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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Gennaio 2005
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RICERCA COMUNITARIA NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE PER LA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE: PIÙ INVESTIMENTI E MENO BUROCRAZIA |
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Bruxelles, 19 gennaio 2005 - Le attività comunitarie di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie per la società dell’informazione (Tsi) forniscono un contributo essenziale agli sforzi dell’Unione europea per diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo. Ma l’Europa deve accrescere gli investimenti se vuole raggiungere una “massa critica” in questo settore. È quanto emerge da un rapporto pubblicato dalla Commissione europea, nel quale si sottolinea inoltre la necessità di ridurre la burocrazia, che minaccia di soffocare la ricerca. Il rapporto è stato redatto da un gruppo ad alto livello di esperti indipendenti presieduto dal professor J.m. Gago, ex Ministro portoghese della scienza nonché uno degli autori della strategia di Lisbona. “La rapida evoluzione della ricerca nel settore delle Tsi è e deve rimanere un elemento fondamentale per la velocità dell’innovazione tecnologica, da cui dipende la disponibilità di posti di lavoro qualificati in Europa”, ha dichiarato Viviane Reding, Commissario responsabile per la società dell’informazione e per i media. “Intendo fornire rapidamente una risposta alle preoccupazioni espresse dal gruppo ad alto livello: la burocrazia costituisce un problema comune a tutti i programmi di ricerca comunitari, ma è percepita più direttamente nella ricerca sulle Tsi, che opera in un ambiente particolarmente dinamico e in rapida evoluzione”. La Commissione ha incaricato un gruppo ad alto livello composto da esperti indipendenti di valutare l’efficacia e i risultati delle attività di ricerca e sviluppo nel settore delle Tsi nell’ambito del Quinto e del Sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico nel periodo 1999-2003; per tali attività l’Unione europea spende oltre 1 miliardo di euro l’anno. Di seguito sono riportate le principali raccomandazioni formulate dal gruppo: - aumentare i finanziamenti destinati alle attività di ricerca e sviluppo nel settore delle Tsi, quale strumento insostituibile per stimolare la collaborazione tra imprese e mondo universitario e fonte essenziale dell’innovazione in Europa; - ridurre la burocrazia, che mira ad assicurare una maggiore responsabilità, controlli più rigorosi sulle procedure di finanziamento e minori rischi, ma che ora minaccia di soffocare la ricerca; - rafforzare la partecipazione delle piccole e medie imprese e dei nuovi Stati membri, coinvolgendoli maggiormente nelle reti di innovazione; - migliorare le attività di comunicazione e calibrarle a seconda del pubblico destinatario, per favorire l’adozione su ampia scala dei risultati della ricerca; - valutare l’ulteriore fabbisogno di risorse umane nella ricerca sulle Tsi in Europa. Il Commissario Reding ha promesso che alle raccomandazioni del gruppo farà seguito una rapida azione politica: “Dobbiamo migliorare l’efficacia delle nostre procedure burocratiche, mantenendo nel contempo i massimi livelli di trasparenza e responsabilità; discuteremo con il Consiglio e con il Parlamento come mantenere un giusto equilibrio tra queste diverse esigenze. Ma l’aspetto ancor più importante è la necessità di un cambiamento di mentalità nella politica comunitaria della ricerca. La burocrazia non elimina i rischi, ma può tutt’al più mascherarli. Dobbiamo accettare il fatto che i rischi fanno parte integrante della ricerca e che alcuni fallimenti sono inevitabili. Possiamo migliorare l’efficacia della ricerca comunitaria nel settore delle Tsi sfruttando i talenti innovativi delle piccole imprese ad alta tecnologia, che provengono in gran parte dai nuovi Stati membri e che costituiscono la linfa vitale delle moderne economie competitive.“ Il rapporto del gruppo ad alto livello è disponibile al seguente indirizzo: http://www.Europa.eu.int/comm/dgs/information _society/evaluation/ist_rtd/5_year_assessment/index_en.htm
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