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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Gennaio 2005
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ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: POSITIVO IL QUARTO TRIMESTRE 2004 SOLO GRAZIE ALLA TENUTA DEI MERCATI ESTERI. ANCORA DELUDENTE IL MERCATO INTERNO |
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Cinisello, 19 gennaio 2005 - Ha commentato Alberto Tacchella, presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre: “Preoccupa la perdurante stagnazione del mercato domestico. Occorre vengano adottate al più presto misure volte a stimolare la ripresa degli investimenti e la competitività dell’intera industria nazionale”. In base ai dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, gli ordini raccolti dai costruttori italiani nel quarto trimestre del 2004 sono aumentati del 15,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi su un valore assoluto dell’indice pari a 88,2 (base 2000=100). Il risultato complessivo è stato determinato dall’andamento positivo degli ordini raccolti sui mercati stranieri, cui si contrappone il calo degli ordini raccolti sul mercato interno. Infatti, sul fronte domestico, gli ordini, che già nell’analogo trimestre 2003 avevano registrato un forte calo, sono scesi ulteriormente del 3,5% per un valore assoluto dell’indice pari a 72,4. Sul mercato estero, che fornisce dati positivi da tre trimestri, la raccolta ordini ha avuto, invece, un incremento del 37,1%, che ha portato il valore assoluto dell’indice a 103,9, sopra il valore dell’anno base. In ragione d’anno, l’indice complessivo degli ordini 2004 ha registrato un incremento del 12,7%, mantenendosi comunque su un valore medio dell’indice ancora piuttosto basso (71,5). Al risultato finale ha contribuito in misura decisiva la crescita degli ordini esteri (+24,2% rispetto al 2003), mentre gli ordinativi raccolti sul mercato interno sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente (-0,7%). Alberto Tacchella, presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha così commentato i dati: “l’andamento di settore mostra, ancora una volta, una netta divergenza tra la domanda proveniente dall’estero, dove i mercati sembrano confermare la ripresa, e i preoccupanti risultati registrati sul mercato domestico. I positivi riscontri provenienti dai mercati stranieri, sia tradizionali come Germania e Spagna, sia emergenti come Cina, Russia e Turchia, confermano ancora una volta il riconoscimento internazionale della qualità della nostra offerta. Sul fronte interno, invece, l’Italia pare non essere in grado di sostenere il cammino della ripresa: infatti, dopo due trimestri che avevano evidenziato segnali positivi anche sul mercato domestico, il quarto trimestre 2004 ha registrato un nuovo risultato deludente”. “Preoccupa la perdurante stagnazione italiana e occorre che vengano adottate al più presto misure volte a stimolare la ripresa e la competitività dell’intera industria nazionale. A questo proposito – ha proseguito Tacchella – sono ancora insufficienti, le misure adottate nella Finanziaria 2005, anche se un passo nella giusta direzione è stato fatto con la modifica dell’Irap, della quale, peraltro, si auspica una successiva eliminazione. Per contribuire al rilancio del settore e dell’intero sistema industriale è necessario uno strumento forte di politica industriale che possa stimolare la ripresa degli investimenti. E’ con rinnovato vigore che chiediamo, dunque, alle autorità governative l’adozione della liberalizzazione delle quote di ammortamento, una misura in grado di assicurare, da un lato, il rapido rinnovamento del parco macchine delle piccole e medie imprese, con conseguente miglioramento dei processi produttivi, e, dall’altro, lo sviluppo e l’espansione dell’industria costruttrice di mezzi di produzione”. Il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre ha, inoltre, sottolineato l’importanza di interventi su due fronti strategici per il mantenimento della competitività: l’innovazione e l’internazionalizzazione. “Per reggere il passo della concorrenza straniera e difendere le posizioni di leadership che l’industria italiana della macchina utensile, robot e automazione ha saputo mantenere negli anni, - ha sottolineato Alberto Tacchella - è necessario favorire l’aggregazione tra imprese aventi obiettivi comuni, al fine di superare la limitata dimensione delle aziende italiane, ostacolo sia agli investimenti in ricerca e sviluppo sia alla presenza strutturata sui mercati esteri. A tale scopo si auspica, anche per l’Italia, lo sviluppo di fondi di Private Equity, in grado di supportare le imprese nel processo di crescita dimensionale, grazie al finanziamento degli investimenti necessari”.
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