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Notiziario Marketpress di
Venerdì 14 Maggio 2004
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OBIETTIVI CHIARI PER LA CONFERENZA SULLA RICERCA MARINA EUROPEA |
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Bruxelles, 14 maggio 2004 - Il 10 maggio, a Galway, Irlanda, si è svolta una conferenza europea di primaria importanza sulla ricerca marina e, in seguito ad una cerimonia di inaugurazione spettacolare, i 500 partecipanti (studiosi e responsabili delle politiche) non hanno avuto dubbi sulle sfide che devono affrontare. Gilles Ollier, rappresentante della Commissione europea e co-organizzatore di Eurocean 2004, ha dichiarato che l'avvenimento si prefiggeva tre obiettivi principali. Primo: riesaminare ed elogiare i risultati ottenuti in questi anni dalla ricerca marina europea, tra i quali le attività di circa 150 progetti finanziati dall'Unione europea. Secondo: comunicare diffusamente tali risultati ai finanziatori, in modo da renderne più visibile il lavoro. Terzo: fare riflettere i delegati sulle priorità future per la ricerca marina in Europa, in particolare nel contesto dell'Area di ricerca europea (Era) e nell'ambito del Settimo Programma Quadro (7°Pq). Approvando il contributo delle numerose conferenze Eurocean sulla ricerca marina in Europa, Philippe Busquin, membro della Commissione Ricerca dell'Unione europea, ha affermato: "Negli ultimi venti anni, la Commissione europea ha finanziato oltre 300 progetti di ricerca sulla scienza marina, [...E] i risultati di tali sforzi confermano il ruolo di primo piano dell'Europa in tale settore di ricerca. [Questa] conferenza, Eurocean 2004, rappresenta il luogo d'incontro ideale per fare un bilancio di tali ricerche, al fine di facilitare l'elaborazione delle politiche e delle strategie future per salvaguardare il nostro ambiente marino". Il tempismo della conferenza non è fortuito: meno di un anno prima delle proposte formali relative al budget e alle priorità del 7°Pq da sottoporre al Parlamento e al Consiglio europei. Rispetto al programma quadro precedente, il budget destinato alla ricerca ambientale nell'ambito del 6°Pq, attività marine comprese, è diminuito del 35%. La sfida dei ricercatori marini è quella di convincere i responsabili delle decisioni comunitarie dell'importanza del loro lavoro al fine d'invertire questa tendenza al ribasso nell'ambito del 7°Pq. Cordis News ha chiesto al Dr Peter Heffernan, Direttore Generale dell'Istituto Marino irlandese, se ritiene importante comunicare diffusamente i risultati delle ricerche ai finanziatori esterni. "Negli affari esiste una regola semplicissima: occorre comunicare il valore del proprio prodotto e, in questo caso, la ricerca marina, per poter sopravvivere. La qualità del prodotto non è così importante se non la si comunica; in caso contrario, non si ottiene nessun sostegno". Per ottenere il sostegno dei finanziatori comunitari, in particolare, il Dr Heffernan crede che la comunità scientifica marina ed oceanica debba adattare il proprio lavoro al contesto dei più ampi obiettivi politici dell'Unione europea, ad esempio l'Agenda di Lisbona. "Spero che questa conferenza riesca a trasmettere un messaggio forte e chiaro: la scienza marina e l'innovazione offrono un grande contributo alla competitività europea", ha dichiarato. Tra i settori in cui la ricerca marina può influire in maniera particolare, citiamo il trasporto marittimo, l'industria petrolifera, il turismo, la biotecnologia, la biodiversità e lo studio dei cambiamenti climatici, dichiara il Dr Heffernan. "La ricerca marina può contribuire alla conoscenza e, ancora più importante, può aiutarci a raggiungere il giusto compromesso in termini ambientali". Accogliendo i delegati a Galway per conto della Presidenza irlandese, la quale ha anche sponsorizzato l'avvenimento, il Dr Heffernan ha sottolineato gli enormi investimenti dell'Irlanda sulla ricerca marina in questi ultimi dieci anni, dopo vari anni di noncuranza. "L'irlanda ha beneficiato ampiamente della partecipazione alla ricerca marina dell'Unione europea. Abbiamo osservato e imparato, e siamo stati accolti con calore". Subito dopo, il Dr Heffernan ha dato il benvenuto ai nuovi Stati membri, affermando che la conferenza segna una nuova era di collaborazione europea e che la ricerca marina riveste un ruolo di particolare importanza per tutti i paesi dell'Unione europea allargata. "Ora l'Europa deve affrontare una nuova sfida e il nostro settore di ricerca deve continuare a svilupparsi anche nel contesto di questa nuova Europa allargata", ha affermato al termine del suo discorso. Ora, i delegati della conferenza Eurocean 2004 devono affrontare la loro sfida personale: ottimizzare il profilo del loro lavoro e ottenere il sostegno dei responsabili delle decisioni e del vasto pubblico. Il raggiungimento di tali obiettivi potrebbe rivelarsi il fattore decisivo che consentirà alla ricerca marina di svilupparsi definitivamente. Infolink: http://www.Eurocean2004.com
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