COMPETITIVITÀ: ABI – FALLIMENTARE NEL TESTO DEL PROVVEDIMENTO CON RIFORMA UNA MARCIA IN PIÙ PER LE IMPRESE E ARRIVO DI NUOVI CAPITALI DALL’ESTTEERO
Roma, 17 gennaio 2004 - “Un’efficace legge fallimentare è l’unica risposta per gestire rapidamente e bene le crisi industriali. In più assicurerebbe l’arrivo di nuovi capitali dall’estero per lo sviluppo del Paese”. E’ la ricetta di una riforma a costo zero e di immediato impatto che il Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, ha ribadito nel corso del vertice di oggi tra Governo e parti sociali. “Non è un problema specifico delle banche – ha aggiunto Zadra – sono le imprese italiane che non possono continuare a subire gli alti costi di una legge fallimentare che prevede procedure esecutive lunghe 7 anni rispetto ai 3 e mezzo degli altri paesi europei e che disincentiva le banche che intervengono nelle crisi”. Zadra ha ricordato che “sono oltre 10 mila le imprese per cui ogni anno si avviano le procedure fallimentari. Oggi sono quindi oltre 70 mila le aziende interessate da queste procedure. Non si può continuare a tollerare l’assenza di misure flessibili di prevenzione e di gestione delle crisi anche rispetto all’attuale fase ciclica dell’economia italiana. Occorre assicurare alle proposte di modifica alla legge fallimentare, approvate dal Consiglio dei Ministri del 23 dicembre scorso, l’iter più rapido possibile, inserendole nel provvedimento per la competitività”.