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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Maggio 2004
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L'INIZIO DELLA FINE PER LA TECNOLOGIA DELLE COLTURE REALIZZATE GENETICAMENTE? |
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Bruxelles, 13 maggio 2004 - Il più grande venditore mondiale di sementi geneticamente modificate (Gm), la Monsanto, ha annunciato il 10 maggio l'intenzione di sospendere i tentativi di commercializzare il proprio frumento Gm. L'iniziativa è stata salutata come una "vittoria per i consumatori" da parte degli attivisti anti-Gm, quali Friends of the Earth, e l'inizio della fine per la tecnologia delle colture realizzate geneticamente. Per la Monsanto, la decisione s'inserisce in una nuova strategia di "riallineamento degli investimenti nella ricerca e sviluppo per accelerare lo studio di nuove e migliori caratteristiche di mais, cotone e semi oleosi". Il vice presidente esecutivo della Monsanto, Carl Casale, si è impegnato inoltre a "continuare a tenere d'occhio il desiderio dell'industria del frumento di migliori colture, attraverso la selezione e la biotecnologia, per stabilire se e quando potrebbe essere opportuno portare avanti lo sviluppo di grano biotech". Infatti, la società ha investito meno dell'uno percento del suo bilancio di ricerca nel frumento. La Monsanto ha iniziato a testare sul campo il suo frumento Gm, modificato al fine di resistere all'erbicida della società, nel 1997. Il prodotto si è scontrato, tuttavia, con la ferma resistenza da parte degli agricoltori statunitensi e canadesi che temono che l'introduzione di frumento Gm possa portare al crollo dei mercati in Europa e Giappone. Gli agricoltori hanno osservato con attenzione l'introduzione di altri prodotti Gm in Europa, quali granoturco e soia, e il successivo boicottaggio da parte di molti. Negli ultimi dieci anni, l'Ue e il Giappone hanno, tra loro, acquistato circa il 45 percento del frumento esportato dagli Usa. La maggior parte del frumento destinato alla produzione di pane in Europa arriva dagli Usa, perché il grano europeo spesso non è di qualità sufficientemente elevata. La Monsanto ha dichiarato di essere giunta alla decisione di sospendere la commercializzazione del frumento Gm dopo "estese consultazioni" con i principali esponenti del settore.
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