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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Gennaio 2005
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P4Q E UNIVERSITA' BOCCONI PRESENTANO "QUALITA' E VALORE. VERSIONE 2.0" AGGIORNAMENTI DELLA RICERCA CHE HA PORTATO ALLA SCOPERTA DELL'ALGORITMO CHE CONSENTE DI ESPRIMERE IN NUMERI LA QUALITA' IN AZIENDA |
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Milano, 10 gennaio 2005 - Si rinnova e si consolida l'iniziativa di P4q, la società che nel 2003 ha scoperto, in collaborazione con l'Universitã Bocconi di Milano, un algoritmo che permette di misurare la qualità in azienda. Oggi P4q annuncia la seconda versione della ricerca che ha portato alla definizione di questo strumento. La prima versione aveva esaminato i bilanci di più di 106mila aziende - contro un campione di oltre 9000 certificate - su 2 esercizi consecutivi (2000 e 2001), misurando il vantaggio competitivo che le società certificate ottengono rispetto alle loro concorrenti dirette in termini di ritorno sull'investimento (Roi).la seconda versione estende l'osservazione del fenomeno su 3 esercizi consecutivi e su oltre 300mila bilanci raffrontati a 30mila bilanci di aziende certificate, aggiungendo, qualora ve ne fosse bisogno, valore scientifico sia alla ricerca sia all'algoritmo.Tali risultati verranno presentati nel corso di un convegno dal titolo "Qualità valore. Versione 2.0" giovedì 20 gennaio 2005. L'evento si svolgerà a Milano, all'Unione Ctsp C.so Venezia 47/49, sala Orlando, ore 14,15-18,15.L'impegno nella ricerca di P4q sottolinea il crescente ruolo che gli asset intangibili assumono nel calcolo del valore di un'impresa e di un business.In un momento che vede erroneamente rafforzarsi, anche a seguito di spinte normative, la tendenza a considerare valore esclusivamente gli aspetti più concreti di un business, come i metri quadri di uffici e capannoni, considerare solo l'ombra che i beni di un'azienda proiettano sul terreno rischia di essere una prospettiva incompleta. Si vive una crisi economica strutturale che richiede profonde modifiche nell'approccio ai mercati, nella definizione dei processi, nell'assegnare valore alle capacità professionali, alle idee innovative, alla qualità . E' quindi l'innovazione il vero valore differenziale, che richiede capacità, investimenti, risorse da dedicare alla ricerca e allo sviluppo.P4q, sigla che significa 'Premium for quality' con azzeccata lungimiranza ha sviluppato, in collaborazione con l'Università Bocconi di Milano, una formula capace di quantificare il valore della qualità. La qualità di prodotti e servizi, le certificazioni, l'affidabilità e il carattere innovativo dei processi lungo tutta la catena del valore, diventano così asset da mettere a bilancio. Diventano valore che l'impresa può mostrare, utilizzare, per esempio, per ottenere migliori condizioni di accesso al credito (aspetto che assume importanza vitale alla luce dell'imminente entrata in vigore del protocollo Basilea 2).Al convegno partecipano tutti i più importanti attori del dibattito sulla qualità: Alberto Bertoni, direttore Crea (Centro di ricerche Economico-aziendali e sull'imprenditorialita ) dell'Universitã Bocconi; Augusto Salzani, presidente di P4q; Alessandro Nova, professore associato, Istituto di Economia e Gestione delle Imprese dell'Universitã Bocconi. Seguiràuna tavola rotonda animata da Massimo Esposti, Il Sole 24 Ore; Marco Giaccone, Bpu Banca; Giuseppe Barranco di Valdivieso, presidente del gruppo professionale Barranco e della società di revisione internazionale Moore Stephens Concorde; Nicola Mastrorillo, delegato per le associazioni Aioici, Alpi e Cisq; Marcello Dimitri, consigliere Fita Confindustria e Massimo Francese, amministratore delegato di Icm, la prima società ad aver adottato il metodo P4q.nell'illustrare le novità della seconda edizione della ricerca Augusto Salzani afferma:"Si parla molto di Qualità ma non si lavora mai abbastanza per realizzarla effettivamente. Forse perchà se ne è perso il vero significato. Qualcuno l'ha stravolto, altri ne hanno abusato, pochi hanno capito che è l'unico elemento sul quale si può agire per aumentare la propria competitività . Se infatti analizziamo la formula della competitività, definita come il risultato della qualità divisa per il prezzo, ci rendiamo conto che per accrescerla dobbiamo o diminuire il prezzo - ma chi puà ancora credere di riuscire anche solo ad allinearsi ai produttori asiatici? - o, più realisticamente, dobbiamo aumentare la qualità .Il nostro lavoro di ricerca ha voluto recuperare il vero significato del fare qualità trovando il modo di ricavarne vantaggi concreti, monetari, per motivare aziende e operatori a credere e lavorare per il suo sviluppo.Ecco perchè abbiamo realizzato una ricerca unica in Europa, per estensione e valenza scientifica, che non solo dimostra concretamente che la qualità è valore ma che offre anche uno strumento per quantificarlo e d' risposte utili per capire se la qualità che stiamo realizzando è efficiente." www.P4q.it
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