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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Maggio 2004
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CREARE NUOVE CONOSCENZE NELLE NANOTECNOLOGIE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA, LA COMPETITIVITÀ E I POSTI DI LAVORO |
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Bruxelles, 13 maggio 2004 - La Commissione europea ha adottato ieri una strategia dell'Ue per consentire all'Europa di divenire leader mondiale nel campo in rapida evoluzione delle nanotecnologie - la scienza dell'infinitamente piccolo. Le applicazioni delle nanotecnologie comprendono nanorobot in scala atomica che possono essere iniettati nel corpo umano per curare malattie, dispositivi nanoelettronici in grado di memorizzare ed elaborare molte più informazioni degli attuali microchip, nanofibre per indumenti migliori e sempre puliti e nanomateriali per rivestimenti ad elevate prestazioni, ad esempio nell'industria aeronautica e spaziale. La comunicazione "Verso una strategia europea a favore delle nanotecnologie" contiene una serie di raccomandazioni e iniziative volte a rafforzare le attività europee di ricerca e sviluppo (R&s) in questo campo. Essa propone una strategia integrata per rafforzare le attività europee di R&s nelle nanoscienze e per contribuire a trasformare le nanotecnologie in prodotti sostenibili sotto il profilo commerciale a beneficio della società. Le attività fondamentali per raggiungere tali obiettivi comprendono: accrescere gli investimenti e le infrastrutture per le attività di R&s, migliorare la formazione per il personale addetto alla ricerca, migliorare il trasferimento delle tecnologie in Europa e il suo finanziamento, tenere conto delle ripercussioni delle nanotecnologie sulla società e aumentare la cooperazione a livello internazionale per un approccio responsabile alle attività di R&s sulle nanotecnologie a livello mondiale. "Le nanotecnologie stanno rapidamente diventando uno dei campi più promettenti ed in rapida espansione tra le attività di R&s. Per sfruttare adeguatamente l'eccellenza europea nel campo delle nanoscienze la ricerca deve concretizzarsi in prodotti e processi sostenibili sotto il profilo commerciale", ha affermato il commissario europeo per la Ricerca, Philippe Busquin. "Per dare nuovo impulso alla realizzazione degli obiettivi della società della conoscenza stabiliti dal processo di Lisbona e trasformare l'Ue nella potenza più dinamica al mondo, l'Europa deve aumentare i propri sforzi ed investimenti comuni in questo campo. È fondamentale contribuire alla creazione di un ambiente propizio all'innovazione nel settore delle nanotecnologie, segnatamente per le piccole e medie imprese (Pmi). Sono inoltre necessarie partnership pubblico-privato in questa tecnologia emergente. Allo stesso tempo si deve garantire che le nanotecnologie siano sviluppate in modo responsabile e trasparente." La nanotecnologie valgono miliardi di euro La ricerca sulle nanoscienze e le nanotecnologie mira a controllare la struttura fondamentale e il comportamento della materia a livello atomico e molecolare al fine di migliorare le prestazioni e il valore aggiunto di prodotti e processi esistenti. Gli analisti stimano che tali prodotti e processi rappresentano attualmente un mercato, a livello mondiale, di circa 2,5 miliardi di euro e che tale valore potrebbe raggiungere le centinaia di miliardi di euro entro il 2010 e il migliaio di miliardi di euro oltre quella data. Esempi di prodotti basati sulle nanotecnologie già presenti sul mercato comprendono nuovi display per computer, vernici antigraffio, superfici con funzioni specifiche, creme e prodotti medici quali valvole cardiache. Questi prodotti, tuttavia, rappresentano solo la punta dell'iceberg e si prevede che, nel corso dei prossimi anni, la ricerca nel campo delle nanotecnologie avrà un impatto su quasi tutti i settori tecnologici e porterà a nuovi sviluppi, in particolare nel campo dell'assistenza sanitaria, delle tecnologie dell'informazione, della produzione e della conservazione dell'energia, dei nuovi materiali, dei processi di produzione e della ricerca in campo ambientale. Accrescere gli investimenti per la R&s sulle nanotecnologie per competere a livello internazionale L'europa ha investito fin dagli inizi nella R&s sulle nanoscienze e le nanotecnologie ed ha compiuto progressi significativi nel corso degli ultimi anni. In assenza di investimenti costanti e sempre più importanti nella R&s e in mancanza di coordinamento a livello dell'Ue, tuttavia, è improbabile che l'Ue possa restare competitiva a livello internazionale. L'ue dispone di un'eccellente base di conoscenze. Tra il 1997 e il 1999, l'Ue ha prodotto il 32% delle pubblicazioni mondiali sulle nanotecnologie rispetto al 24% degli Usa e al 12% del Giappone. Al momento, tuttavia, l'Europa sta investendo meno, in proporzione, rispetto ai principali concorrenti: gli investimenti pro capite di Stati Uniti e Giappone nelle nanotecnologie sono superiori e si prevede che tale divario si allargherà nei prossimi anni se l'Europa non adotterà iniziative adeguate. L'europa dovrebbe inoltre sfruttare la propria conoscenza trasformando la R&s in applicazioni e prodotti concreti e, di conseguenza, in ricchezza e occupazione. La comunicazione odierna mira a colmare questo divario e a contribuire a rendere l'Europa la regione basata sulla conoscenza più dinamica al mondo, in linea con l'obiettivo fissato a Lisbona nel 2000. Nella comunicazione si raccomanda di triplicare gli investimenti pubblici europei per la R&s sulle nanotecnologie entro il 2010 al fine di mantenere e rafforzare la posizione dell'Europa rispetto ai suoi principali concorrenti. Il Sesto programma quadro per la ricerca dell'Ue (2002-2006) assegna 1,3 miliardi di euro alle nanotecnologie e ai nuovi materiali e la Commissione intende moltiplicare tali sforzi nel contesto più ampio della proposta di raddoppiare il bilancio europeo per la ricerca nel periodo 2007-2013. La comunicazione propone inoltre numerose altre misure nel quadro di una strategia integrata. Un approccio europeo integrato alle nanotecnologie Una delle differenze fondamentali tra l'Ue e i nostri principali concorrenti è che questi ultimi hanno programmi coordinati o centralizzati di R&s sulle nanotecnologie. Di conseguenza, è importante migliorare il coordinamento dei programmi nazionali di ricerca in Europa, al fine di conservare l'eccellenza europea nelle nanoscienze. È inoltre essenziale istituire collaborazioni transnazionali tra gli organismi di R&s nei settori pubblico e privato per riunire la necessaria massa critica nelle nanotecnologie. Questo settore è ancora giovane e la ricerca in questo campo può essere estremamente costosa. Numerose applicazioni, inoltre, necessitano ancora di ricerca di base prima di giungere sul mercato; imprese concorrenti possono, pertanto, svolgere tale ricerca in collaborazione. È per tale motivo che tutti i soggetti attivi, pubblici e privati, dovrebbero unire le loro forze. In questo senso, i progetti di ricerca finanziati dall'Ue incoraggiano già le partnership e il collegamento in rete a livello europeo, ma è necessario rafforzare il contributo finanziario fornito dai programmi quadro per consentire all'Ue di sfruttare meglio queste risorse sparse. Nella comunicazione si invitano inoltre gli Stati membri a costituire un'infrastruttura europea di R&s in grado di far fronte alla concorrenza mondiale attraverso "poli di eccellenza"; a promuovere un insegnamento e una formazione interdisciplinari del personale addetto alla ricerca ponendo maggiormente l'accento sullo spirito imprenditoriale; a garantire condizioni favorevoli al trasferimento delle tecnologie e all'innovazione, con meccanismi finanziari adeguati e l'elaborazione di standard comuni. Questi sono fattori critici per fare in modo che l'eccellenza nel campo della ricerca possa tradursi in prodotti e processi in grado di generare ricchezza. Nella comunicazione si evidenzia inoltre la necessità di individuare e rispondere alle preoccupazioni in materia di sicurezza, salute e ambiente correlate alle nanotecnologie e di promuovere le procedure di valutazione del rischio in tutte le fasi del ciclo di vita della tecnologia. Tali questioni potrebbero inoltre essere affrontate a livello internazionale per garantire che le nanotecnologie siano sviluppate in modo sicuro e responsabile a livello mondiale, a beneficio di tutti i cittadini. Infolink: http://www.Cordis.lu/nanotechnology/
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