'usura (Sacro Monte della Pietà). Già nel periodo tra il 1989 e il 1994 il Banco di Napoli fu pioniere dell'offerta di prodotti e servizi bancari a condizioni agevolate al mondo della Chiesa, collocandosi tra le prime b anche ad aderire alla Convenzione Re, uno strumento che fin da allora si poneva come assolutamente innovativo nel panorama bancario nazionale. Oggi esistono numerose alternative al conto corrente bancario nella scelta di servizi e prodotti finanziari. Ai conti correnti, resi particolarmente vantaggiosi grazie ai tassi d'interesse di gran lunga superiori alla media di mercato, spese contenute, predeterminate e garantite da precisi accordi con la banca, sono disponibili prodotti di finanziamento pensati e costruiti intorno alle necessità della Chiesa, che non si limitano dunque alla sola convenienza ma puntano decisamente alla semplicità delle procedure e ad un'assistenza costante nelle varie fasi del percorso. Il tempo trascorso da allora, ha visto nascere all’interno del Gruppo Sanpaolo una realtà bancaria nuova e più moderna ma con le stesse attenzioni al territorio e alle sue espressioni che la tradizione ha lasciato: il Sanpaolo Banco Napoli. Oltre ad essere stato il primo istituto di credito di diritto pubblico a trasformarsi, negli anni Novanta, in società per azioni con la denominazione Banco di Napoli Spa, il Banco di Napoli si è da sempre posto quale traino dell'economia meridionale, perseguendo fini di interesse sociale e di promozione dello sviluppo economico e culturale. Dal 29 settembre 2003 tutte le filiali ex Sanpaolo della Campania sono diventate Sanpaolo Banco di Napoli. La più grande banca del Mezzogiorno, in particolare, svolge attività nei settori della ricerca scientifica, della istruzione e formazione nelle discipline umanistiche ed economiche, della sanità per il potenziamento di attrezzature, della tutela e valorizzazione del patrimonio e delle attività artistiche, archeologiche ed ambientali. Con la firma dell’amministratore delegato Bruno Picca, il Sanpaolo Banco di Napoli diventa una delle banche di fiducia e di riferimento per gli enti religiosi ed ecclesiastici che intendono avvalersi di un trattamento economico di assoluto vantaggio e di innumerevoli altri benefici. L’ente religioso che non intende fare una ricerca di mercato per trovare una banca che condivida i suoi stessi valori etici e morali e che non vuole perdere tempo negoziando condizioni vantaggiose come cliente individuale da oggi può rivolgersi con fiducia all’istituto Sanpaolo Banco di Napoli.
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