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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Febbraio 2004
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MARCO POLO VOLA A SHANGHAI |
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Venezia, 17 febbraio 2004 - L’aeroporto è uno spazio in cui si intrecciano le vite delle persone, non più semplice stazione di transito ma luogo di incontro e di aggregazione. A Venezia, il “Marco Polo” svolge questo nuovo ruolo rappresentando concretamente la vocazione di una città votata da secoli alla conoscenza di sempre nuovi orizzonti culturali e fortemente legata all’Estremo Oriente. Con l’occasione del Carnevale 2004, Venezia e il suo aeroporto incontrano realmente la Cina, attraverso una mostra piena di fascino dal titolo Dal Marco Polo Alla Cina. Trent’anni di scatti tra storia e presente 1972 – 2004, Fotografie di Alberto Cannetta. Prodotta e organizzata da :venews, city magazine di Venezia e del Veneto, l’esposizione si svolge grazie al pieno sostegno di Save, Società di Gestione dell’Aeroporto, e di Volareweb.com, marchio low-cost di Volare Airlines, una delle principali compagnie aeree per numero di voli dello scalo veneziano, che prevede di inaugurare nel prossimo mese di giugno la prima tratta Venezia-shanghai. La mostra è un percorso attraverso trent’anni di immagini “rubate” dall’occhio attento e curioso, ma soprattutto dalla delicata sensibilità di Alberto Cannetta. Tra i primi fotografi occidentali “autorizzati” a scattare fotografie in Cina, Cannetta ha saputo cogliere una realtà composita e autentica, scevra da qualsiasi forma di macchiettismo folcloristico. “Vado per strade, case, scuole e scatto…la mia è semplice curiosità, attenzione, disponibilità al bello…” questo il filo conduttore che si dipana in 200 fotografie dalle quali emerge un personalissimo ritratto della Cina dal 1972 ad oggi, dagli anni della distanza agli anni della globalizzazione, dei grattacieli e dei fast-food. Una testimonianza colta e discreta dei progressivi cambiamenti, che svela un universo rimasto oscurato in occidente e che anela invece a esprimere la sua articolatissima contemporaneità, da un punto di vista sociale, culturale ed economico. L’esposizione trova nell’Aeroporto lo spazio di esaltazione dell’idea di porta verso altre civiltà, luogo di passaggio e di incontro. Lo spazio della mostra è quindi l’aeroporto stesso nel suo complesso. Uno splendido ed enorme “canneto” in vetro soffiato di Murano, una "architettura naturale" dalla vocazione verticale e un pronunciato gigantismo, opera dello scultore Pino Castagna gentilmente concessa dalla Berengo Fine Arts, accoglierà i viaggiatori all’esterno dell’aerostazione. Un percorso per grandi immagini guiderà i passeggeri fino all’area partenze al secondo piano, dove la mostra aprirà alla suggestione e alla bellezza delle immagini, esaltate dalla materialità/immaterialità dei canneti di vetro.
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