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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Maggio 2004
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NUOVA INDAGINE RIVELA CHE MENO DELLA METÀ DELLE IMPRESE DELL'UE15 DIMOSTRA UN'ATTIVITÀ INNOVATIVA |
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Bruxrelles, 12 maggio 2004 - Tra il 1998 e il 2000, il 44 percento delle aziende nell'Ue15 ha intrapreso un'attività di innovazione, in una forma o nell'altra, secondo la terza Indagine comunitaria sull'innovazione, pubblicata dall'istituto statistico Eurostat il 7 maggio. Nel corso dello stesso periodo, gli Stati membri con la più alta percentuale di società attivamente coinvolte nell'innovazione sono risultati l'Irlanda (65 percento), la Germania (61 percento), il Belgio (50 percento) e l'Austria (49 percento). I paesi con le prestazioni più scadenti a tale riguardo sono stati la Grecia (28 percento), la Spagna (33 percento) e l'Italia e il Regno Unito (36 percento ciascuno). Per l'indagine, l'attività innovativa è definita come l'introduzione sul mercato di prodotti (beni o servizi) nuovi o significativamente perfezionati, nonché innovazioni di processi, tecnologia di produzione o metodi per la fornitura di servizi e prodotti nuovi o significativamente perfezionati. Per quanto riguarda le dimensioni delle società, l'indagine mostra chiaramente che quanto più grande è l'impresa tanto più probabile è l'impegno in attività innovative. Nell'ue15 (Stati membri prima dell'allargamento), il 39 percento delle piccole aziende (tra 10 e 49 dipendenti) ha introdotto innovazioni, rispetto al 77 percento delle grandi aziende con 250 o più dipendenti. Circa il 60 percento delle medie imprese, con un organico compreso tra 50 e 249 dipendenti, ha evidenziato un'attività innovativa. Il confronto delle prestazioni innovative dei due principali settori di attività nei paesi dell'Ue15 rivela che il 47 percento delle società nell'industria, inclusa l'estrazione, nella produzione e nella fornitura di servizi di pubblica utilità, ha introdotto innovazioni tra il 1998 e il 2000, rispetto al 40 percento registrato nel settore dei servizi (ingrosso, trasporti e telecomunicazioni, servizi finanziari e commerciali). Questa tendenza comunitaria è stata evidente in tutti gli Stati membri, eccetto la Grecia. Infine, a tutte le aziende coinvolte nell'indagine è stato chiesto di individuare i fattori che, a loro avviso, hanno ostacolato maggiormente le prestazioni innovative. La lamentela maggiore, citata dal 21 percento delle imprese, ha riguardato "i costi dell'innovazione troppo elevati". La mancanza di risorse finanziarie appropriate è stata sottolineata dal 15 percento delle imprese, mentre il 13 percento ha lamentato la "carenza di personale qualificato".
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