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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Gennaio 2005
 
   
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  CHIASSOTEATRO: RITTER, DENE, VOSS. QUANTO ABBIAMO SOFFERTO SOTTO QUESTI ORRIBILI QUADRI DI THOMAS BERNHARD  
   
  Chiasso, 18 gennaio 2005 - Un dramma filosofico, dove aleggia il fantasma di Ludwig Wittgestein - Considerato uno dei capolavori della drammaturgia contemporanea, ispirato al filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein, Ritter, Dene, Voss. Quanto abbiamo sofferto sotto questi orribili quadri, che presentiamo in prima nazionale, spettacolo inaugurale della nuova stagione di Teatro 2005 – una coproduzione della Compagnia Labyrinthos e del Teatro di Chiasso - è una commedia (o piuttosto un dramma) che mette in scena, in uno spazio della quotidianità familiare - e quindi della memoria - variazioni di un’unica ossessione, traccia del radicale solipsismo del grande scrittore e drammaturgo austriaco Thomas Bernhard. La figura di Wittgenstein è più che altro un fantasma che aleggia sopra le teste dei tre tormentati personaggi, fallimentari nei loro tentativi di conferire senso alla realtà e alle loro stesse relazioni. Opera a suo modo filosofica, non priva di una paradossale, caustica ironia, Ritter, Dene, Voss (rappresentata per la prima volta nel 1986 al Salzburger Festspiele, con la regia di Claus Peymann) mette in luce, nel confronto con il grande filosofo del Tractatus, il patimento e le contraddizioni, al limite dell’assurdo, di figure che tentano di trovare una logica nell’esperienza e di cogliere una degna rappresentazione del mondo. La Compagnia Labyrinthos, aveva presentato, nell’autunno 2002, in coproduzione con il Teatro di Chiasso, Play Strindberg di Friedrich Dürrenmatt Nella stanza della memoria, tra zuppe, brodini e “orribili” quadri - Tre fratelli, figli del ricco industriale Worringer. Il terzo, Voss, è un filosofo, considerato un genio, autore di un ponderoso trattato di logica, e ricoverato nel manicomio di Steinhof. Qualche volta torna a casa, ma solo per brevi intervalli. Le due sorelle, Ritter e Dene, sono due attrici, afflitte da strane manie e da desideri repressi. Tre personaggi al limite della follia. Casa Worringer è un inferno da cui non si può evadere, il cui centro è la sala da pranzo, luogo di zuppe e di brodini, di congiure e di scontri: è la stanza delle memorie, dove nulla può cambiare e dove incombono gli “orribili” quadri di famiglia. Sono proprio quei quadri a provocare la collera di Voss. I quadri, la sala da pranzo, le memorie e i riti familiari sono la “trappola” costruita dall’Autore, dove si dibattono i tre personaggi, tra tentativi di ribellione e rassegnazione. Thomas Bernhard, sarcastico e iperbolico nichilista - Scrittore e commediografo austriaco, Thomas Bernhard è considerato uno dei più grandi narratori e drammaturghi vissuti nella seconda metà del Ventesimo secolo, la cui opera, pervasa da un tormentato, sarcastico e iperbolico nichilismo, è oggi considerata un classico, tra i più scomodi e inquietanti. Nato nel 1931 a Heerlen, in Olanda; il 12 febbraio 1989 muore a Gmunden in Austria. La Compagnia Labyrinthos - Alberto e Gianni Buscaglia si formano entrambi con registi come Virginio Puecher, Giorgio Strelher, Ermanno Olmi. Insieme hanno diretto spettacoli di autori classici e contemporanei. Nel biennio 1996-97 hanno curato la direzione artistica del settore Teatro ed Eventi del Premio Andersen di Sestri Levante. Sono autori di sceneggiature e di regie per la radio e la televisione, prodotte dalla Rai e dalla Rtsi. Sono nati a Milano nel 1944. Antonio Ballerio si diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e all’Accademia di Arte Drammatica di Roma. Debutta come attore e aiuto regista nel 1970 con Gli Associati. Ha lavorato con alcuni tra i maggiori registi italiani, quali: Luigi Squarzina, Giorgio Albertazzi, Franco Parenti e Andrée Ruth Shammah. Numerose le sue partecipazioni in sceneggiati radiofonici e commedie prodotte dalla Rai e dalla Rsi, dove realizza alcune regie. È tra i protagonisti del film Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino (Festival di Cannes, 2004). Nel 1994 fonda, con Silli Togni, la Compagnia Lugano Teatro, oggi divenuta Compagnia Labyrinthos, di cui è direttore artistico, nonché regista e interprete. È nato a Milano. Silli Togni, dopo aver seguito corsi di recitazione e di danza, debutta nel 1975 con Tartufo di Molière. È stata diretta da registi come Gianfranco De Bosio, Sandro Bolchi e Silvano Piccardi. Numerose le sue interpretazioni di testi classici e moderni. Pure numerose le sue partecipazioni in produzioni televisive e cinematografiche, come: L’aria serena dell’ovest, di Silvio Soldini, La Piovra 4, di Luigi Perelli. È nata a Lugano. Loredana Alfieri si diploma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, recita con il Gruppo della Rocca dal 1974 al 1991, con i registi Roberto Guicciardini, Egisto Marcucci, Roberto De Monticelli. Lavora poi con la cooperativa Franco Parenti e con la Compagnia Stabile del Teatro Filodrammatici di Milano. Collabora regolarmente con la Compagnia marionettistica Carlo Colla e Figli. È nata a Milano. Traduzione: Eugenio Bernardi; Regia: Alberto e Gianni Buscaglia. Interpreti: Ritter: Silli Togni; Dene; Loredana Alfieri; Voss/ Ludwig: Antonio Ballerino; Scene e costumi Francesca Piotti; Compagnia Labyrinthos; Coproduzione Compagnia Labyrinthos e Teatro di Chiasso. Cinema Teatro Chiasso 22 gennaio 2005 ore 20.30 23 gennaio 2005 ore 16.00 Informazioni: tel. +41/ 91/ 695 09 14 / 17 cultura@chiasso.Ch  
     
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