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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Gennaio 2005
 
   
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  MEGA’ RIVE GAUCHE A PESCARA LUCA DIRISIO E NEFFA IN CONCERTO  
   
  Pescara, 12 gennaio 2005 - 2005 dal vivo. Mercoledì 19 Gennaio Luca Dirisio in concerto; Venerdì 21 Gennaio Neffa in concerto date uniche per l’Abruzzo . Doppio Colpo per il Club di Pescara che presenta in esclusiva 2 pezzi forti della canzone Italiana: L’emergente di origine Abruzzese e l’affermato vincitore di un disco d’oro, 2 Artisti che fanno della Voce il loro strumento e il loro successo. Luca Dirisio Cenni biografici, oggi 25enne, a soli 14 anni impara a suonare la chitarra da autodidatta ed inizia ad impegnarsi nel canto e nella composizione, spaziando fra vari stili e repertori grazie alla sua grande versatilità musicale. All’età di 16 anni scrive la prima canzone; consapevole del suo talento naturale a 18 anni decide di lasciare Vasto per trasferirsi a Roma, con l’intento di dedicarsi seriamente alla musica senza tralasciare gli studi universitari. Luca Dirisio viene subito accolto positivamente nell’ambiente romano e accresce ben presto la sua esperienza esibendosi in diversi locali, tra i quali spiccano spazi “storiciâ€? come Il Locale di Roma e il Rolling Stones di Milano. Nel contempo Luca partecipa ad alcuni concorsi musicali, conquistando più volte il primo posto: il più prestigioso è il “Summer Live Festival 2003 â€?, organizzato da MTV. I tentativi di approdare ad un contratto discografico diventano realtà grazie all’incontro con il produttore Giuliano Boursier che crede subito in lui e decide di produrlo per la sua etichetta Sunrise Music Production. Questo sodalizio artistico porta un contratto con la BMG Records . Cosa dire delle canzoni di Luca Dirisio Esplosive, leggere, dirette, intense, aggressive ed energiche ma anche rilassanti e a tratti commoventi, dettate sempre da forti ed autentiche emozioni, di qualunque tipo, suggerite dal cuore e dalla voglia di non arrendersi mai. Proprio come ‘Calma e Sanguefreddo’, il primo singolo in tutte le radio dal 14 Maggio. La versione commerciale del singolo, in uscita il 4 giugno, contiene altre due tracce: la bellissima ballata ‘Per le mie mani‘ e ‘Calma e Sanguefreddo’ in versione strumentale. Neffa Negli anni ’90 NEFFA è una delle figure di riferimento della scena musicale underground italiana. Negazione, Isola Posse All Stars e Sangue Misto (con Deda e DJ Gruff, due artisti di culto dell’hip hop italiano), sono le tappe di un percorso difficile eppure eccezionalmente creativo, che vede Giovanni Pellino (aka NEFFA, per l’appunto) al centro di quella scena musicale. A coronare l’avventura arriva nel ’96 il successo dell’album “Neffa & i Messaggeri della Dopaâ€? (disco d’oro), trainato dall’exploit del singolo “Aspettando il Soleâ€? - insieme a “Quelli che Benpensanoâ€? di Frankie HI NRG l’unico hit’trasversale’ della scena hip hop nostrana. “107 Elementiâ€?, l’album successivo, vede la presenza fissa del soul singer Al Castellana, e traghetta NEFFA verso un EP molto particolare, “Chicopiscoâ€?, uscito nel 1999, 5 brani in cui NEFFA definisce come pochi il suo stile unico, il suo flow inarrestabile, e regola i conti con l’hip hop una volta per tutte. Nel 2001, “Arrivi e partenzeâ€? è l’album della svolta: Neffa abbandona l’hip hop e le rime per cimentarsi con la musica in veste di cantante. Confermato: Giovanni Pellino, in arte CantanteNeffa, è ufficialmente cantante. Lo aveva anticipato, dunque, il suo lavoro, ARRIVI E PARTENZE, con il quale l’artista aveva deciso di abdicare al ruolo di B-boy più promettente d’Italia per intraprendere una nuova strada, quella di musicista e, ancor più, di cantante. “Arrivi e Partenzeâ€? parlava – musicalmente, s’intende – proprio di questo, e ne parlava bene: un singolo come “La mia Signorinaâ€? era stato un buon biglietto d’ingresso, ma anche canzoni come “Sano e Salvoâ€?, “Alla Fermataâ€?, “Mistiche Vibreâ€? confermavano lo spessore musicale e canoro della nuova proposta di Neffa. Naturale quindi continuare su quella strada, corroborati dai consensi ricevuti ma anche attenti a spostare l’asticella della sfida qualche centimetro più in alto: «La scommessa di questo album sono le canzoni, o meglio, la mia capacità e volontà di partire dalla forma canzone e scrivere dei pezzi belli da cantare e capaci di emozionare come solo le grandi canzoni sanno fare. Sull’altro album c’era molto più materiale “di flussoâ€?, legato cioè alla jam, all’improvvisazione di gruppo che spesso andava ad arricchire la trama delle canzoni. Qui, invece, ho lavorato rimanendo ancorato all’idea canzone, e ho soltanto cercato di scrivere le migliori che potevo». Un procedimento semplice, in definitiva, che non a caso ha richiesto dei tempi molto lunghi di preparazione e altrettanto brevi in fase di realizzazione: «Dopo “Arrivi e Partenzeâ€? ho deciso che avrei lavorato più da musicista sulle canzoni, e per fare questo avevo bisogno di imparare a suonare uno strumento seriamente. Oltre al piano, che avevo iniziato a strimpellare durante la lavorazione del precedente album, mi sono buttato sulla chitarra, e nel giro di un po’ di tempo ero in grado di tirarci fuori il necessario per poter iniziare a scrivere. Nel frattempo ascoltavo i grandi autori di canzoni, da Brian Wilson dei Beach Boys ai Beatles, passando attraverso vecchie passioni come Marvin Gaye e Stevie Wonder». Nella composizione di queste canzoni, Neffa mescola bene le atmosfere rock-blues di un certo repertorio anni ’70 (tra gli ultimi Beatles e l’Eric Clapton dei Cream fino ai Led Zeppelin) con l’amore innato per il repertorio storico della black music: «Considero Sly and the Family Stone un classico almeno quanto Mozart, e credo che la perfetta canzone pop si annidi in qualche luogo nascosto tra Paul McCartney e lo Stevie Wonder di “Innervisionâ€?. A quanti dicono che la mia musica è retrò rispondo dicendo che al giorno d’oggi tutto è assemblaggio, e l’unica differenza tra me e gli altri è che io non mi do da fare minimamente per far sembrare il mio assemblaggio moderno, infilandoci, che so, una batteria elettronica o un “suoninoâ€? a caso. Per quanto mi riguarda, anzi, credo che un pezzo come “Prima di andare viaâ€? sia molto moderno proprio perché suona così». Ma c’è di più: avere tra le mani uno strumento significa poter risalire alle “ragioniâ€? della musica – ossia a ciò che sta dietro, e da cui la musica discende - senza fermarsi alle “visioniâ€? – ossia a ciò che c’è dentro, alla sua forza espressiva: «In realtà proprio “ragioni e visioniâ€? potrebbe essere il titolo non scritto di questo lavoro», spiega Neffa. «E io per primo, che per anni ho costruito la mia musica sulle visioni, ero spaventato dall’idea di perdere la spontaneità, e di diventare soltanto formale, tecnico. E invece ho scoperto che lavorare partendo dai suoni, dagli accordi, dall’idea di poter suonare con le tue mani una canzone è un’esperienza che ti rende ancora più creativo, e alza il tuo livello di indipendenza artistica. Inoltre il fatto di non dovermi più preoccupare di come cantavo, della mia voce, mi ha permesso di essere ancora più concentrato sulla scrittura». Trasferitosi da Bologna a Roma, Neffa è stato affiancato nella lavorazione dell’album da Christian Lavoro e Cesare Nolli già al suo fianco durante il tour di “Arrivi e partenzeâ€?: le registrazioni dell’album si sono poi svolte principalmente nello studio di suo fratello Gaetano Pellino, ad Acqui Terme, dove c’è stato il tempo per lavorare in tutta tranquillità: «Non ho avuto problemi di permanenza in studio, per cui ho potuto concentrarmi sulle canzoni che nascevano e registrarle quasi in presa diretta, senza perdere troppa spontaneità nei mille passaggi che riguardano la lavorazione di un album. Anche da questo punto di vista si è trattato di un lavoro felice, che mi ha permesso di viaggiare attraverso diversi mondi musicali, come spiega il titolo, rimanendo legato all’aspetto “terrestreâ€? rappresentato dallo studio di registrazione». Le canzoni di questo album “I molteplici mondi di Giovanni il cantante Neffaâ€?, nella loro eterogeneità musicale, raccontano proprio di questo nuovo viaggio, legandosi insieme soltanto per le tematiche comuni che raccontano: «Nell’album precedente avevo raccontato l’entusiasmo per la musica, che da solo faceva fluire le parole. In questo album le canzoni si sono riempite di quanto ho vissuto in questi ultimi tempi, sono il mio ritratto e al tempo stesso di chi è stato ed è intorno a me adesso». Canzoni che raccontano vita vissuta, quindi, storie e situazioni d’amore e di solitudine, il grande male dei nostri tempi: «Credo che l’amore, vissuto in una dimensione a due ma anche in una più allargata, ci renda più forti, più felici, capaci di vivere meglio le cose importanti della vita, e di saperle separare da ciò che, al contrario, non è che apparenza. La solitudine è invece l’ultima spiaggia verso cui ci spinge il sistema produttivo di cui facciamo parte, con i suoi obblighi al consumo e un’eterna insoddisfazione che ci porta a meditare vendette silenziose nei confronti del tempo che passa. Come diceva Beppe Grillo, tutti sono lì a cercare di lavorare meno per avere più tempo da organizzarsi, ma poi quando hanno tempo libero lo usano per organizzare altro tempo e così via: alla fine, nessuno è capace di godere del momento, del presente». “I viaggi di Ulisseâ€?, il brano che chiude l’album, è emblematico a questo proposito: «Ho scelto di fare di Ulisse il simbolo di chi passa la vita a porsi senza sosta interrogativi che sono troppo grandi per lui, e che soprattutto spesso non hanno risposta, e così facendo trascura di vivere la semplicità e la bellezza di ciò che ha intorno, a partire da sua moglie Penelope. Ecco, credo che questa eterna ricerca, se non è sostenuta dalla capacità di sapersi fermare e godere del tempo, dell’amore degli altri, e del proprio amore per gli altri, si traduca in un’eterna fuga senza senso». Grande successo di questo suo ultimo album sono stati il singolo “Prima di andare viaâ€?, uno dei successi dell’estate 2003 nonchè vincitore del 40° Festivalbar nella Categoria “Premio Airplay radiofonicoâ€?; “Quando finisce cosìâ€? e “Come maiâ€? che in solo 2 settimane di programmazione radiofonica vanta già la top-five. Giovanni, il cantante Neffa (voce e percussioni) attualmente in tour nei principali club d’Italia e sarà accompagnato sul palco da: Alessandro Soresini alla batteria, Cesare Nolli al basso e alla chitarra, Christian Lavoro alla chitarra e basso, Paolo Albano alla chitarra, Patrick Benifei alle tastiere, Alessandro Meroli sassofono e flauto il tutto sotto la regia di Matteo Rovatti. www.events365.it  
     
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